Biografia Edoardo Vianello
Assieme a Nico Fidenco, Gianni Meccia e Jimmy Fontana, Vianello può considerarsi esponente di una "Scuola romana" dei cantautori, che fa capo alla RCA di Vincenzo Micocci e si contrappone alla Scuola genovese per un genere più spiritoso e disimpegnato, che si presta maggiormente alla fruizione estiva e al ballo.
Da bambino inizia a suonare una fisarmonica, che il padre aveva regalato a sua sorella, provando ad inventare nuovi motivi.
Studente di ragioneria, inizia a suonare la chitarra in alcune orchestre, esibendosi come musicista in qualche locale della sua città; Il debutto come cantante avviene però il 22 aprile del 1956, quando Edoardo Vianello si presenta in pubblico, in occasione di uno spettacolo allestito dagli alunni dell’Istituto di ragioneria Leonardo da Vinci (dove lo stesso Vianello studiava), al “Teatro Olimpico” di Roma, che si chiamava ancora “Teatro Flaminio” Facendo il verso al leggendario gruppo gospel americano “Golden Gate Quartet”, Edoardo si esibisce, insieme ad un quartetto di finti “negretti”, interpretando il brano Jerico ed una canzone dell’ancora poco conosciuto Domenico Modugno, Musetto, presentata da Gianni Marzocchi al Festival di Sanremo dello stesso anno e resa celebre poi dal Quartetto Cetra.
Si dedica all'attività di attore e cantante, nella compagnia di Lina Volonghi, Alberto Lionello e Lauretta Masiero (il capocomico è Lucio Ardenzi), in due lavori teatrali intitolati "Mare e Whisky" (di Guido Rocca) e "Il Lieto Fine" (di Luciano Salce), con musiche di Piero Umiliani e Ennio Morriccone; Incontra Teddy Reno, che gli fa conoscere un suo amico, anche lui ragioniere, Carlo Rossi (nessun legame con il Carlo Alberto Rossi di E se domani): costui scrive testi allegri e spensierati, sta cercando un musicista per trarne delle canzoni, e Vianello si dimostra subito interessato.
In breve i due compongono alcuni brani che Vianello comincia a far girare: in una delle sue serate viene notato da un funzionario della RCA, ed in breve ottiene un contratto che gli consente di pubblicare nel 1959 il suo primo 45 giri, Ma guardatela.
Segue pochi mesi dopo Siamo due esquimesi, ispirata al film Ombre bianche: quest'ultima è la prima canzone in cui si fa accompagnare dai Flippers che oltre ad essere uno dei due suoi complessi di accompagnamento (l'altro sono i Discoboli) inciderà anche alcuni 45 giri per conto proprio.
Successivamente partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo 1961 con Che freddo! , incisa anche da Mina (cantante), Sergio Bruni, Claudio Villa e Sergio Endrigo. La canzone non riscuote un grande successo, ma gli permette comunque di farsi conoscere dal grande pubblico.
Nello stesso anno Vianello ottiene il suo primo grande successo: Il capello presentata in televisione nel corso dello spettacolo televisivo Studio Uno con Mina, entra in classifica diventando uno dei dischi più venduti dell'anno, sia per la musica orecchiabile sia per il testo, storia di un capello trovato su un gilè, che fa pensare ad un tradimento, e che invece analizzato da un chimico si scopre essere un crine di cavallo; tuttora è una delle canzoni simbolo degli anni '60.
Nell'estate del 1962 incide quello che diventa uno dei suoi dischi più venduti: si tratta di un cha cha cha in cui l'arrangiamento di Ennio Morricone introduce rumori di suoni acquatici, stacchi e incisi, Pinne fucile ed occhiali, che sul retro contiene un altro brano, Guarda come dondolo, che diventa anch'esso un evergreen, pur essendo un lato B, segno del successo di questo 45 giri; tutti e due i brani vengono inseriti nella colonna sonora del film Il sorpasso di Dino Risi.
Molte delle sue canzoni successive diventano dei tormentoni: al ritmo di twist, surf, hully gully e cha cha cha, i suoi brani vengono diffusi sulle spiagge e nei bar attraverso i juke-box, come I Watussi e Abbronzatissima (1963), Tremarella (scritta con Gregorio Alicata, uno dei componenti dei Discoboli) e Hully gully in 10/Sul cucuzzolo della montagna/Hully gully in dieci (1964), e Il peperone (1965), tutti brani ritmati e di grandissimo successo commerciale.
In molte incisioni collabora il gruppo dei Flippers, ma il vero artefice delle brillanti orchestrazioni, ancora oggi gradevoli e non datate, è Ennio Morricone, che introduce nuove e inconsuete sonorità negli arrangiamenti.
Carlo Rossi inizia anche a lavorare con altri artisti, come Nico Fidenco e lo stesso Morricone (con cui scrive alcune canzoni per artisti come la Pavone), ma continua la collaborazione con Vianello; insieme i due firmano anche La partita di pallone, destinata a Cocky Mazzetti, ma che la RCA impone di assegnare all'esordiente Rita Pavone e "Sul cocuzzolo della montagna" sempre per la cantante torinese.
Accanto al genere spensierato e ballabile, Vianello produce anche brani più intimisti, quali Umilmente ti chiedo perdono (su testo di "Gianni Musy"), O mio Signore (su testo di Mogol), Da molto lontano (in cui debutta come autore di testi Franco Califano), Parlami di te (Sanremo 1966) cantata in coppia con Francoise Hardy, Nasce una vita (Sanremo 1967), ma su questo versante il successo è indubbiamente minore..
Proprio le due partecipazioni sanremesi del 1966 e del 1967, con i loro flop di vendite, segnano l'inizio di un momento difficile per Vianello, che non riscuote più il successo dei cinque anni precedenti.
Nel 1966 inoltre ha un grave incidente automobilistico che gli impedisce di promuovere il singolo Carta vetrata, con testo di Franco Califano , pubblicato per l'estate e che non ripete le vendite consuete.
Le cose vanno meglio nella vita privata: si sposa nel 1967 con la collega Wilma Goich, e diventa padre di una bambina, Susanna.
Decide quindi, insieme alla moglie e a Franco Califano, di fondare la casa discografica Apollo, nel 1969, con la quale lancia i Ricchi e Poveri (a Sanremo con La prima cosa bella nel '70 e Che sarà nel '71) e Amedeo Minghi.
Negli anni settanta assieme alla moglie Wilma Goich forma il duo musicale I Vianella.
Hanno un grande successo con Semo gente de borgata ( terza al "Disco per l'estate"del 1972) scritta da Franco Califano, Vojo er canto de 'na canzone, Tu padre co' tu madre, Lella, Fijo mio di Califano-Minghi (quarta al Disco per l'estate dell'anno successivo) e Canto d'amore di Homeide di Bardotti-Minghi (terza a "Canzonissima '73), incidendo anche la sigla del cartone giapponese "Cybernella".
Separatosi dalla Goich, riprende la carriera solista.
La sua partecipazione come interprete di se stesso nel film Sapore di mare di Carlo Vanzina lo riporta alla ribalta. È presente negli anni ottanta e novanta nei più importanti programmi televisivi. Diventa padre, per la seconda volta, nel 1980, di Alessandro Alberto (figlio del secondo matrimonio con Vania).
Vince nel 1991 il Telegatto con la canzone "Abbronzatissima", la più votata al programma televisivo "Una rotonda sul mare".
Nel 2005 è tra i concorrenti del reality-show di Raiuno Il Ristorante.
Si sposa per la terza volta nel 2006 (con Frida). Nello stesso anno festeggia anche i 50 anni di carriera.
Dal 2006, pur continuando la normale attività artistica di cantante e di autore, dedica la maggior parte del suo tempo alla studio delle Fontane di Roma, di cui possiede una ricchissima collezione fotografica, da lui stesso realizzata, ed un un archivio dettagliatissimo. Sono circa 2.000 le fontane che ornano la Città Eterna, da quelle collocate nelle strade e nelle piazze, a quelle che arricchiscono i parchi e le ville comunali, a quelle più nascoste e segrete che si trovano nei cortili e nelle ville private, e ne mancano poche perché possa completare questa originale ed interessante collezione. Insieme con la Regione Lazio, la Provincia di Roma, l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, la Sovraintendenza dei Beni Culturali di Roma e l'Acea, la grande azienda comunale che distribuisce l'acqua e l'elettricità nella Capitale, Edoardo Vianello è impegnato in una serie di conferenze sul "Suono delle Fontane di Roma", destinate prevalentemente agli studenti di scuole medie-superiori, con proiezioni di immagini inedite e suggestive delle più belle fontane di Roma.
Fonte: wikipedia.org