Biografia Annalisa Scarrone
Accede al serale e fa parte della squadra blu.
I suoi inediti sono Inverno, Cado Giù e Questo Bellissimo Gioco.
Nella finale canta "Questo Bellissimo Gioco", "La Compagnia", "Hey Jude", "Diamante Lei E Luce Lui", "Quello Che Le Donne Non Dicono", "Mi Sei Scoppiato Dentro Al Cuore", "Niente" e "There Must Be An Angel (Playing With My Heart)" contro Virginio.
Nella semifinale canta "Adesso Tu", "L'Appuntamento", "L'Amore Si Odia", "Uguale a Lei" e "Total Eclipse Of The Heart" contro Francesca.
Nella settima puntata del serale canta "I Saved The World Today" e "Because The Night" contro Francesca e "Careless Whisper" e "Come Si Cambia" contro Virginio.
Nella sesta puntata del serale canta "Snow On The Sahara", "Somebody To Love" e "Oggi Sono Io" sfidandosi contro Virginio.
Nella quinta puntata del serale duetta con Christian De Sica in "You Make Me Feel So Young". Si sfida in "Mad About You" e in "Clocks" contro Virginio.
Nella quarta puntata del serale duetta con Mario Biondi in "I've Got You Under My Skin".
Nella terza puntata del serale canta "Immobile" in duetto con Alessandra Amoroso.
Nella seconda puntata del serale canta "Un Passo Indietro" sfidandosi con Antonio, "Bohemian Rhapsody" e "Trouble" contro Virginio.
Nella prima puntata del serale canta "Cuore" di Rita Pavone e "Canto Anche Se Sono Stonata" sfidandosi contro Antonella.
Annalisa racconta di sè:
"Nasco il 5/08/1985 e fin da piccolissima, grazie soprattutto ad uno zio lungimirante, mi appassiono alla musica. Dai sei anni mi dedico alla chitarra classica, che abbandono poi nel 1999, quando comincio lo studio della tecnica vocale sotto la guida della cantante pianista Danila Satragno. Mi avvicino nel frattempo anche a pianoforte e flauto traverso; questo comunque non vuol dire che io sia una pianista o una flautista. Per chiarezza.
Nel luglio del 2001 partecipo al seminario tenutosi a Loano sotto la guida di Carl Anderson, già Giuda in "Jesus Christ Superstar". Nel 2004 partecipo come corista, insieme a Roberta Daniel e Mariagrazia Scarzella alla registrazione dell’ultimo disco di Danila Satragno, "unLupoinDarsena".
Dal 2004 al 2006 collaboro come corista con l’orchestra Bruni di Cuneo, insieme con le allieve del corso di “Tradizioni musicali extraeuropee e vocalità afroamericane" tenuto da Danila Satragno al conservatorio Ghedini. Saltuariamente collaboro con il bassista-contrabbassista Dino Cerruti, con il quale, tra le altre cose, ho registrato "Ombre" e "The dry cleaner from Des Moines" (vedi sopra), con la partecipazione anche di Rodolfo Cervetto e Loris Tarantino. Attualmente, quasi laureata in Fisica (alla quale nel frattempo mi sono immolata), sto affrontando un progetto di brani originali, sotto la supervisione di Mauro Isetti (Custodie Cautelari, Neffa, Irene Grandi), Paolo Bolio (Gotthard) ed Egidio Perduca.
Chi è Annalisa Scarrone?
Più che spiegare chi sono, mi sento più adeguata nell’illustrare quello che faccio. Ecco, diciamo che mi piacerebbe definirmi una “musicista”, anche se sono consapevole di essere piuttosto una che semplicemente si “salva” con la musica. Il fatto è che ci sono cose che non si è capaci di gestire, ma che allo stesso tempo soffrono nel restare taciute; per quanto mi riguarda, ho la fortuna di poter costruire a queste impressioni una forma, cantandole.
Chiunque possegga una bella voce cerca giustamente di usarla, lasciandosi guidare dall’istinto. L’età non conta.
Nel tuo caso, oltre al timbro, all’estensione , alla modulazione, ci “vedo “ della tecnica.
Sei un talento naturale o hai anche speso energie e tempo nello studio del tuo “strumento”?
Sicuramente sono stata fortunata, poiché la materia prima è sempre stata buona, ma credo sia doveroso, volendo fortemente costruirsi una professione, dedicarsi all’apprendimento delle basi tecniche. Questo è quello che ho fatto, guidata dalla mia insegnante ed amica Danila Satragno.
Se ho capito bene, la musica è una tua attività parallela ad una diversa professione/studio.
Come convivono i due aspetti? Se potessi, faresti prevalere la musica , facendola diventare la tua unica attività?
Esatto, oltre all’attività musicale mi sto parallelamente laureando in Fisica all’Università degli Studi di Torino. Ho sempre trovato interessante la convivenza arte-scienza, anche se questo non significa che non sia faticosa da gestire. In futuro, se sarò fortunata, mi piacerebbe puntare di più sulla musica, pur essendo consapevole di quanto questa scelta sia complicata.
Quando mi hanno parlato di te, citando altri musicisti della tua sfera, è emerso il nome del bassista Dino Cerruti, che casualmente ho visto dal vivo dopo pochi giorni.
Il Jazz è il tuo vero amore?
Trovo che definire un proprio “genere prediletto” sia limitativo. Quando mi approccio ad un brano non mi soffermo sul fatto che ci siano o meno le chitarre distorte ( tanto per fare un esempio!), ma rimango ad assaporare la sincerità del messaggio e la sensazione.
Come stai impostando il tuo futuro musicale?
Diciamo che sto provando ad intraprendere questo tortuoso sentiero, con molta umiltà e senza illudermi. Continuo a scrivere e a studiare, bussando qua e là di tanto in tanto.
Il tuo sogno nel cassetto?
Avere la possibilità di guadagnarmi da vivere con la musica.
Qualche quesito standard.
Come e quando nasce la tua passione per la musica?
Fin dall’infanzia, quando ho iniziato a studiare la teoria musicale alla scuola elemtentare.
I tuoi genitori hanno favorito lo sviluppo della tua passione?
Sempre
Quali sono i tuoi riferimenti musicali piu’ importanti?
Bjork e i Portishead, ma anche Nick Cave, PJ Harvey, Joni Mitchell, Sigur Ros, Radiohead, Holland Jolie, Cristina Donà, Subsonica.
Qual’e l’artista/gruppo a cui sei piu’ legato?
Decisamente Bjork
Suoni qualche strumento?
Ho studiato chitarra classica, flauto traverso e pianoforte, ma vorrei essere precisa nel sottolineare che non sono una chitarrista, né una flautista o una pianista. L’unico strumento che sento di poter vestire in modo professionale è la voce.
Cosa giudichi importante….il testo, la musica, entrambi?
Mi piace pensare che si tratti di un tutt’uno.
Meglio il Vinile, il CD o l’MP3?
CD
La musica deve necessariamente essere divisa in categorie?
No (vedi sopra)
Esiste musica per differenti eta’?
Non credo proprio. Forse però per apprezzare certe cose bisogna aver raggiunto un certo tipo di “tranquillità”
immagina una tua diversa collocazione: palco?Produzione? Solo ascolto?Organizzatore?Scrittore?
Solo ascolto
Cosa salveresti della tradizione musicale italiana?
Nada Malanima
Perchè ci si innamora di canzoni di cui spesso non si capisce una parola?
Per la suggestione che si crea nell’immaginazione, andando a ripescare ricordi e situazioni
Blues, Progressive o Jazz?
Scelta impossibile!
Classica,Hard Rock o Punk?
Sicuramente non Punk…
Musica scaricabile da internet o… a costo contenuto ,per vie tradizionali?
A costo contenuto per vie tradizionali.
E ora ascoltiamola in due brani molto diversi tra di loro.
Il primo è "Non Dire", ultimo suo brano, più legato alla tradizione italiana, ed un secondo, "The Dry Cleaner from del moines", brano jazz, secondo me difficilissimo da eseguire.
Credo che dal mosaico composto emerga la capacità di spaziare tra i generi, con una voce che pare non abbia limiti."