Biografia Fiordaliso
Figlia d'arte (il padre è un musicista Marina inizia giovanissima a studiare pianoforte e canto, presso il Conservatorio di Piacenza. La sua carriera di cantante comincia con l'incisione di vari brani insieme all'orchestra Bagutti.
Nel 1981, ha inizio la sua carriera solista, con la partecipazione al Festival delle voci nuove di Castocaro, dove presenta la canzone Scappa via, piazzandosi al primo posto, a pari merito con un giovanissimo Zucchero Fornaciari. È qui, infatti, che i due iniziano un'interessante collaborazione, che darà i suoi frutti negli anni seguenti. Dietro di loro, si classificano altri due giovani cantanti, Eros Ramazzotti e Stefano Sani. Curiosamente il brano con cui vince Castrocaro non viene mai pubblicato su 45 ma è presente solo nella Compilation di Castrocaro 81 edita dalla Phonogram.
Nel 1982, grazie alla vittoria a Castrocaro, Marina accede di diritto alla sezione delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo (a cui partecipano anche Zucchero Fornaciari, con Una notte che vola via, uno dei suoi brani meno conosciuti, dal primo album Un po' di zucchero, ancòra legato al tradizionale stile melodico italiano, precedente alla sua scoperta del blues, e Stefano Sani, che otterrà un grande successo con la canzone Lisa, prima di scomparire sùbito dopo) e, da allora, per un decennio, sarà una presenza fissa al Festival ligure. La cantante si presenta scegliendo come nome d'arte il solo cognome, Fiordaliso, e interpreta Una sporca poesia, il suo primo grande successo.
Pur non arrivando in finale, infatti, il pezzo, scritto da Pinuccio Pirazzoli (all'epoca all'apice del successo, soprattutto come arrangiatore, nell'entourage di Donatella Rettore), Depsa e un giovane Franco Fasano, raccoglie i favori della critica e ottiene un grandissimo riscontro radiofonico. La curiosa copertina di questo singolo è curata da Cesare Zucca, che, a metà degli anni ottanta, curerà anche il look di Madonna. Il 45 giri Una sporca poesia esce per l'etichetta Durium, con il pezzo intitolato Il canto del cigno sul lato B. Nell'autunno del 1982, esce un secondo singolo, intitolato Maschera, con Il mago non c'è sul retro. Nonostante sia un buon pezzo firmato da Depsa e Pirazzoli, non ottiene grande pubblicità, perché oscurato dal buon successo raggiunto dal pezzo del Festival e molto trasmesso dalle radio.
Nel 1983, partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo, con Oramai, scritta ancora da Depsa, stavolta insiene a Angelo Valsiglio e Claudio Daiano (già autore di Sei bellissima, per Loredana Berté, con cui qualcuno inizia a fare dei primi paragoni, sia per la potenza della voce che per il particolare timbro rauco), che, partendo dalla categoria delle «Nuove Proposte», arriva in finale, regalandole il quarto posto assoluto.
Dopo il grande exploit del Festival, Gianni Morandi la sceglie come supporter per il suo nuovo tour, in cui, oltre al grande successo sanremese, Oramai (pubblicata, sempre dalla Durium, anche su singolo, di nuovo con Il mago non c'è sul lato B), canta Favola triste, duettando con Morandi nel brano In bicicletta, di Riccardo Cocciante (cover che inserirà, in séguito, anche nel suo album live, in un'interpretazione solista, all'interno di un lungo medley di classici di cantautori italiani). Nell'autunno del 1983 Fiordaliso passa sotto la produzione di Luigi Albertelli ed Enzo Malepasso, e la Durium fa finalmemente uscire l'attesissimo primo album, semplicemente intitolato "Fiordaliso", con cui supera, a pieni voti, anche la difficile prova del 33 giri. Nel disco trovano spazio tra i vari brani, scritti dalla coppia Albertelli-Malepasso, un brano molto inteso scritto da Flavio Premoli e Giangilberto Monti e un altro musicato da Enrico Riccardi su testo dello stesso Albertelli.
Tra l'altro, curiosamente, il disco non contiene nessuno dei successi fino ad allora ottenuti, né Una sporca poesia né Oramai né Favola triste, incisa qualche mese dopo da Silvia Conti e squalificata dal Festival di Sanremo 1984, perché già cantata in precedenza dalla stessa Fiordaliso.
Nel 1984, Fiordaliso partecipa, per la terza volta consecutiva, al Festival di Sanremo, raggiungendo l'apice del suo percorso sul palcoscenico dell'Ariston, con Non voglio mica la luna, il suo più grande successo in assoluto, anche fuori dai confini italiani, su singolo (con Un tipo sul lato B), scritto per lei dall'amico e collega Zucchero Fornaciari (insieme ad Albertelli e Malepasso, che firmeranno moltissimi brani del primo periodo di Marina), con il quale si classifica al quinto posto nella categoria dei «Campioni» (prima tra le donne) e arriva ai primi posti delle classifiche in Italia Spagna ed America Latina.
Per l'occasione, viene ristampato il primo omonimo album, uscito soltanto pochi mesi prima, con l'aggiunta del brano sanremese, da cui il long playing prende il suo nuovo titolo, "Non voglio mica la luna". Visti i grandi riscontri nel mondo latino, poco dopo, il long playing esce anche in un'altra versione, per la Spagna e per l'America Latina, intitolata "Yo no te pido la luna", contenente brani in italiano e adattamenti in lingua spagnola.
Il brano diventa popolare anche in Germania e nell'Europa dell'Est dove viene stampato con una singolare edizione.
Durante l'estate, sull'onda dell'enorme successo del pezzo e dell'album, esce un Q-Disc, intitolato "Discoquattro", contenente 4 brani, tra i quali Piña tropical, versione spagnola di Ananas, uno dei brani del primo album del 1983, ovviamente presente anche nella ristampa del 1984, e soprattutto il nuovo singolo, Li-be-llu-la (che contiene Terzinato sul retro), con cui partecipa con molto successo al Festival di Saint Vincent, manifestazione canora, svoltasi tra il 1964 e il 2004, ancòra molto popolare negli anni ottanta, nota anche come «Un disco per l'estate» e un duetto con Enzo Malepasso dal titolo Parliamo . Pur non avendo l'enorme successo del singolo precedente Li-be-llu-la riscuote un buon successo radiofonico e di vendite è a tutt'oggi è uno dei brani più conosciuti e cantati di Marina.
Al termine della tournée estiva italiana, parte il suo primo lungo tour mondiale che, oltre all'Europa, tocca Sudamerica, Russia, Cina e Giappone. Sempre nel 1984, Fiordaliso collabora anche all'album "È bello dire che ti amo", di uno dei suoi autori-produttori, nonché compagno dell'epoca, Enzo Malepasso.
All'inizio del 1985, Marina interrompe brevemente la tournée, giusto il tempo di partecipare, per la quarta volta consecutiva, al Festival di Sanremo, dove otterrà ancora un grandissimo successo, per l'intensa interpretazione del brano Il mio angelo, delicata canzone melodica, dedicata al figlio Sebastiano, avuto giovanissima, il cui testo fa un po' discutere, per via del linguaggio forte, in cui la mamma si rivolge al bambino, trattandolo quasi come un innamorato. Ma il pezzo non trascende mai i confini leciti, e Marina prosegue così la sua escalation. Il mio angelo esce infatti su 45 giri, con La nave bianca come lato B, e, sùbito dopo il Festival, viene pubblicato il nuovo album, "A ciascuno la sua donna", nel quale interpreta canzoni appositamente scritte per lei da alcuni dei cantautori italiani più famosi, tra cui: Zucchero Fornaciari, Fabio Concato, Dario Baldan Bembo, Enrico Ruggeri e Vasco Rossi. Quest'ultimo, in particolare, scrive Sarà migliore, il cui video dal vivo viene scelto come sigla TV di una trasmissione musicale di Italia Uno. Marina riproporrà il pezzo nella sua prima raccolta, "Io... Fiordaliso", primo lavoro a 33 giri pubblicato, nel 1989, per la sua nuova casa discografica, la EMI (nonostante la traccia sia stata realizzata per la Durium, così come quasi tutte quelle della compilation del 1989, tranne tre inediti), mentre lo stesso Vasco riprenderà la canzone in una sua raccolta del 2000. Sia l'album che il singolo ottengono un grosso successo radiofonico e di vendite.
La lunghissima tournée mondiale si conclude soltanto in autunno, con l'uscita dell'album live " Dal vivo per il mondo ", che ne celebra i momenti migliori, e, oltre a un medley di classici di cantautori italiani e all'inedito in lingua inglese You know my way, contiene anche Sola no, yo no sé estar, versione in lingua spagnola di Sola no, non ci sto. Entrambe le versioni vengono pubblicate su singolo, nei rispettivi mercati (quella spagnola ha sul lato B Oltre il cielo, mentre quella italiana esce abbinata con la corrispondente versione strumentale sul retro). Sempre nel corso del 1985, esce l'album "Fiordaliso" in Messico, cantato in spagnolo (da non confondere con l'omonimo primo album in italiano), che raccoglie per lo più adattamenti in lingua di brani dell'LP "A ciascuno la sua donna" e di lati B dei 45 giri. Il singolo in spagnolo Desde hoy verrà inserito, invece, negli album "Fiordaliso canta en español" e "Otra historia de amor", distribuiti entrambi, in Spagna e America Latina, l'anno successivo, nel 1986. Fiordaliso è ormai molto popolare nei mercati spagnoli e sudamericani dove viene accolta come una vera star e proprio nel 1986 si dedicherà quasi esclusivamente a questi mercati.
Nel 1986, quasi inaspettatamente, poiché non supportata da un nuovo 33 giri di inediti e perché impegnata, con i suoi produttori Albertelli e Malepasso, nella realizzazione dei 33 giri per i mercati sudamericani e spagnolo, l'artista partecipa al suo quinto consecutivo Festival di Sanremo, con un brano graffiante, Fatti miei , una ballata con accenti gospel e dal sapore blues, scritto da Zucchero , arrangiato da Peppe Vessicchio, prodotto da Michele Torpedine, e pubblicato solo come singolo con Un'altra storia d'amore sul lato B: brano quest'ultimo, scritto in collaborazione con Pupo e prodotto da Malepasso, che viene tradotto in "Otra historia de amor", e diventa il titolo di uno dei due 33 giri realizzati quell'anno per il mercato di lingua spagnola.
Il singolo di Sanremo, brano al quale l'artista è molto legata, pur riscuotendo un buon successo radiofonico non raggiunge il grande successo dei singoli precedenti, e viene inserito nel lato A della ristampa, uscita in occasione del Festival di San Remo, dell'LP Dal vivo per il mondo l'album live uscito nell'autunno del 1985. L'edizione sanremese del 33 giri non contiene, però, i due brani in lingua, You know my way e Sola no, yo no sé estar, inclusi nella prima edizione del 1985.
Dopo un nuovo lungo tour estivo, che si conclude a settembre, Marina partecipa come ospite a Premiatissima '86, in coppia con Pupo, con cui presenta il brano La vita è molto di più, che segna il suo debutto come autrice. Il pezzo, arriva in finale e si piazza al terzo posto, esce come singolo, con Quando penso a te sul retro e riscuote un discreto successo di vendite.
Sempre nel 1986, la cantante promuove e prende anche parte, assieme a Nino D'Angelo, Pupo Fausto Leali e altri artisti, all'iniziativa di beneficenza e al relativo disco "Cantando per la mamma", che ospita inoltre un gruppo di bambini. Il ricavato del disco andrà in beneficenza all'Istituto per ragazze madri del Fanciullo abbandonato di Milano.
Il 1986, come detto, è l'anno che Marina dedica quasi interamente ai mercati sudamericani e spagnolo dove pubblica, due 33 giri e vari singoli di grosso successo tra i quali: Desde Hoy, Vive, che ricevono un ottimo successo in Messico, Sola no, yo no sé estar brano molto popolare in Spagna. Tutti questi singolo fanno parte dei due album internazionali incisi nel 1986 per il Messico e la Spagna. Nei mercati sudamericani, dove ormai la sua notorietà è consolidata, ottiene, nuovamente sul finire del 1986, un altro buon successo con il terzo nuovo singolo Siento con Musica en el aire sul lato B.
Nel 1987, per la prima volta dal debutto del 1982, Fiordaliso non partecipa a Sanremo. Esce invece il suo quarto album, di nuovo semplicemente intitolato "Fiordaliso", contenente 10 brani, a cui Marina partecipa attivamente, con la composizione di 7 testi di suo pugno. Di fatto, si tratta del suo terzo lavoro di studio, a cui, spesso, ci si riferisce infatti con il titolo di "Fiordaliso 3" o, meno comunemente, "Fiordaliso '87", per non confonderlo né con l'omonimo album italiano "Fiordaliso", del 1983 (poi ristampato, nel 1984, con il nuovo titolo "Non voglio mica la luna"), né con quello messicano del 1985, sempre intitolato "Fiordaliso" (cantato interamente in spagnolo).
Il 45 giri estratto dal nuovo "Fiordaliso" del 1987, Il canto dell'estate (con Volando sognando sul lato B), è curato, per la musica, da Umberto Smaila, il quale, l'anno prima, aveva scritto un pezzo di grido per Anna Oxa, È tutto un attimo, che aveva partecipato al Festival di Sanremo 1986, proprio nell'anno in cui al Festival ligure si tornava a cantare dal vivo (e Marina si era distinta per l'interpretazione grintosa di Fatti miei). L'album contiene inoltre una bella cover, " Vicino al Cielo " traduzione di " A touch of Paradise " dell'australiano John Farnham contenuta nell'album di J.Farnham " Wispering Jack". L'album del 1987, uno dei lavori più belli e interessanti di Fiordaliso, riceve, così come il singolo, una scarsa promozione e non ottiene il successo dei lavori precedenti ed è l'ultimo realizzato per la casa discografica Durium.
Dopo il tour estivo, Fiordaliso promuove in varie trasmissioni televisive l'autobiografica " I giorni dell'addio " contenuta nell'album "Fiordaliso '87", nel mese di dicembre parte per il tour invernale, durante il quale Fiordaliso si esibisce nei teatri e nei palasport di tutta Italia. In quello stesso anno, tra le altre cose, la cantante prende parte, insieme a Paolo Mengoli, ad un programma radiofonico che va in onda tutte le domeniche.
Nel 1988, dopo aver firmato un importante contratto discografico con la major EMI, passa, per due anni, sotto la produzione artistica di Toto Cutugno. Fiordaliso ritorna al Festival di Sanremo, dove, dopo un anno di pausa, è in gara per la sesta volta, con il brano Per noi, scritto per lei da Cutugno, classificandosi all'ottavo posto nella categoria dei «Campioni». Il pezzo, originariamente pensato per Mina, è un duetto con una potente voce maschile alla Fausto Leali, che si chiama Claudio Cabrini; l'anno dopo, sarò lo stesso Leali a vincere la manifestazione, proprio con un duetto simile, in coppia con Anna Oxa). Subito dopo il festival, esce il singolo (con la versione strumentale di Per noi sul lato B) e parte il tour promozionale, che dura quasi tutta l'estate. La tournée e l'uscita dell'annunciato nuovo album, mai più pubblicato in seguito, vengono infatti interrotti, perché Marina è in attesa del suo secondo figlio, che nascerà all'inizio dell'anno successivo.
Il 5 gennaio del 1989, nasce infatti Paolino, e Fiordaliso, in splendida forma, nonostante la gravidanza recente e un po' travagliata, partecipa ancora, per la settima volta, al Festival di Sanremo, dove presenta nuovamente, per il secondo anno consecutivo, un pezzo di Toto Cutugno, intitolato Se non avessi te, che si piazza al sesto posto, riscuotendo anche un grande successo di vendite. La nuova fase della sua carriera musicale con la EMI va avanti con successo, con la pubblicazione, in primavera, di un curioso album antologico, "Io... Fiordaliso", che comprende 7 brani editi (tra cui Sarà migliore di Vasco Rossi e il recente duetto Per noi, del Sanremo precedente, mai inserita, fino ad allora, su nessun album della cantante) e 2 inediti: il nuovo pezzo sanremese, Se non avessi te, e Ora che ci sei, grande successo in Spagna, usciti anche sui due lati di uno stesso singolo. L'album ma soprattutto il singolo Se non avessi te ottiene un grande successo di classifica in Italia, restando nella sola Top 20 per 7 settimane, e raggiungendo il Numero 12 per due volte, a distanza di tre settimane e riportando Fiordaliso al grande successo.
Il 1990 segna una svolta nella carriera artistica di Fiordaliso, grazie alla produzione artistica di Franco Ciani, primo marito di Anna Oxa, che, tra le altre, firma, assieme a Mauro Paoluzzi (già autore, con Roberto Vecchioni, di una parte dell'album "Oxa", nel 1985), il brano Cosa ti farei, grande successo radiofonico, di vendite e tormentone dell'estate 90, accompagnato da un video fresco e sensuale, che ottiene popolarità anche nelle discoteche e nei club nella versione remix, e raccoglie grandi consensi anche in Spagna, nella versione originale in italiano, sette anni prima dell'uscita dell'adattamento in spagnolo, Como te amaré, nel 1997, contenuto nell'omonimo album per il mercato latino, "Como te amaré".
Sempre nel 1990, Marina partecipa a quattro puntate di «Europa Europa», in veste di primadonna musicale del programma, mentre, in contemporanea, esce il suo nuovo album, "La vita si balla", il primo di una ideale trilogia matura, che annovera, tra i giovani autori, Franco Fasano, che aveva già firmato uno dei primi successi sanremesi della cantante, e Danilo Amerio, all'epoca artisticamente vicino anche alla collega Mietta nonché autore di "Donna con te" di Anna Oxa, brano provinato anche dalla stessa Fiordaliso, ma alla fine assegnato alla Oxa. Tra una serata e l'altra del tour estivo, Fiordaliso partecipa, con successo, anche al Festivalbar e al nuovo Cantagiro, che conclude al 5° posto. In quello stesso anno, è protagonista di un divertente siparietto radiofonico, in coppia con Elio e le Storie Tese, intitolato «Datemi un Marzullo».
Nel 1991, ancora al Festival di Sanremo (dove viene eletta «Lady eleganza»), a cui, di nuovo dopo un anno di pausa, prende parte per la settima volta (ma dove poi non tornerà più per 11 anni, fino al 2002), presenta Il mare più grande che c'è (I love you man), primo singolo estratto dal nuovo album, il secondo della trilogia con Ciani e Zanotti, con Che ora è sul retro. Per il secondo ed ultimo anno ogni artista si presenta al festival abbinato ad un interprete straniero, che presenta il brano in versione tradotta e con un arrangiamento diverso: nel caso di Fiordaliso si tratta di Laura Branigan che interpreta "Don't walk away". Al Festivalbar canta Saprai in coppia con Roby Facchinetti dei Pooh, secondo singolo estratto, con la brevissima e intensa Il fiore bagnato sul lato B.
I quattro brani inclusi sui due CD singoli sono entrambi tratti dall'album "Il portico di Dio", uscito dopo Sanremo, il suo lavoro di maggiore successo, distribuito in tutta Europa (oltre che in Sudamerica, in una speciale versione, contenente alcuni brani nei corrispondenti adattamenti in spagnolo), che riceve il disco d'oro. Con il titolo e il sottotitolo invertiti in I love you man (Il mare più grande che c'è), esce anche un remix, su maxi singolo, destinato alle discoteche e ai club italiani ed esteri, contenente tre diverse versioni del pezzo sanremese, una breve, una extended e un'altra connotata come «Paradise version», completate da E tu che guardi me (tratta dall'album) sul lato B.
Altri singoli vengono pubblicati in altri paesi, in diverse versioni e lingue, con altri brani dell'album come lati B: per il mercato ispanico, esce Sabrás (con la versione strumentale sul lato B), adattamento di Saprai, cantanto in spagnolo, insieme a Riccardo Fogli; in Germania, viene invece pubblicata la versione originale in italiano di Saprai, cantata con Facchinetti (con lo strumentale della title-track dell'album, Il portico di Dio, sul retro); nei Paesi Bassi, infine, viene messo in commercio un maxi singolo con 3 brani (tutti tratti dall'album "Il portico di Dio"), dal titolo collettivo di Sposa di rosa, contenente, oltre alla title-track, anche Il portico di Dio ed E tu che guardi me.
A maggio del 1992, esce l'ultimo LP della trilogia EMI, l'LP "Io ci sarò" (che contiene 8 tracce, di cui 2 scritte da Roby Facchinetti) e un altro maxi singolo a tre brani, contenente Dimmelo tu perché come traccia portante, Fantasma (scritta per Marina dal cantautore Gianni Togni) e la title-track del long playing, Io ci sarò, tutte contenute nell'omonimo 33 giri. Nonostante la recente conquista del disco d'oro con l'album precedente, "Il portico di Dio", il lavoro, pur ottenendo un buon successo radiofonico e al Cantagiro e al Festivalbar, rappresenta, di fatto (a dispetto del titolo, «Io ci sarò»), l'ultimo album di Fiordaliso interamente composto da inediti di studio.
Dopo di che, Marina ci sarà, ma, la sua produzione discografica subisce un colpo d'arresto, con non poche polemiche tra l'artista e la EMI, e purtroppo di Fiordaliso usciranno solamente raccolte di successi, promosse dalla cantante in prima persona (la prima delle quali, "E adesso voglio la luna ... ", che contiene, tra l'altro, gli inediti " Tutti colpevoli" e un bellissimo brano " Mascalzone ", scritto appositamente per lei da Giorgio Faletti) o dalle case discografiche (tra cui "Made in Italy" della EMI e "Fiordaliso - I grandi successi originali", doppia collection della BMG Ricordi, con il meglio del repertorio Durium) oppure ibridi album/raccolte, costituiti da alcuni inediti e da vecchi brani remixati ("Risolutamente decisa" del 2002), oltre che ulteriori collection, per il mercato italiano ("Sei bellissima", "Come si fa") e quello ispano-americano ("Como te amaré"), composte da un'alternanza di successi storici di Fiordaliso, e da cover di canzoni italiane molto famose, cantate in lingua spagnola e in italiano, a seconda dei mercati.
Conclusa la trilogia per la EMI, i successivi anni novanta la vedono esordire in teatro e allontanarsi dalla scena discografica italiana, mentre continua ad incidere dischi, per lo più per il mercato ispano-americano, dove, nel 1997, uscirà, su etichetta Divucsa, in Spagna, e per la label Musart, in Messico, l'album "Como te amaré", raccolta di adattamenti, in spagnolo, dei suoi più grandi successi storici, e di cover di altri artisti, di cui verrà pubblicata, nel 1998, la corrispondente versione per il mercato italiano, intitolata "Sei bellissima" e, ovviamente, cantata in italiano, per la NAR International (poi ristampata altre due volte). La decade vede Fiordaliso costantemente in concerto, in giro per l'Italia, nelle numerose tappe del suo spettacolo dal vivo, il «Fiordaliso Disco Live».
Procedendo con ordine, dopo la trilogia, nel 1993, in primavera, ha inizio un tour molto particolare, in cui Marina gira l'Italia, accompagnata da due chitarristi, per una versione acustica dello spettacolo, che valorizza al massimo la sua voce potente e graffiante. In autunno, invece, Fiordaliso viene invitata da Mara Venier a far parte del cast fisso della nuova edizione di «Domenica in», insieme alla collega Francesca Alotta (che ritroverà, anni dopo, nel reality show «Music Farm»), con la quale, ogni settimana, oltre ai suoi successi personali, ripercorre la storia della musica italiana e internazionale. Marina partecipa, inoltre, alla sigla di apertura del programma, intitolata Vieni a volare con noi, e a quella di chiusura, costituita dal brano Viaggiando, inserito nell'album della Alotta.
Tra una puntata e l'altra di «Domenica in», la cantante ritorna in sala di registrazione, dove incide delle nuove versioni acustiche dei suoi brani più famosi. Il risultato è la sua prima raccolta ufficiale, "E adesso voglio la luna - I grandi successi", del 1994, che contiene, oltre ai suoi maggiori successi, riarrangiati in chiave soul, tra cui Oramai, Una sporca poesia e Non voglio mica la luna, anche i due inediti Tutti colpevoli (brano contro la guerra) e Mascalzone (scritta da Giorgio Faletti). L'album, registrato in presa diretta, vuole essere un modo per catturare su disco lo spettacolo dal vivo dell'anno precedente, dando a tutti la possibilità di ascoltarlo. Terminata la trasmissione televisiva, parte il nuovo tour che, dopo 50 date in Italia, si conclude oltreoceano, con 10 serate tra Canada e Stati Uniti. Al suo rientro, Fiordaliso decide di fare teatro, dove esordirà all'inizio del nuovo anno.
Il 13 gennaio del 1995 la vede infatti debuttare al Teatro Alfieri di Torino come protagonista di "Blood Brothers - Fratelli di Sangue", un musical di Willy Russel, sulle disavventure di una giovane di Liverpool, lasciata sola dal marito con sette figli, e costretta a lavorare duramente per sopravvivere. Il musical riscuote un grande successo di pubblico e di critica, e viene replicato anche la stagione successiva, in molte città italiane, tra cui Roma, Milano, Livorno, Firenze e la sua città natale, Piacenza. È in quest'occasione che i fans coniano per lei il divertente epiteto di FIORDATTRICE. In quello stesso 1995, Marina Fiordaliso ottiene due importanti riconoscimenti: il premio «Renato Rascel», come showgirl-rivelazione dell'anno, e il prestigioso premio «Bob Fosse», per le sue doti di interprete, messe in luce dal musical. Soddisfatta di questa carriera parallela, la neo-attrice decide di portare il teatro nelle piazze e così, accompagnata da Gianfranco Fino, già suo partner nel musical, Fiordaliso gira l'Italia, con uno spettacolo di quasi tre ore, nel quale, oltre a cantare 16 canzoni tratte dal suo repertorio, si esibisce in numerose cover e in divertenti dialoghi, coinvolgendo anche il pubblico.
Nel 1996, reduce dal successo ottenuto dalla seconda stagione del musical "Blood Brothers - Fratelli di Sangue", Marina, in coppia con Annalisa Cucchiara, anche lei nel cast del musical, incide un singolo con due brani all'insegna dell'ironia, Disordine mentale e Donne sole in città. In autunno, la cantante riscopre il suo amore per i locali dove si suona dal vivo, i cosiddetti «liveclubs», e, accompagnata dai musicisti della "And Band", inaugura il citato «Fiordaliso Disco Live», con una serie di spettacoli nelle discoteche di Milano, Verona e altre città del Nord Italia. Lo show consiste in un concerto di oltre due ore, basato principalmente su un repertorio di cover di brani noti, dagli anni sessanta fino ad oggi.
Il 1997 vede Fiordaliso attiva in Spagna e America Latina, dove esce l'album "Como te amaré", a cui si è già accennato, tutto cantato in spagnolo, contenente 7 suoi successi e 5 cover di famosissime canzoni italiane, 4 delle quali, delle sorelle Bertè, sotto alcuni aspetti simili alla cifra stilistico-artistica e umana di Fiordaliso: Il mare d'inverno, Sei bellissima e Dedicato portate al successo da Loredana Berté, Almeno tu nell'universo, dell'amica Mia Martini, e infine La mia banda suona il rock, di Ivano Fossati. Quest'ultima in particolare, arrangiata da Alberto Radius, sembra funzionare alla perfezione nella grintosa interpretazione di Marina e in America Latina, dove esce anche su singolo, ottiene un grosso successo commerciale, grazie anche ad un divertente videoclip, girato con i ragazzi della band, ambientato in una stazione ferroviaria. In primavera, la promozione del disco si sposta in Spagna. Di ritorno dalla penisola iberica, a settembre, Marina, insieme ai suoi musicisti, è ospite fissa di Patrizia Rossetti, nelle prime 4 puntate di «Casa per Casa», in onda, il sabato mattina, in diretta su Rete 4.
Nel 1998, al termine della tournée estiva, ripartono le serate del «Fiordaliso Disco Live», che, durante il week-end, tocca alcune città del nord: Verona, Cremona e Milano. Nel periodo di Natale, esce invece un CD singolo, con due nuovi brani: Come si fa, il pezzo portante, scritto da Valentina Gautier, abbinato ad Ahi ahi ahi con testo di Fabrizio Berlincioni e ad un bel medley, arrangiato da Alberto Radius, delle tre più significative hit di Marina: Non voglio mica la luna, Cosa ti farei, I Love you man. Il nuovo singolo, anticipazione di un annunciato CD di inediti mai pubblicato, viene presentato al Motorshow di Bologna, in anteprima su Radio Italia.
Alla fine di quello stesso anno, come accennato, viene finalmente pubblicata anche l'edizione per il mercato italiano di "Como te amaré", intitolata "Sei bellissima" e, ovviamente, cantata tutta in italiano. L'album, arrangiato da Alberto Radius, esce per la NAR International, ottiene negli anni un discreto successo tanto che verrà ristampato altre due volte: la prima volta, nel 2002, praticamente identico, con lo stesso titolo e le medesime tracce, soltanto in un diverso ordine di tracklisting, e con una copertina bianca e rossa, invece che quella nera e blu dell'originale (ma la foto di Marina, in una posa molto sexy, è la stessa); la seconda volta, nel 2004, con una copertina completamente diversa, ripristinando l'ordine della tracklisting della prima edizione del 1998, ma modificandone il titolo in "Come si fa", dalla citata canzone della Gautier, che viene aggiunta, all'inizio della raccolta, seguìta dall'altro inedito dell'epoca, Ahi ahi ahi .
Visto il successo di "Como te amaré" in Spagna e in Sudamerica, il 1999 viene dedicato tutto alla promozione dell'album, "Sei bellissima". Alla fine dell'estate, dopo una lunga serie di concerti, riparte, per il quarto anno consecutivo, il «Fiordaliso Disco Live»,
Il 2000, la vede ripartire con il Disco Live che oltre a Verona, tocca anche la nativa Piacenza, Treviso e Vicenza. Tra le apparizioni televisive e radiofoniche, Marina regala a tutti i suoi fans una vera chicca: il brano Linda Linda, interamente cantato in lingua araba, presentato, in anteprima assoluta, ad una manifestazione, svoltasi a Bologna, trasmessa in diretta nazionale sulle frequenze di RadioLatteMiele. Fiordaliso partecipa anche alla maratona benefica, condotta quell'anno da Lorella Cuccarini, per la settimana dedicata a «30 ore per la vita», dove riscuote grande successo con le sue esibizioni dal vivo.
Nel 2001, continua la frenentica attività dal vivo di Marina, che porta il «Fiordaliso Disco Live», appuntamento ormai saldamente consolidato, oltre che a Verona e a Vicenza, anche nel villaggio turistico «Koral Bay» di Sharm el-Sheikh, in Egitto, nel locale di Umberto Smaila, "Smaila's", per un totale di due mesi, tra marzo ed ottobre, intervallati da pause, durante le quali continua, nel frattempo, anche la tournée italiana, iniziata il 26 aprile, che porta la cantante nelle piazze italiane, per concludersi a settembre, quando ripartiranno le serate del «Fiordaliso Disco Live».
Il 2002 comincia sotto i migliori auspici: il 4 gennaio, vengono infatti resi noti i nomi dei partecipanti al Festival di Sanremo, così, dopo 11 anni di assenza, Fiordaliso torna, per la nona volta, alla manifestazione canora più importante d'Italia, con l'intensa Accidenti a te, brano scritto dalla coppia Falagiani/Bigazzi, classificandosi al 9° posto (era al 3° nella classifica parziale della seconda serata). Il brano, senza dubbio tra i più belli e significativi di Fiordaliso, crea delle polemiche, soprattutto da parte dei critici, che non concordano sul modo in cui viene affrontato il delicato tema della canzone: il divorzio. Il pezzo viene inserito nel nuovo album/raccolta "Risolutamente decisa", pubblicato, non a caso, l'8 marzo, il giorno della Festa della Donne, che contiene, oltre al brano sanremese, altri due inediti, uno dei quali molto inteso " Noi donne " scritto sempre da Bigazzi e Falagiani e 9 grandi successi, riarrangiati in chiave blues.
Per la promozione del disco, Marina parte in tour per tutta l'estate, concludendo la stagione estiva a settembre, con un concerto tenuto al teatro del Casinò di Montecarlo. Il 13 settembre riparte anche la nuova stagione del «Fiordaliso Disco Live». Nello stesso anno, la BMG Ricordi fa uscire una doppia antologia, semplicemente intitolata "Fiordaliso - I grandi successi originali", che, fedele al titolo, ripropone le versioni originali di moltissime delle sue canzoni incise durante il periodo Durium, molte delle quali per la prima volta disponibili in digitale, su CD.
Sempre nel 2002 Marina viene chiamata da Pierangelo Bertoli e ricantare con lui il suo più grande successo Pescatore. Il pezzo, cantato con grande slancio emotivo e passionalità, viene inserito nel nuovo e ultimo album del cantautore emiliano " 301 Guerre fa ".
Il 2003 inizia con la cantante chiusa in studio, per preparare i brani dell' annunciato e mai pubblicato album dal titolo " Femmine ". Il 16 maggio esce infatti il singolo Estate '83, scritto da Gennaro Cosmo Parlato, distribuito dalla major Sony Music, che, fin dal titolo, non nasconde le sue atmosfere estive. Contemporaneamente, al termine dell'ennesima stagione del «Fiordaliso Disco Live», ha inizio il Tour 2003, che parte dal Teatro Politeama di Piacenza e si conclude ad ottobre. Per tutto l'inverno, Marina continua a lavorare in studio, intenta a preparare il nuovo disco di inediti, ma, alla fine del «Fiordaliso Disco Live» (giunto, intanto, al suo decimo anno di vita), la cantante annuncia invece la sua partecipazione al reality show di Rai Due, «Music Farm» e dell'album già pronto non si hanno più notizie.
Nel 2004, per partecipare al programma, il tour annuale, già iniziato, viene bruscamente interrotto, e Fiordaliso si trasferisce a Melezzole, nella beauty farm di Marc Messegue, quartier generale dei concorrenti durante la settimana, dedicata ad allenamenti e prove (di cui vengono mandati in onda degli spezzoni, nelle strisce quotidiane del cosiddetto «daytime», mentre le puntate con le sfide vere e proprie vengono trasmesse dagli studi di Terni, una volta a settimana, in prima serata). Al programma, partecipano anche (in ordine alfabetico): Marco Armani, Francesca Alotta, Loredana Berté, Riccardo Fogli, Annalisa Minetti, Gianni Fiorellino, il trio dei Ricchi e Poveri, Scialpi (il quale, auto-eliminatosi a gioco iniziato, verrà poi sostituito dal collega Ivan Cattaneo, che finirà al 2° posto) e Silvia Salemi (all'epoca tutti, come Marina, senza un contratto discografico stabile, e quindi in cerca di un rilancio).
Fiordaliso, oltre che per le sue impeccabili performance vocali dal vivo, si distingue per simpatia, professionalità e un pizzico di trasgressione, arrivando quasi fino alla fine della gara, da cui esce soltanto a due puntate dal termine della trasmissione, eliminata da Riccardo Fogli, che poi, nella puntata finale del 6 giugno, battendo l'altro finalista, Ivan Cattaneo, vincerà il programma. Le classifiche e i sondaggi di gradimento via Internet premiano Marina per bellezza e simpatia, apprezzandola per la sua carica umana e, soprattutto, la sua grande voce (tra i brani a lei assegnati: Light my fire dei The Doors e Almeno tu nell'universo di Mia Martini). Al termine dello show, esce la relativa "Music Farm Compilation", che include due delle numerose cover da lei interpretate durante la trasmissione: Dimmi come, di Alexia, e Anche per te, scritta da Mogol e Battisti.
Sull'onda del rilancio, la EMI pubblica prontamente "Made in Italy", raccolta di 16 brani (per l'omonima serie, che comprende greatest hits di illustri colleghi, tra cui Ricchi e Poveri, Al Bano, Alice e lo stesso Riccardo Fogli), tratti esclusivamente dai 3 album di inediti di studio, realizzati per la EMI, tra 1990 e 1992. Per l'occasione, i 6 pezzi da "La vita si balla" (che ne include in totale 8: in pratica, l'intero disco) vengono rimasterizzati; ben rappresentati anche "Il portico di Dio", con 5 brani su 9, e "Io ci sarò", con 5 pezzi su 8 - curiosa l'assenza della title-track di quest'ultimo, Io ci sarò. Intanto, uscita dal programma, Fiordaliso riparte in tournée, che continua fino ad ottobre, ma, grazie alla popolarità riacquistata con il reality show, dal 13 settembre, è già tornata in TV, di nuovo su Rai Due, dove è entrata a far parte del cast di «Piazza Italia».
Dal 2004 al 2006, quindi, esordisce come co-conduttrice televisiva, nel programma di Raidue «Piazza Grande», di Michele Guardì, accanto a Giancarlo Magalli e Mara Carfagna (quest'ultima, candidatasi alle elezioni, poi sostituita, nel 2006, da Maria Mazza). Nel corso del programma TV, in onda per cinque mattine la settimana, tranne nel week-end, Fiordaliso gode di uno spazio musicale fisso, dove presenta, ogni giorno, accompagnata dall'orchestra del maestro Mazza, almeno una canzone per puntata, conducendo inoltre il gioco musicale che prende il nome dal suo più grande successo: «Non voglio mica la luna». L'omonima compilation "Piazza Grande", pubblicata dalla RAI/EDEL, nel 2006, contiene 13 brani (tutte cover), selezionati tra i numerossissimi da lei interpretati durante le varie puntate della trasmissione.
Durante la sua partecipazione a «Piazza Grande», Marina continua parallelamente la sua carriera musicale. La prima stagione del programma si conclude nel mese di maggio del 2005 e, già dal 2 giugno, la cantante riprende i suoi concerti, con un tour estivo che la porta in giro per l'Italia, con qualche data in Slovenia, Croazia e Francia, e prosegue fino a settembre, quando riparte la seconda stagione del programma di Rai Due. Alla fine dell'anno, Fiordaliso annuncia il suo imminente ritorno a teatro, a dieci anni di distanza dal grande successo di "Blood Brothers - Fratelli di Sangue" di Willy Russell.
Nel 2006, parallelamente all'impegno televisivo di «Piazza Grande», Marina viene chiamata dalla regista Manuela Metri e dalla produzione di "Menopause - The Musical", per interpretare una delle quattro donne protagoniste dell'edizione italiana di uno dei musical di maggiore successo in America negli ultimi anni. Fiordaliso ritorna così nel ruolo di FIORDATTRICE dopo 10 anni. Il ruolo che interpreta stavolta è pero notevolmente differente. Il debutto avviene l'8 marzo (di nuovo il giorno della Festa delle Donne), al Teatro Vittoria di Roma. Segue un mese di repliche sold out, con numerosi passaggi televisivi e grandi consensi per la Fiordaliso attrice, che la stampa definisce «la vera rivelazione dello spettacolo». Le altre tre protagoniste sono Marisa Laurito, Fioretta Mari e Crystal White.
Il musical ottiene un successo straordinario, soprattutto grazie all'ironia con cui tratta un tema piuttosto particolare e insolito, come quello della menopausa, affrontato con parodie di canzoni famose e balletti, curati dalla coreografa della versione americana dello spettacolo che, di fatto, è un libero adattamento dell'originale. Visto il grande successo di critica e di pubblico, "Menopause - The Musical" girerà l'Italia da ottobre fino a maggio del 2007. Terminato il musical e l'impegno televisivo, durato due anni, a «Piazza Grande», Fiordaliso parte nuovamente in tournée con la sua band e il suo show. Sempre nel 2007, esce quello che finora è il suo singolo più recente, il duetto con l'ex compagno del reality show «Music Farm», Gianni Fiorellino, per un brano realizzato in due versioni, Io muoio (in italiano) e Yo me muero (in lingua spagnola).
Fiordaliso ritorna, per un periodo breve di tempo, a Piazza grande condotto da Magalli e Monica Leofreddi, in vista del Festival di Sanremo riproponendo vecchi brani di successo con Gianluca Guidi e Silvia Mezzanotte.
Nella primavera del 2008 esce un Dvd “M’AMO NON M’AMO” che Fiordaliso dedica a tutte le donne. Il dvd, patrocinato dall'Associazione Italiana Donne Medico, in vendita presso tutte le farmacie, è un viaggio nelle problematiche specifiche dell'universo femminile alla riscoperta del piacere di prendersi cura di sè. Fiordaliso, che aveva già esplorato con successo nello spettacolo teatrale “Menopause – Il Musical” il modo spesso traumatico con cui le donne vivono la loro maturità, affronta questo percorso con la grinta che la contraddistingue da sempre.
Colonna sonora del Dvd è il nuovo singolo “M’AMO NON M’AMO”. Il brano che è scaricabile gratuitamente dal DVD, è in una doppia versione Italiano/Spagnolo. Una canzone dal ritmo vivace e coinvolgente e dal testo emblematico appositamente scritta per coadiuvare il progetto, un omaggio di una donna alle donne.
Il 12 Aprile 2008 Fiordaliso, debutta, come guest star, all'Auditorium San Domenico di Foligno, nel nuovo musical "Oltre La Barriera Casse", scritto da Cristina Grandoni e Franco Grandoni, con la regia e coreografia di Franco Miseria, portato in scena dalla Compagnia OLBC. Fiordaliso canta un originale e difficile brano interpretando “ La regina del Gossip ”.
Mentre il 9 ottobre ci ritenta col reality partecipando alla terza edizione de La talpa, di genere completamente diverso, condotto da Paola Perego con l'inviata Paola Barale in Sudafrica.
Oltre a lei le probabili talpe sono: la cantante tunisina Kamilia Dupont, gli attori Emanuela Tittocchia e Franco Trentalance, i tronisti Cristiano e Salvatore Angelucci, l'opinionista del programma Karina Cascella, gli ex partecipanti del Grande Fratello Simona Salvemini, Pasquale Laricchia e Melita Toniolo, i campioni olimpici di boxe Clemente Russo e di spada Matteo Tagliariol, la top model spagnola Natalia Bush e la showgirl Pamela Camassa. La cantante viene eliminata alla terza puntata, perdendo all'interrogatorio contro Karina Cascella, che poi vincerà il reality.
Il 2009 vede Marina ancora impegnata a Teatro. Agli inizi di Aprile infatti, insieme a Marisa Laurito e Fioretta Mari, è ancora protagonista di Menopause che registra sold out in tutte le tappe nei maggiori teatri del nord Italia.
Il 21 Giugno 2009 è tra le artiste che partecipano al concerto "Amiche per l'Abruzzo" allo stadio Meazza di Milano; per il concerto di beneficienza ideato da Laura Pausini per raccogliere fondi per la ricostruzione di una scuola, Fiordaliso canta il suo più grande successo degli anni 80, Non voglio mica la luna.
Fonte: wikipedia.org