Biografia Frank Sinatra
Considerato il più grande degli interpreti di tutti i tempi, e il più celebre crooner, era noto con il soprannome di The Voice. Personaggio importante e carismatico dell'intrattenimento americano e mondiale, è stato collocato al primo posto fra le personalità dello spettacolo del XX secolo in una speciale classifica stilata nel 2000. È entrato definitivamente nella leggenda per l'eterna giovinezza delle sue canzoni, oltre che della sua voce: Sinatra ha resistito all'avanzata della techno o di altri tipi di musica prettamente commerciali, riuscendo a imporsi come colonna sonora del panorama musicale mondiale dal primo dopoguerra fino ai giorni nostri, grazie a una carriera attiva durata quasi 70 anni, dai primi anni '30 al 1995.
Nasce da una famiglia Siciliana di Palagonia in provincia di Catania: il padre di Frank, Saverio Sinatra emigrò negli stati uniti e si fece registrare con il nome di Antonio Martino (per gli amici Anthony Martin (1893-1969). Il motivo è rimasto in bilico tra due teorie: la prima era che il nonno di Frank (Francesco Sinatra) avesse sposato una donna al terzo matrimonio e che Saverio avesse ripudiato il padre. La seconda teoria era legata al fatto che una zia di Frank avese fatto la "scappatella" e che secondo le usanze morali siciliane avrebbe dovuto sposarsi; purtroppo il "fidanzato" non era assolutamente intenzionato a ufficializzare la loro unione e per onorare la sorella si dice che Saverio (padre di Frank) abbia ucciso il futuro cognato e sia fuggito da Palagonia urlando "addio Palagonia ingrata, non mi rivedrai mai più!" e sparando un colpo di pistola in aria. La madre di Saverio Sinatra nativa di Rossi di Lumarzo, nell'entroterra della Riviera ligure di Levante, è Natalina Garaventa (1894-1977), divenuta poi influente quando, impegnatasi in politica, acquisisce credibilità con i voti degli emigranti liguri nei Democratici del North Jersey.
Frank Sinatra decise di diventare un cantante dopo essere diventato appunto un ammiratore di Bing Crosby che ascoltava spesso alla radio. Iniziò a cantare in piccoli locali del New Jersey, intorno al 1932, facendosi notare dal trombettista Harry James.
Nel 1935 costituì il suo primo gruppo, gli Hoboken Four, con il quale vinse nello stesso anno il concorso per giovani talenti emergenti organizzato dal Radio Major Bowes' Amateur Hour. Si esibiva in una ventina di spettacoli alla settimana, gli introiti totali erano di solamente 70 cents per 7 giorni. Nel 1938 Sinatra arrivò al Rustic Cabin, un saloon che trasmetteva spettacoli dal vivo nella Dance Parade di New York. Fu assunto come intrattenitore ufficiale del locale.
Nel novembre di quell'anno venne arrestato e trattenuto per diversi giorni con l'accusa di molestie, nei confronti di una ragazza che sarebbe divenuta la sua futura prima moglie, Nancy Barbato.
Dopo una breve ma intensa collaborazione con l'orchestra di Harry James, con cui, nell' estate del 1939 Sinatra registrò la sua prima canzone, All Or Nothing At All, nel 1940 si unì all'orchestra di Tommy Dorsey, grazie alla quale divenne famoso come cantante. Piaceva molto ai giovanissimi, un pubblico completamente nuovo per la musica leggera, che fino ad allora si era rivolta soprattutto agli adulti. In pratica, Frank Sinatra fu il primo teen idol, un idolo per gli adolescenti.
Dopo un'esperienza nell'esercito statunitense, come intrattenitore delle truppe, tra il 1941 e il 1942, durante la seconda guerra mondiale ritornò a cantare. Sono da ricordare, in questo periodo, alcune sue famose incisioni con l'etichetta V-Disc a favore delle truppe americane in guerra. Proprio nel 1942 lasciò la band di Tommy Dorsey, e siglò un contratto con la Columbia Records; conobbe un enorme successo e, a cavallo tra il 1943 e il 1944 entrò ben 23 volte nella top ten delle classifiche americane. Ben presto venne considerato il più grande cantante statunitense dopo Bing Crosby, il suo idolo giovanile.
In questo periodo si afferma come "The Voice" (semplicemente "la Voce"), un soprannome prestigioso riconosciuto in tutto il mondo. Altri suoi soprannomi meno noti, almeno fuori dagli Stati Uniti, erano "Ol' Blue Eyes" (vecchi occhi azzurri), "Swoonatra" (da to swoon = svenire, per l'effetto che aveva sulle ammiratrici) o "Chairman of the Board (of Show-Business)" (il presidente del consiglio di amministrazione dello spettacolo). Nel 1944 esordisce al cinema con Higher and higher; l'anno dopo è in Due marinai e una ragazza (Anchors aweigh), accanto a Gene Kelly, che gli insegnerà a ballare. Negli stessi anni è la voce più popolare anche alla radio. Nel 1946 viene invitato ad un gala-party all'Avana, sull'isola di Cuba; in quell'occasione sembra siano nati i suoi oscuri rapporti con la mafia, di cui si parlerà in seguito.
Tra il 1947 e il 1948 lavora senza sosta a New York City, al Madison Square Garden, al Waldorf Astoria, e al Capitol Theater. Il 13 ottobre 1947 a Hoboken, nel New Jersey, venne istituito il Frank Sinatra Day. Nel 1949 è interprete assieme a Gene Kelly, Ann Miller e Betty Garrett, di Un giorno a New York (On the town), film di enorme successo, che ad oggi è considerato uno dei migliori musical della storia del cinema.
Nel 1950 la scadenza del contratto cinematografico con Louis B. Mayer venne a fargli mancare una parte consistente del suo reddito. Sinatra dovette allora cercare quante più scritture possibili come cantante, e si vide costretto ad accettare anche ingaggi-capestro, come quello al Copacabana Club di New York che prevedeva ben tre concerti per sera: all'inizio fu un grande successo, ma in seguito questo produsse degli effetti deleteri sulle sue performances e sul suo stato generale di salute, tanto che una sera, all'inizio del suo terzo show, la sua voce collassò: una emorragia sottomucosa aveva messo fuori uso le sue corde vocali, e sui giornali si cominciò a sostenere che Sinatra fosse finito come cantante.
Fortunatamente la guarigione arrivò presto, e nello stesso anno tenne una splendida esibizione al Palladium di Londra; nei successivi due anni riprese ad incidere e prese parte a due film: Quei dannati quattrini (Double Dynamite) e Lasciami sognare (Meet Danny Wilson). Purtroppo queste due pellicole ebbero un pessimo risultato al botteghino; intanto era venuto a mancare il supporto sia della MCA, sua agenzia da molti anni, sia della Columbia Records, che aveva lasciato scadere il contratto. A tutto ciò si aggiunse la persecuzione da parte dell'ufficio delle imposte americano, che chiedeva il recupero di arretrati non pagati.
In campo sentimentale, la sua burrascosa relazione con Ava Gardner lo aveva messo in serie difficoltà: i continui litigi durante la tournée che lo aveva portato per tre mesi in Europa, toccando anche Roma e Napoli, avevano alimentato il gossip delle riviste specializzate, e lo stress lo aveva portato più di una volta a tentativi di suicidio.
Snobbato dalla RCA e dalla Decca, venne scritturato dalla Capitol Records, che aveva allevato artisti come Nat King Cole, Peggy Lee e Stan Kenton. Il 14 marzo 1953 firmò quello che sembrava un contratto per sette anni, ma in realtà si trattava di un contratto per un anno con sei opzioni annuali di rinnovo. Nelle condizioni in cui versava in quel momento, si trattava di un'offerta abbastanza generosa, e Frank decise di accettare.
Alan Livingston – all'epoca vice direttore vendite della Capitol – fu uno degli artefici dell'ingresso di Frank Sinatra nella scuderia; altre due persone si proposero di curare l'operazione-Sinatra: Dave Dexter e Voyle Gilmore. Il primo si offrì come produttore, ma Sinatra scelse Gilmore. Dexter rivelò il motivo di questa scelta solo qualche anno più tardi: Sinatra non aveva dimenticato la sua recensione negativa, pubblicata dalla rivista Downbeat, di un suo vecchio disco uscito per la Columbia.
Come arrangiatore fu scelto Nelson Riddle, un emergente che aveva già firmato numerosi successi di Nat King Cole, fra i quali Mona Lisa e Unforgettable. Ma Sinatra, nell'intento di ricreare l'atmosfera delle sue hits con la Columbia, a dirigere l'orchestra che lo avrebbe accompagnato richiamò il suo amico Axel Stordahl. Il 2 aprile 1953, con un'orchestra di 20 elementi, vennero incisi quattro brani. Uno di essi, I walking behind you, entrò subito in classifica e vi rimase 10 settimane, arrivando al settimo posto.
Per le successive incisioni, e contro le insistenze della Capitol che voleva ancora imporre Riddle come arrangiatore, Sinatra scelse Billy May, un artista che non utilizzava archi, ma solo una big band di fiati (otto tromboni, cinque sax più la sezione ritmica di 4 elementi) che gli diede l'opportunità di sfoderare il suo potente senso dello swing. South of the Border fu il brano che entusiasmò il pubblico con questo nuovo stile.
I've got the world on a string fu la prima canzone ad uscire con il nome di Nelson Riddle come direttore d’orchestra. Frank si convinse finalmente a utilizzarlo come arrangiatore quando Axel Stordahl si trasferì a New York per lavorare con Eddie Fisher.
In quegli anni, accanto al fragile 78 giri di lacca, l'industria discografica cominciava a proporre il più moderno microsolco, e fu proprio grazie a questo supporto che avvenne il grande rilancio discografico di Sinatra. Il LP Songs For Young Lovers, che aveva allora un diametro di 25 cm. e conteneva otto brani, è considerato il primo esempio di concept album, cioè di raccolta di brani aventi un tema comune, e fu un enorme successo sia per il cantante sia per il nuovo formato, che fino a quel momento era stato accolto con indifferenza.
A questo album ne seguirono altri, quasi sempre proposti come raccolte di brani con uno stile e un argomento comune. Tutti furono grandissimi successi di pubblico e di critica, e ancora oggi gli album incisi da Sinatra per la Capitol sono considerati quelli meglio riusciti artisticamente.
Sinatra bussò ancora alla porta del cinema, usando ogni possibile mezzo per ottenere il ruolo di Angelo maggio nel film Da qui all'eternità del 1953, accontentandosi di una paga di soli mille dollari alla settimana. La stampa insinuò in seguito che il contributo definitivo alla sua scrittura nel film provenisse da Johnny Rosselli, famoso mafioso italo-americano. Per Sinatra la pellicola segnò il grande ritorno alla celebrità: vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista nel 1954. Il successo cinematografico gli fece ottenere un nuovo contratto con l'agenzia William Morris, e rilanciò definitivamente la sua carriera di cantante.
Nel 1955 sfiorò il secondo Oscar grazie alla nomination per l'intensa interpretazione di un drogato nel film di Otto Preminger L'uomo dal braccio d'oro. Due anni dopo, nel 1957, ottenne un altro grande successo con Pal Joey, in cui recitava a fianco di Rita Hayworth e Kim Novak e cantava The lady is a tramp, che divenne un classico del suo repertorio.
Durante gli anni cinquanta e sessanta Sinatra lavorò molto a Las Vegas. A quel periodo risale la formazione del Rat Pack: un gruppo di amici, che "accidentalmente" erano anche famosi uomini di spettacolo. Oltre a Sinatra, facevano parte del gruppo Dean Martin (il miglior amico di Sinatra), Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop a cui, saltuariamente, si univa anche l'attrice Shirley MacLaine. Il Rat Pack divenne celebre grazie al film Colpo grosso (Ocean's eleven), che racconta di una rapina in un casinò di Las Vegas, e di cui verrà girato un remake nel 2001.
Sinatra e gli altri membri del Rat Pack giocarono un ruolo importante nella lotta alla segregazione razziale negli alberghi e casinò del Nevada, evitando di frequentare quelli che si rifiutavano di servire Sammy Davis Jr. in quanto nero. Vista la popolarità del gruppo, molti locali adottarono un atteggiamento più tollerante, pur di poter vantare la presenza di ospiti così celebri.
Nel 1960 Frank Sinatra era quasi da una ventina d'anni una stella dello spettacolo mondiale, e poteva permettersi di fondare la propria etichetta, la Reprise Records. Indicando ad un amico la Capitol Tower, la sede della Capitol Records, disse «La vedi? Io li ho aiutati a costruirla. Adesso è ora di costruirne una mia». L'aneddoto potrebbe essere vero, ma la torre della Capitol era già stata costruita quando Sinatra venne ingaggiato, e i cronisti sanno che il vero artefice della fortuna commerciale della Capitol non fu tanto Sinatra quanto Nat King Cole.
Come già accennato, Sinatra fu spesso accusato di essere coinvolto con la mafia, che lo avrebbe aiutato a fare carriera. J. Edgar Hoover, leggendario direttore dell'FBI, sospettò Sinatra per anni, al punto che il fascicolo su di lui arrivò a 2.403 pagine. Sinatra negò sempre pubblicamente le accuse, anche durante un processo del 1981 nel quale venne chiamato a testimoniare e, pur indagato, non fu mai ufficialmente incriminato per reati di tipo mafioso. In questo processo emerse, tra le altre prove, una inequivocabile foto che ritraeva un Sinatra sorridente, già avanti negli anni e attorniato da un gruppo di uomini tra i quali si riconoscevano alcuni esponenti della criminalità organizzata, in particolare Carlo Gambino, in quegli anni il numero uno della mafia italo-americana. A proposito di quella foto, Sinatra affermò che, come per tutti gli artisti, anche per lui era una consuetudine farsi fotografare con chiunque venisse a visitarlo in camerino dopo gli spettacoli: di certo sarebbe stato imbarazzante, si giustificò Sinatra, chiedere informazioni a ciascuno sulla propria fedina penale.
Tra il 1965 e il 1969 apparve in molti special televisivi, dove cantò in coppia con la figlia Nancy, Ella Fitzgerald, il cantante e compositore brasiliano Antonio Carlos Jobim, The Fifth Dimension e Diannah Carroll, e, nel 1971 si esibì al Royal Festival Hall di Londra, davanti alla principessa di Monaco Grace Kelly, sua vecchia partner in Alta società (High Society).
Attorno al 1969 Sinatra stava meditando seriamente di ritirarsi dal mondo dello spettacolo, sotto i colpi dell'avanzata della beat-generation, del rock e delle nuove culture che si stavano diffondendo dopo il '68. "The Voice" non aveva nascosto, negli ultimi anni, un profondo rispetto ed ammirazione per la voce di Mina, già allora notissima cantante conosciuta anche all'estero. E proprio per l'eventuale ritiro aveva in mente di esibirsi in diversi concerti proprio in coppia con lei, a cui avrebbe lasciato il testimone dei suoi successi. La stessa Mina compì una tournée, con successo, negli Stati Uniti, e si rese conto dell'enorme macchina dello spettacolo e del business che girava intorno, enormemente più ampio di quello in Italia. Ne rimase profondamente impressionata, e quando fece ritorno in Italia cadde ammalata per qualche tempo. Pare che Joe Adonis, legato agli ambienti mafiosi americani, si sia recato a Milano per conto di Sinatra con il contratto già pronto da consegnare al padre di Mina, allora manager della figlia; tuttavia, vedendola ammalata, Adonis preferì rinunciare al progetto e tornò a Los Angeles. Sinatra, anche grazie al successo mondiale che ottenne da lì a poco con "My Way" e altre nuove canzoni, almeno per altri 2 anni continuò a esibirsi dal vivo.
Nel marzo 1971, durante un'intervista rilasciata dopo la Notte degli Oscar stupì i giornalisti, affermando che per almeno un anno avrebbe interrotto ogni attività e si sarebbe dedicato alla famiglia e al tempo libero (decisione dettata, secondo alcuni, da un esaurimento nervoso). Quindi si esibì in un concerto d'addio, o comunque così lo volle chiamare lui, all' Ahmanson Theatre di Los Angeles,durante una emozionante serata estiva, il 13 giugno 1971.
Dopo 2 anni di completo relax, nell'aprile del 1973 ritornò a cantare con una strepitosa acclamazione alla Casa Bianca, per la festa degli italo-americani, alla presenza del presidente americano Richard Nixon e del presidente del consiglio italiano Giulio Andreotti. Nello stesso anno partecipò allo spettacolo televisivo a scopo benefico Telethon, cosa che ripeté per diversi anni. In un'occasione riuscì addirittura a riunire sul palco la coppia Jerry Lewis (mattatore del programma) - Dean Martin, scioltasi diversi anni prima.
Nell'ottobre 1974 fece un trionfante ritorno a New York con un paio di concerti al Madison Square Garden, durante i quali trascinò letteralmente la folla, facendola scatenare come da tempo non avveniva. I due concerti presero il nome di The Main Event e furono trasmessi in televisione e seguiti da circa 100 milioni di persone negli Stati Uniti.
Il 1977 fu un anno triste per Sinatra: la madre scomparve in un incidente aereo mentre lo raggiungeva in Nevada dove lui si sarebbe dovuto esibire. A settembre, durante un concerto di beneficenza che tenne a Las Vegas per ricordarla, raccolse la cifra record di 6 milioni di dollari. In quella occasione onorò il grande Elvis Presley, morto poco tempo prima, chiedendo un minuto di silenzio in suo ricordo.
Nel 1979 venne festeggiato, a sorpresa, in occasione dei 40 anni di carriera (iniziata nel 1935, ma ufficialmente nel 1939, con la registrazione della prima canzone, All or nothing at all), al Caesar Palace di Las Vegas. Alla serata di festa intervennero star internazionali e vecchie glorie dello Star System, come Glenn Ford, Lucille Ball, Orson Welles, Dean Martin, Tony Bennett, James Cagney, Paul Anka, Milton Berle, Sammy Davis Jr., Peter Falk, Robert Mitchum, Dionne Warwick, Gene Kelly, Cary Grant, (il quale si era ritirato da tempo), i suoi arrangiatori Jimmy Van Heusen e Sammy Cahn, i 3 figli e la moglie Barbara.
Nel 1980 tenne un grandioso concerto allo stadio Maracanà di Rio De Janeiro, che entrò nel Guinness Dei Primati: mai ad un concerto di un singolo cantante erano accorse così tante persone: secondo stime ufficiali, allo spettacolo assistettero, pagando il biglietto, circa 175.000 fans.
Nel 1980, 6 anni dopo l'ultimo disco, Sinatra registra in sala d'incisione l'album "Trilogy: Past, Present and Future", che lo rilancia nell'immagine e nello stile, con nuove canzoni e arrangiamenti. Le canzoni più note contenute nella raccolta, composta da tre dischi, ci sono la celeberrima "Theme from New York, New York",Video"Novjork', Novjork'"), "Something", scritta da George Harrison, "You and Me" e "I Had to be you". Grazie al lavoro dei collaboratori di lunga data di Sinatra Billy May, Gordon Jenkins e Don Costa, l'album viene candidato al Grammy Award e lo vince nel 1981.
Nel gennaio 1982, ad un concerto di beneficenza organizzato dai Rockefeller a New York City, cantò per la prima volta accanto al tenore Luciano Pavarotti. Tra i due nacque una grande amicizia, coltivata negli anni successivi e culminata col duetto di My Way nell'ultimo disco di The Voice, Duets II, del 1993.
Importantissimi nella carriera di Frank furono le presenze dei suoi amici d'infanzia: i chitarristi Tony Mottola e Al Viola, gli arrangiatori Don Costa, Gordon Jenkins, Quincy Jones, il direttore d'orchestra e pianista Bill Miller, che lo accompagnò nei suoi concerti per quasi cinquant'anni, e l'arrangiatore Nelson Riddle.
Negli anni ottanta Sinatra intensifica l'attività, innanzitutto moltiplicando i concerti a Las Vegas, poi esibendosi in tutti i continenti, dal Canada e USA al Brasile, dall'Argentina alla Svezia, dall'Inghilterra all'Irlanda, dalla Francia alla Germania, dalla Spagna all'Italia, al Sudafrica fino alle Filippine e al Giappone, terminando con l'Australia. In particolare si ricordano i concerti del 1983 al Radio City Music Hall di New York,a Detroit, Dallas e Los Angeles, quelli giapponesi a Tokyo del 1985, quelli a Milano nel 1986, quelli di Atlantic City al celebre Golden Nuggett, nel 1988 i concerti australiani di Sydney e , tra il 1989 e il 1990 i duetti con Sammy Davis Jr. e Liza Minnelli.
La sua esibizione del settembre 1985 alla Carnegie Hall di New York venne definita dai critici un capolavoro, il vertice della sua potenza vocale.
Dopo aver cantato a Madrid, il 26 settembre 1986 Sinatra con il proprio jet privato arrivò all'aeroporto di Milano Linate. Si rinchiuse poi nella suite dell'hotel "Principe di Savoia" di Milano, rifiutando interviste e conferenze stampa. La sera del giorno successivo, 27 settembre, entrò trionfalmente all'appena inaugurato ex palazzetto dello sport "Palatrussardi" per un concerto; ci fu il tutto esaurito, 9000 spettatori, tra cui personalità dello spettacolo e della politica; in prima fila Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio. Erano quasi 25 anni, dal 1962, che The Voice non cantava dal vivo in Italia.
Il concerto venne trasmesso in diretta dalla RAI e visto da 8 milioni di italiani.
Sinatra fu talmente entusiasta dell'accoglienza ricevuta, che ritornò nel giugno del 1987, per ben 5 concerti: prima tappa fu allo stadio della Favorita di Palermo (ora Barbera) il 13 giugno, poi al Teatro Petruzzelli di Bari, Palaeur di Roma, all'Arena di Verona, e infine l'esibizione allo Stadio di Genova.
L'impresario teatrale Pier Quinto Cariaggi organizzò, dopo quello del grande rientro, vari tour italiani di Sinatra, fra cui la serie di concerti del 1987 e "The Utimate Event" nel 1991. Sinatra ritornò poi nel 1989 con Liza Minnelli e Sammy Davis Jr. per un concerto a Milano, e infine, nel settembre 1991, cantò ancora a Milano, a Roma e all'anfiteatro di Pompei, dal quale salutò per sempre i suoi fan italiani.
Nel 1990, Sinatra festeggia trionfalmente i "75 anni di vita" e i "50 di carriera". E nel giorno della ricorrenza, il 12 dicembre dello stesso 1990, si esibisce in concerto alla Byrne Meadowlands Arena di East Rutherford, nel nativo New Jersey, davanti a 60mila persone in delirio, che alla fine intonano in coro "Happy Birthday", facendo commuovere Old blue eyes VideoVideo. Nel party successivo al concerto, Sinatra intrattiene gli ospiti duettando per l'ultima volta con Ella Fitzgerald in "The Lady Is a Tramp" , prima del ritiro di quest'ultima per gravi motivi di salute. Lo stesso cantante annuncia, durante una conferenza stampa tenuta nei giorni successivi alla sua residenza di Malibù, che avrebbe inaugurato, a partire dal gennaio 1991, il Diamond Jubilee Tour, ovvero una serie di concerti tenuti in tutto il mondo per festeggiare appunto i 50 anni di carriera. Prima tappa sarà Miami e a seguire tutti gli Stati Uniti, poi Brisbane e Melbourne* Video , Australia, Yokohama, Giappone, Canada, poi ritorno a Las Vegas e nuovamente in Europa, prima in Belgio, poi i 3 concerti italiani di Milano, Roma e Pompei, le successive tappe scandinave a Oslo, e al palazzo del ghiaccio di Malmoe, poi Parigi, Francoforte, in Olanda e 3 date a Dublino, in Irlanda. Tra ottobre e novembre ritorna in America a si divide tra il Canada, Toronto, il Madison Square Garden di New York e ancora l'amatissima Las Vegas, al "Desert Inn Video" e al "Riviera Hotel". Tra il maggio e il giugno 1992 conclude ufficialmente il Diamond Jubilee Tour,con 6 concerti "tutto esaurito" alla Royal Albert Hall di Londra, e singole esibizioni ad Atene e allo stadio Camp Nou di Barcellona, tutto esaurito davanti a 110.000 persone * Video Come fly with me.
Come si è già detto,The Voice continua a cantare anche negli anni Novanta incidendo, inoltre, per la sua vecchia casa discografica Capitol Records, due album di duetti che vendono milioni di copie, con altre star internazionali, come Barbra Streisand, Neil Diamond, Tony Bennett e Stevie Wonder. Straordinario successo avranno anche i video dei duetti tra Frank Sinatra e Bono Vox degli U2, che si esibiscono con la canzone di Cole Porter I've Got You Under My Skin, che Sinatra aveva registrato per la prima volta nel 1946, e quelli con Aretha Franklin in What now my love Video e con Anita Baker in Witchcraft.
Ma il successo è funestato da continui lutti: nel 1990 muoiono il fidato paroliere Jimmy Van Heusen, l'amico Sammy Davis Jr. e Ava Gardner; nel 1992 muore in un incidente d'auto Jilly Rizzo, suo grande amico, famoso ristoratore e ogni tanto presente anche negli spettacoli del Rat Pack; nel 1993 scompare l'altro paroliere Sammy Cahn e, nel 1994, Antonio Carlos Jobim.
Il 1994 può essere considerato l'anno del suo "canto del cigno". Famosissimo il patriottico concerto tenuto a luglio, in occasione dell'inizio dei mondiali di calcio americani al Dodger Stadium di Los Angeles. Si esibì davanti a una folla sterminata, tra cui: Gene Kelly, Luciano Pavarotti, José Carreras, Placido Domingo, Bob Hope, Gregory Peck, Tom Cruise, Nicole Kidman, Jon Bon Jovi, l'ex presidente George Bush, Henry Kissinger, Robert Redford, Elizabeth Taylor e Johnny Depp.
A 79 anni compiuti, il 16 dicembre del 1994, dopo alcuni concerti di una tournée tra le Filippine, a Manila Video e il Giappone, sofferente e affaticato capì che era arrivato il momento di ritirarsi. Ma non prima di due ultime esibizioni a Fukuoka il 19 e 20 dicembre 1994, davanti a quasi 100.000 fans, nelle quali ritrovò la grinta dei tempi migliori; magistrale fu la sua interpretazione di My Way al termine della serata del 20. Dopodiché, tra le lacrime, annunciò che sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbero visto cantare su un palco. Il pubblico rimase sbigottito; partì una standing ovation che durò parecchi minuti, e The Voice dovette rientrare tre volte sul palco.
Nel febbraio 1995 si esibì in un breve concerto davanti a 1200 ospiti selezionati video, per la serata di chiusura della stagione del Frank Sinatra Desert Classic golf tournament, nel quale eseguì alcune delle sue più celebri canzoni. Alcuni giornalisti della rivista americana Esquire Magazine riferirono che Sinatra cantò con voce chiara, intonata e forte, qualità che, data l'età, erano mancate sempre più spesso.
Nel marzo 1995 gli venne consegnato il Grammy per l'album Duets II, riconoscimento che sanciva anche una carriera ineguagliabile Video, . Il "valletto", in quella occasione, fu Bono Vox, che dopo un'appassionata introduzione ricca di elogi, introdusse The Voice, accolto da una valanga di applausi. Sinatra tenne un discorso di ringraziamento molto sentito, condito da qualche lacrima e tanta commozione, consapevole che la sua carriera stava terminando.
Una sera, Bill Miller, pianista ufficiale e direttore d'orchestra, era ospite a casa Sinatra, a Rancho Mirage. Guardando in televisione un cantante, che si esibiva in un suo successo, Frank gli disse: «Adoro questa canzone... chissà se un giorno potrò ritornare a cantarla». Miller rispose: «Cosa aspetti, Frank, vai e fatti valere!». Sinatra, sommesso, affermò: «Ormai è troppo tardi, credo di avere già dato abbastanza...».
Nel novembre dello stesso anno si tenne una grande festa all'auditorium di Los Angeles, per i suoi 80 anni. Vi parteciparono tra gli altri: Tony Bennett, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Gregory Peck, Bono Vox, Angela Lansbury, Johnny Depp, Tom Cruise, Arnold Schwarzenegger, Little Richard, Debbie Reynolds, Tom Selleck, Steve Lawrence, Eydie Gormé e Robert Wagner. L'evento, intitolato "Sinatra: 80 Years My Way", fu trasmesso sui canali televisivi statunitensi e fu seguito da quasi 150 milioni di persone.
Gli autobus di Chicago, New York e Los Angeles esibirono lo striscione con la scritta Happy birthday Frankie, e i teatri di Broadway si fermarono per un minuto.
Sinatra non volle invitare alla festa in suo onore l'amico Dean Martin, oramai malato e prossimo alla morte, che avvenne poche settimane dopo, nel giorno di Natale del 1995. The Voice da quel momento cadrà in una progressiva forma di depressione che lo accompagnerà negli ultimi anni della sua vita.
È notevole che Frank Sinatra sia vissuto fino a quasi 83 anni. Non lo avevano provato né i frenetici ritmi di lavoro a Las Vegas, nei primi anni Sessanta, quando di giorno lavorava sui set cinematografici e alla sera si esibiva fino alle 2 di notte con gli spettacoli del Rat Pack, dormendo meno di tre ore a notte, né i due pacchetti di sigarette che fumò ogni giorno per quasi 70 anni, né la bottiglia di whisky che assumeva quotidianamente, né le tournée in giro per il mondo, specialmente negli ultimi vent'anni di carriera.
Nonostante avesse già avuto banali problemi di memoria, per cui a partire dal 1987 aveva dovuto farsi installare videowall durante i concerti per ricordare i testi delle canzoni, e fisici (nel 1986 gli fu asportato un tumore benigno all'intestino e, nel marzo 1994, quando, durante un finale di concerto a Richmond in Virginia, mentre intonava l'ultima strofa di My Way, per il caldo subì un brusco abbassamento di pressione, si girò verso il figlio che dirigeva l'orchestra e gli urlò, radunando le ultime forze "Get me a chair! ", "datemi una sedia!", prima di collassare per alcuni minuti, dalla fine del 1996 incominciò a soffrire di gravi problemi cardiovascolari. Dopo un'ultima apparizione pubblica, il 26 ottobre 1996, e la definitiva uscita dalle scene, Frank si ritirò a Malibu in una casa sulla spiaggia, con vista sull'oceano. Venne colpito da tre infarti tra il dicembre 1996 e i primi mesi del 1997, (il primo dei quali poche settimane dopo l'ultima apparizione in pubblico), da un ictus e infine, secondo alcune voci mai confermate, gli sarebbe stato diagnosticato un cancro. Negli ultimi tempi aveva perso la capacità di camminare, parlava a ruota libera tra i ricordi, riceveva qualcuno, ma la maggior parte degli amici non se la sentirono di andarlo a trovare e assistere al disfacimento di un mito.
Ormai gravemente debilitato da un anno e mezzo di agonia, nella tarda serata del 14 maggio 1998 un quarto e fatale infarto minò la sua granitica resistenza fisica. Assistito dai familiari nella camera del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, a modo suo, come recita My Way, si dice che abbia chiesto di staccare la spina della macchina che lo teneva in vita, sorridendo per l'ultima volta alla moglie Barbara.
Sul sito della famiglia Sinatra gli stessi figli comunicarono che le ultime parole del padre furono queste: "I'm losing", "Sto perdendo".
Tutte le principali reti tv americane interruppero le trasmissioni con edizioni speciali dedicate alla morte di Sinatra. Milioni nel mondo versarono lacrime di commozione e seguirono gli approfondimenti nei giorni successivi. Il funerale fu trasmesso da quasi 100 canali televisivi in tutto il mondo.
Per rendere onore alla sua gigantesca figura d'artista, nella notte tra il 14 e il 15 maggio tutte le luci di Las Vegas si spensero, per la prima e unica volta. A New York, l'Empire State Building si illuminò di blu, in omaggio a Old Blue Eyes.
Il funerale fu celebrato il pomeriggio del 20 maggio, nella chiesa cattolica di Beverly Hills, alla presenza di 400 amici. Gregory Peck, Diahann Carroll, Don Rickles, Milton Berle, Debbie Reynolds, Tony Bennett, Joey Bishop, Kirk Douglas, Jack Nicholson e molti altri gli resero omaggio un'ultima volta. La bara di Sinatra (scortata in chiesa da una Guardia di Militari, avendo egli ricevuto nel 1997 la prestigiosa Medal of Freedom and the Congressional Gold Medal) venne ornata con una corona di gardenie, mentre per allestire l'intera chiesa furono usati 30.000 fiori.
Fu sepolto a fianco dei suoi genitori in un piccolo cimitero nella zona di Palm Springs, sotto una semplice lapide rettangolare di pietra, sulla quale è inciso "The best is yet to come" (Il meglio deve ancora venire), titolo di uno dei suoi maggiori successi.
Successivamente si aprì una astiosa contesa tra la vedova con figlio del primo matrimonio, e i successivi tre figli di Sinatra, Nancy, Frank Jr. e Christina, per impossessarsi dell'ingente patrimonio, all'epoca stimato intorno al miliardo di dollari, più una decina di limousine, ampi terreni sparsi in California e in Florida, lo Stardust, noto casinò di Las Vegas, e molte proprietà immobiliari, tra cui la villa di Rancho Mirage con relativo appezzamento, quella a Barbados e nelle Hawaii.
Sinatra si sposò quattro volte, ma molti furono i flirt con donne belle e famose attribuitigli dalla cronaca rosa: Lauren Bacall , Grace Kelly, Angie Dickinson.Si parlò di una sua relazione con Raffaella Carrà, la quale appariva in una piccola parte nel film "Il colonnello Von Ryan", del 1965, dove lo stesso Sinatra era protagonista.
La prima moglie fu Nancy Barbato, che conosceva sin da ragazzo. Il loro matrimonio durò dal 1939 al 1951. Dal matrimonio con la Barbato sono nati i tre figli di Sinatra: Nancy (1940), cantante attiva soprattutto negli anni '60 e '70, Frank Jr. (1943), pregiato musicista, che fu direttore d'orchestra negli ultimi anni di carriera del padre, dal 1988 al 1995, e Christina, attiva nel campo cinematografico come produttrice, nata nel 1948.
Il 7 novembre 1953, appena nove giorni dopo aver ottenuto il divorzio da Nancy Barbato, Sinatra si sposò con l'attrice Ava Gardner, con la quale viveva già da un paio d'anni, e che era stata la causa della rottura del suo matrimonio. La loro chiacchieratissima unione, costellata di violenti litigi e clamorosi tradimenti sia da una parte che dall'altra, non durò molto a lungo: si separarono pochissimo tempo dopo, sempre nel 1953, e divorziarono ufficialmente nel 1957.
La terza moglie di Frank Sinatra fu l'attrice Mia Farrow, più giovane di lui di trent'anni. I due si sposarono nel 1966, ma divorziarono due anni dopo.
Nel 1976 Sinatra sposò Barbara Blakely Marx, ex-moglie di Zeppo Marx, anche se fino all'ultimo sembra che abbia cercato di convincere Ava Gardner a tornare con lui. Il loro matrimonio durò oltre vent'anni, fino alla morte di Sinatra.
Durante il party successivo allo show televisivo per i suoi 80 anni, ci fu un chiacchierato episodio venuto alla luce solamente di recente, con la Top-Model Kate Moss. La stessa Moss, ai tempi solamente 21enne, frequentava ancora il suo ex-storico Johnny Depp: («Stavo seduta a fumare una sigaretta e sono rimasta sorpresa nel notare che lui mi stava fissando. A quel punto, improvvisamente, mi sono ritrovata circondata dalle sue guardie del corpo che impedivano al mio fidanzato, Johnny Depp, di raggiungermi dove mi trovavo. Nel frattempo Frank Sinatra si è avvicinato a me. Ero così imbarazzata che a stento mi è venuto in mente di fargli gli auguri di buon compleanno. Lui non ha detto una parola, ma mi ha stretto tra le sue braccia e mi ha baciato sulle labbra. Per un attimo mi sono persa nei suoi occhi blu. Che dire? È stato il miglior bacio della mia vita»).
Frank Sinatra è stato, fin dalla presidenza di Franklin Delano Roosevelt, un personaggio che ha potuto influenzare, in diversa misura, le elezioni americane, grazie alla presa "magnetica" che aveva sui numerosissimi ammiratori.
Una delle campagne elettorali alle quali si dedicò con maggior impegno fu quella dell'amico John Fitzgerald Kennedy. Fu lui a presentare al presidente l'attrice Marilyn Monroe, con cui strinse amicizia. La notizia della morte del presidente, nel 1963, raggiunse Sinatra sul set di un film che girava con il Rat Pack; il cantante si chiuse nel suo camper per diversi giorni, preso da un enorme sconforto per l'amico perso.
Richard Nixon fu un grande ammiratore di Sinatra. Nei 5 anni di presidenza i due cenarono insieme alla Casa Bianca almeno 5-6 volte ogni anno.
Di grande amicizia è stato anche il rapporto tra Sinatra e Ronald Reagan. I due si erano conosciuti negli anni quaranta a Hollywood, quando entrambi lavoravano per il cinema. Nel 1976 Reagan volle interrompere la campagna elettorale per essere presente al matrimonio del suo amico con Barbara. Tra il 1980 e il 1988 Sinatra si esibì più volte alla Casa Bianca, chiamato dal presidente in occasione di visite di capi di stato e importanti personaggi della politica.
Sinatra fu moltissime volte al centro di critiche pubbliche e di scandali. Ad esempio, mentre accompagnava Judy Garland, nel 1954 aggredì l'addetto stampa Jim Byron solo perché gli aveva chiesto chi fosse la donna che accompagnava. Questo caso divenne prestissimo di dominio pubblico.
Ancora più famoso è lo scandalo cosiddetto "della porta sbagliata", in cui fu coinvolto insieme al mitico Joe DiMaggio. DiMaggio stava soffrendo per via del divorzio con Marilyn Monroe, ed era venuto a sapere dal suo investigatore che Marilyn si drogava e si stava intrattenendo con una relazione lesbica. Voleva coglierla sul fatto, e chiese a Sinatra (noto per la fortissima solidarietà nei confronti degli amici) di accompagnarlo in un palazzo di West Hollywood dove, secondo l'investigatore, si svolgevano i fatti. I due irruppero in un appartamento terrorizzando una povera donna, che poi sporse denuncia, senza trovare traccia né di droga, né di Marilyn. Sinatra dichiarò di non essere entrato nella stanza e di aver aspettato in macchina. Il fatto fu gonfiato enormemente dalle riviste scandalistiche, prima fra tutte Confidential.
Fonte: wikipedia.org