Biografia Gerardo Pulli
Gerardo Pulli (Torino, 2 maggio 1992) è un cantautore italiano, divenuto noto tra il 2011 ed il 2012, in seguito alla partecipazione all'undicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi dove si è classificato primo nella Categoria canto.
Nato a Torino, da genitori calabresi di Crotone, inizia a scrivere canzoni all'età di 14 anni. La sua scrittura si ispira alla tradizione canora italiana, da quella degli anni settanta, a quella più contemporanea. Nel 2008 partecipa al Festival musicale di Castrocaro.
Nel 2011 si presenta ai provini di Amici di Maria de Filippi e nell'ottobre dello stesso anno fa il suo ingresso nella scuola. Il cantante è stato voluto fortemente dall'insegnante Mara Maionchi. Durante tutto l'anno viene spesso criticato per non essere l'alunno modello, ma è stato lo stesso protagonista indiscusso per l'intera stagione per la capacità di emozionarsi ed emozionare la gente che lo ascolta quando canta. Durante la trasmissione presenta il suo brano "Svegliami ad Aprile" che ottiene un grande successo su youtube con moltissime visualizzazioni.
Il 18 maggio 2012 vince l'undicesima edizione, nella categoria canto, del talent show Amici di Maria De Filippi.
Il 19 maggio 2012 viene rilasciato in anteprima su Itunes il suo primo Ep, intitolato Gerardo Pulli. Sono presenti 7 tracce, pubblicate dall'etichetta discografica Non Ho l'Età e distribuito dalla EMI; quest'ultima nella puntata serale del 19 maggio 2012 gli offre un contratto. Il CD arriva primo su Itunes e il relativo singolo " Sei" presentato nella relativa trasmissione sale alle dodicesima posizione dei singoli più scaricati.
Gerardo racconta di sè:
"E' iniziato tutto un po' per caso, anzi per gioco :) Frequentavo la terza media, era la fine dell'anno e c'era il rito delle dediche dietro la foto di classe. Per una persona in particolare mi sembrava troppo poco scrivere tre righe inutili se pur sincere, così le ho dedicato una canzone, la mia prima canzone e da quel momento è partito il tutto. Oggi è un bisogno, è il mezzo che mi permette di dire cose che nella vita di tutti i giorni non riuscirei mai a esprimere. Suono il pianoforte e la chitarra da autodidatta. Non sono bravo a parole, non riesco a dire altro su di me e sulla mia musica, semplicemente ascoltatemi! G.P. "A squarciare gli indugi è un giovanotto che imbraccia una chitarra acustica, si abbarbica sulla cima di uno sgabello gaberiano e dichiarando candidamente la forza delle sue canzoni e delle parole che scrive e mette in musica ci regala venti minuti di coraggio, buona musica, melodie interessanti e testi apparentemente “normali”, in realtà elaborati e consapevoli dell'esigenza della intellegibilità istantanea del messaggio...bravo il nostro giovane GERARDO PULLI. Il suo è un cantautorato che si ispira palesemente alla scuola italiana in toto, da quella epica degli anni settanta, a quella più contemporanea e talvolta snobbata dai critichini alla ricerca del nuovo Bob Dylan, o per i più intellettualoidi il futuro Devendra Banhart o del nuovo Tenco per gli orfani di una scuola ligure-piemontese che ha segnato un'intera generazione di artisti, figlia di un'Italia che forse del gravoso fardello del concettualismo in musica talvolta ne fa volentieri a meno. Scevra di barocchi intellettualismi è la musica di Pulli, altresì incline alla pulizia del lessico, dei suoni peraltro arrangiati con meticolosa perizia sulla seicorde acustica e dell'immagine semplice ma non semplicistica che il nostro da di se e della sua arte. Una piacevole scoperta, interessante, capace di conciliare una voce limpida e ben impostata, talvolta inerpicata su ottave di estensione che mi ricordano il giovanissimo outsider italo-britannico Paolo Nutini, altre volte ad ingrossarsi di ruvidità romantiche contingue al Cocciante meno stucchevole. Interessanti squarci di quotidianità postadolescenziale, che sebbene semplici nella ricerca lirica non si appiattisce sugli indigesti stereotipi che una cosiddetta letteratura mocciana e l'altrettanto spregevole produzione cinematografica fatta di amori sopra il cielo e citazioni baglioniane d'annata ci somministrano ai botteghini e nelle classifiche. Ottima prova, valorizzata ulteriormente dal dover rompere il ghiaccio di fronte ad un pubblico chiaramente incline a sonorità più ruvide e elettrificate Come un Tenco meno ispirato, un Grignani meno strafatto, così un Pulli da seguire con attenzione."