Biografia Cccp
Autodefinitisi un gruppo di "musica melodica emiliana" e di "punk filo-sovietico", nacquero nel 1982 a Berlino e si sciolsero in Italia nel 1990.
Il loro nome, CCCP, pronunciato "ci-ci-ci-pì" come si legge apparentemente in italiano è l'evidente storpiatura dell'acronimo russo SSSR, Союз Советских Социалистических Республик, (traslitterato Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik) che in alfabeto cirillico somiglia alle lettere CCCP e che indica l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
La storia del gruppo inizia in una discoteca di Kreuzberg, Berlino, nel 1981, quando Ferretti e Zamboni si incontrano per la prima volta scoprendo di abitare entrambi a Reggio Emilia. Ferretti in particolare proveniva da un passato in Lotta Continua e da esperienze come operatore psichiatrico.
Tornati a casa fondano un primo gruppo chiamato Mitropank, che ha breve vita. L'estate successiva i due tornano insieme a Berlino con il bassista Umberto Negri e una modesta batteria elettronica: qui nascono i "CCCP fedeli alla linea".
Il nome, più che inneggiare al comunismo sovietico, celebra con la sua evidente storpiatura la cultura popolare emiliana, creando una sorta di legame tra la Russia e il provincialismo delle cittadine emiliane, profondamente comuniste ma anche ironiche e goderecce.
Il terzetto si fa le ossa suonando in giro per la Germania, in particolare a Berlino in locali underground come il Kob e lo Spectrum. Durante la permanenza a Berlino le loro sonorità vengono influenzate dalla scena industrial locale, in primis dagli Einstürzende Neubauten di Blixa Bargeld, e vengono a contatto con la realtà culturale della zona orientale e della comunità islamica della città.
Vista la scarsa accoglienza ricevuta dai loro concerti, anche in patria, per l'eccessivo ermetismo e la scarsa orecchiabilità dei pezzi, il gruppo si allarga con l'ingaggio della "benemerita soubrette" Annarella Giudici e di un singolare performer di nome Danilo Fatur. I due personaggi contribuiranno a caratterizzare i concerti del gruppo aggiungendovi degli strani personaggi e delle situazioni comico-demenziali. Per un breve periodo è inserita in formazione una seconda soubrette di nome Silvia Bonvicini.
Nel 1984 esce Ortodossia, il primo EP a 45 giri, prodotto dalla storica etichetta indipendente bolognese Attack Punk Records di Jumpy, poi Helena, Velena. Lo stesso anno esce anche Ortodossia II, EP ripropone le tre tracce della prima incisione, ovvero Live in Pankow, Spara Jurij e Punk islam con l'aggiunta della quarta traccia Mi ami?.
Il terzo EP, Compagni, cittadini, fratelli, partigiani, contiene altre quattro tracce, risalenti quasi tutte al periodo berlinese della band così come quelle dei primi due mini-dischi.
Si tratta di tre piccoli album prodotti con scarse disponibilità di denaro e strumenti, in una sala d'incisione improvvisata nelle vicinanze di una linea del tram cittadino, il cui rumore al passaggio porterà al gruppo notevoli fastidi. È in queste difficili condizioni che i CCCP incidono il loro primo disco.
È il 1985 quando esce il primo LP del gruppo, dal titolo chilometrico: Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età. Un disco considerato da molti critici tra i massimi capolavori della musica italiana, nonché una pietra miliare del punk europeo. Contiene due versione remiscelate e italianizzate di "Mi ami?" ed "Emilia paranoica". È la predominanza degli ideali di Ferretti e Zamboni trasformate in musica: slogan come "Tifiamo rivolta", " Riempiti di borchie, sbattiti fatti crepa, rompiti le palle, cotonati i capelli, rasati i capelli, crepa crepa crepa". Il disco vende relativamente bene, tanto che subito avviene il passaggio della band ad una major: Ferretti e soci infatti firmano un contratto con la Virgin Dischi, ed alcuni fan gridano al tradimento, ribattezzando il gruppo "CCCP fedeli alla lira".
Passano due anni quando nel 1987 esce il singolo Oh! Battagliero e il secondo disco, Socialismo e barbarie. Un album realizzato con un budget certamente più importante di quello del disco d'esordio. Nel 1988 la Virgin ristampa l'intera discografia del gruppo, condensando nella raccolta Compagni, cittadini, fratelli, partigiani / Ortodossia II, il secondo ed il terzo EP del gruppo.
Sempre nel 1988 il gruppo pubblica lo spiazzante 45 giri Tomorrow (Voulez vous un rendez vous). La title-track è la cover di un noto brano della cantante-pittrice Amanda Lear suonato in duetto con la stessa, che presta la sua voce anche all'altra traccia del disco, "Inch'Allah - Ca va".
Il terzo album, Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa (1989), segna una virata verso sonorità più sul techno-pop: le tastiere infatti ora predominano sulle chitarre, e le sonorità dei pezzi sono sempre più orientaleggianti e tranquille rispetto ai furori degli esordi. Copertina a tema religioso con una madonna col Bambino.
La caduta del muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre, e le conseguenze nei paesi del blocco di Varsavia saranno, come si vedrà, la causa principale dello scioglimento del gruppo.
Sempre nel 1989 i CCCP insieme ai fiorentini Litfiba e ai Rats vanno in tour in Unione Sovietica (Mosca e Leningrado). Nella capitale suonano in un palazzetto colmo di militari in divisa che si alzano in piedi quando al termine del concerto i CCCP suonano A Ja Ljublju SSSR, il cui riff di chitarra riprende l'inno sovietico.
Nello stesso periodo, le divergenze artistiche nei Litfiba tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest'ultimo a lasciare il gruppo. Maroccolo, Francesco Magnelli e Ringo De Palma entrano quindi nei CCCP.
Il gruppo, ora composto da otto elementi, registra in una villa settecentesca abbandonata il quarto album in studio, Epica Etica Etnica Pathos, che data la nuova formazione rappresenta una transizione verso le sonorità del nuovo gruppo che nascerà nel 1992 dalle ceneri dei CCCP, i CSI (acronimo per Consorzio Suonatori Indipendenti).
Ancora una volta l'acronimo del gruppo, CSI, è un richiamo alla nuova situazione degli ex Stati dell'Unione Sovietica, ora riuniti nella Comunità degli Stati Indipendenti. Il gruppo quindi ne segue il destino; la band in pratica ha puntato alla sua consapevole autodistruzione.
Il gruppo annuncia ufficialmente lo sciolgimento il 3 ottobre 1990: una data non casuale, in quanto lo stesso giorno a Berlino si tiene la cerimonia ufficiale di unificazione di Germania Est e Germania Ovest.
In puro stile punk i CCCP amano stupire: nel 1987 esce per la Virgin Oh! Battagliero (un 45 in stile liscio). In seguito partecipano a Sanremo Rock e incidono una cover di Tomorrow insieme ad Amanda Lear (1988). Inscenano poi ad Arezzo uno spettacolo teatrale intitolato Allerghìa davanti ad un pubblico che si aspettava di sentirli suonare.
Già il nome tradisce i riferimenti del gruppo, originari della rossa Emilia si rifanno all'Unione Sovietica ma nella versione filtrata dalla provincia emiliana: CCCP ("ciciccippì") è il modo italiano (sbagliato) di leggere l'alfabeto cirillico. In un'epoca in cui il comunismo sovietico era in piena crisi, gli anni di Reagan e della Thatcher, era volutamente anacronistico cantare "voglio rifugiarmi sotto il patto di Varsavia, voglio un piano quinquennale, la stabilità", il fatto che fosse voluto identifica la volontà dei CCCP tesa a criticare fortemente lo stile di vita in voga in quel tempo. Alla futilità della plastica preferiscono la durevolezza dell'acciaio, al sistema capitalista europeo basato sull'economia leggera, si preferisce l'industria pesante statalizzata (libera sintesi tratta da citazioni). È in questo contesto che i CCCP scelsero il patto di Varsavia anziché la NATO: puro romanticismo musicale.
Un secondo punto di riferimento costante è l'Islam, citato soprattutto nel famoso pezzo Punk Islam, visto come un'altra possibile alternativa al mondo occidentale, spesso in modo ironicamente paradossale ("Allah è grande / e Gheddafi è il suo profeta!")
Francesco Guccini disse che il punk fuori dal contesto sociale che l'aveva prodotto non aveva senso: i "Punk che vanno a mangiare i tortellini dalla mamma" facevano ridere come il rap al di fuori dei ghetti neri americani. Ma la diversità forse solo apparente dei contesti sociali non impedì al punk di crescere e di affermarsi sia sulla scena italiana che su quella europea continentale.
Certo è che la musica dei CCCP non mancò di emanciparsi dalle correnti punk anglosassoni, operando una sua originale integrazione nella cultura e nella provincia emiliana, elevandola a scenario universale.
Fonte: wikipedia.org