Biografia Daniele Silvestri
Partecipa nella sezione "Giovani" del Festival di Sanremo 1995 con "L'uomo col megafono": canta seduto su uno sgabello, mostrando alcuni cartelli colorati con le frasi più significative della canzone. Come spesso succede a Sanremo, l'ultimo posto in classifica, sarà sinonimo di successo discografico: il suo talento viene riconosciuto subito da una giuria di autori, che assegna il Premio Volare a "L'uomo col megafono" come miglior testo letterario della gara sanremese.
Il secondo album, "Prima di essere un uomo", conquista il disco d'oro e viene segnalato da "Musica & Dischi" fra i dieci migliori del 1995. Il singolo estivo "Le cose in comune", uno dei più programmati dalle radio, vince il Premio Tenco come miglior canzone dell'anno. Secondo nella stessa classifica "L'uomo col megafono".
Nel 1996 firma la sua prima colonna sonora ("Cuori al verde" di Giuseppe Piccioni, con Margherita Buy e Gene Gnocchi) e incide "Il dado", diviso in due cd. A giudicare dall'accoglienza del pubblico nei concerti, la canzone manifesto di quel disco è "Cohiba", dedicata a Ernesto Che Guevara, che però non uscirà mai come singolo.
Nel cd "Il dado" (esattamente 6 minuti e 41 secondi dopo "Aiutami", l'ultima traccia della "facciata B") è presente una ghost-track intitolata "Rappresaglia": Silvestri suona la batteria e Max Gazzè il basso. Lo stesso Gazzè figura nella band che lo accompagna nel tour italiano durato un anno intero. Le esibizioni dal vivo sono soprattutto un mezzo per offrire il proprio contributo alle cause in cui crede, a partire dal raduno musicale contro le mine antiuomo (a Roma nel novembre '96) dove canta "La bomba".
Nel 1997 sale sul palco del Primo Maggio a Roma; partecipa a Milano al concerto per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani; si esibisce al Premio Città di Recanati e ad Arezzo Wave; quindi il 31 luglio vola a l'Avana (Cuba) per il Festival della Gioventù Comunista. Il teatro offre nuove forme d'espressione al suo talento poliedrico. A maggio ricopre il triplice ruolo di autore (a quattro mani con Rocco Papaleo), attore (sempre al fianco di Papaleo) e cantante nello spettacolo "Rosso fiammante bloccato neve dubbio vetro tesi infinito".
La collaborazione con Papaleo prosegue nel disco di quest'ultimo ("Che non si sappia in giro") con il duetto "Foca". Pochi mesi più tardi (21 ottobre '97) va in scena a Cesena la prima di "Frankensteinmusical", un musical di Antonello Dose, Marco Presta e Tullio Solenghi. Daniele Silvestri è autore delle canzoni. Firma anche "Al fratello che non ho" e "Il fiume e la nebbia", due brani contenuti nel disco di Fiorella Mannoia "Belle speranze" (uscito in quei giorni).
Nel 1998 partecipa al primo album dei Tiromancino nella duplice veste di co-autore e co-interprete del brano "La storia" e come autore di "Dying Again".
Riceve il Premio Ciampi e il Premio Mariposa (sezione giovani) per i testi dell'album "Il dado". Scrive i testi di due canzoni ("Iolanda" e "Sete") per la commedia teatrale "Domani notte a mezzanotte qui" di Angelo Orlando. Dopo il teatro, si cimenta anche nel cinema: compone le musiche del film "Barbara" (con Valerio Mastandrea), nel quale appare in un cameo recitando la parte di se stesso.
Torna in gara al Festival di Sanremo nel 1999 (sezione big) con il brano "Aria" contro la pena di morte. La classifica migliora sensibilmente, si piazza fra i migliori otto. Riceve il Premio della Critica, intitolato a Mia Martini, e quello della giuria per il miglior testo. Le radio trasformano poco dopo il nuovo singolo "Amore mio" in una strepitosa hit radiofonica. Il primo aprile '99 esce "Sig. Dapatas", il suo quarto album. Il titolo è l'anagramma delle iniziali delle singole canzoni contenute nel disco. Un mese più tardi è di nuovo protagonista del Concerto del Primo Maggio con "Aria", "Amore mio" e "Cohiba".
In estate arriva un altro riconoscimento: il Premio Lunezia, infatti, gli conferisce la Laurea De Andrè per "Aria". In autunno esce l'album "Microchip emozionale" dei Subsonica: Daniele canta nel brano "Liberi tutti". Nel 2000 suona "Aria" e "Cohiba" in un live contro la pena di morte (il 7 luglio a Pescara) e firma il testo di cinque canzoni ("La rivoluzione", "K.N.A.", "Automaticamente", "La quiete che verrà" e "Polvere") contenute in "Serendipity", il disco della P.F.M. uscito in autunno.
Rinfrescando il suo passato da busker, breve ma intenso, il 23 settembre partecipa alla quarta edizione di Stradarolo - Festival Internazionale di Musica, Teatro e Arte su Strada, una manifestazione curata dai suoi amici del gruppo Têtes de Bois. Un mese più tardi pubblica il greatest hits "Occhi da orientale" con tre brani inediti: la title track, "Testardo" e "Cuore di cera".
Compone le musiche di "Tango", lo spettacolo di Francesca Zanni ispirato al dramma dei desaparecidos argentini.
Nel 2002 inizia a registrare il nuovo disco che lo vede per la terza volta sul palco del Teatro Ariston e nel quale torna a incrociare la strada degli amici T�tes de Bois. Sta per uscire, infatti, il loro nuovo disco, "Ferrè, l'amore e la rivolta", nel quale Silvestri ha tradotto in italiano e co-interpretato il brano "Non si può essere seri a 17 anni". La partecipazione a Sanremo con "Salirò" è segnata dalla serata finale in cui Silvestri porta sul palco l'attore-ballerino Fabio Ferri per un indimenticabile esibizione a sorpresa, a metà strada tra la canzone d'autore e la "Febbre del sabato sera" . "Unò-duè", il suo sesto album uscito in concomitanza con il Festival staziona tra i primi posti delle classifiche per molte settimane mentre "Salirò" è il singolo più suonato in radio del 2002 e si aggiudica ben quattro premi agli Italian Music Awards: miglior singolo, videoclip, arrangiamento e composizione musicale. L'anno si conclude con un concerto a Praca da Independencia a Maputo in Mozambico (1 novembre) in cui Silvestri, invitato dalla ONG Movimondo, suona davanti a migliaia di mozambicani.
Nel 2003 è di nuovo al concerto del Primo Maggio a Roma suonando "Il Mio nemico", con cui vince il Premio Amnesty ed esce il suo primo libro "L'autostrada".
A Gennaio del 2004 esce il doppio CD Live "Livre Transito" preceduto dal singolo "Kunta Kinte" scritto a 4 mani con Frankie Hi-Nrg. Il 4 ottobre torna a Maputo per il secondo concerto in Mozambico, questa volta insieme all'amico ed ex suo bassista Max Gazzè.
L'estate si impegna in un breve tour acustico accompagnato solo dal contrabbasso di Massimiliano Pischedda e la chitarra di Maurizio Filardo.
Nel 2007 torna a Sanremo con "La paranza" ed esce il suo sesto album di inediti "Il Latitante" da cui vengono estratti i singoli "Gino e l'alfetta" e "A me ricordi il mare".
"La paranza" gli vale un quarto posto e il primato di brano più trasmesso dalle radio e più scaricato insieme al vincitore del Festival Simone Cristicchi. L'album è preceduto dall'uscita solo radiofonica del singolo "Mi Persi".
Il 2007 è anche l'anno del ritorno al concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni dopo 3 anni di assenza. Nel corso dell'estate, durante la quale Silvestri è impegnato in tutta Italia con le tappe de Il Latitante tour, il cantautore partecipa anche al Festivalbar, al Gaypride di Roma, dove gira parte del videoclip di "Gino e L'alfetta" , al Premio Grinzane Cavour e al Premio Carosone a Napoli.
Tra il 2007 e il 2008 Silvestri torna a collaborare con il cinema.
"Mi persi" e "La paranza" entrano a far parte della colonna sonora del film "Notturno bus", e vincono entrambi il David di Donatello 2007 come miglior canzone originale. "Occhi da orientale", "Testardo e gli inediti "Il mondo stretto in una mano" e "Surf", cantata in inglese, impreziosiscono invece la colonna sonora di "Questa notte è ancora nostra", firmata da Silvestri con il suo chitarrista Maurizio Filardo.
Il 9 maggio 2008 esce "Monetine", la prima vera raccolta di Daniele Silvestri, un doppio album con dvd che racconta quindici anni di musica con grandi successi, videoclip, 5 nuove versioni - "Monetine", "Dove sei", "Idiota", "L'Uomo intero" ,"La Classifica" - , i due inediti "Senza far Rumore" e "Una giornata al mare" di Paolo Conte, la prima cover a trovare spazio in un album di Silvestri e la versione inedita de "Il mondo stretto in una mano".
Fonte: danielesilvestri.it