Biografia Motorhead
Sono ritenuti tra gli ispiratori principali di speed e thrash metal, anche se Lemmy e i suoi compagni di band si definiscono autori di brani di puro e semplice rock & roll. I temi più spesso ricorrenti nelle loro canzoni sono la guerra (intesa principalmente come lotta contro la malvagità), le sostanze stupefacenti, il sesso, il rock, l'abuso infantile e la vita "on the road". A livello mondiale hanno venduto quasi 50 milioni di dischi, di cui 18 milioni nei soli Stati Uniti.
La band fu fondata nel lontano 1975, quando Ian Fraser Kilmister detto Lemmy, allora bassista del gruppo space rock Hawkwind, venne licenziato dalla band durante una tournée in Canada per possesso di sostanze stupefacenti (anfetamine), e rinchiuso in prigione per cinque giorni. Lemmy (attivo nella scena underground inglese già dagli anni '60 con i Rockin' Vickers e il gruppo del suonatore di tabla indiano Sam Gopal) decise di formare una propria band assieme al chitarrista Larry Wallis (già nei Pink Fairies) e al batterista Lucas Fox. Il nome prescelto fu all'inizio Bastard, presto cambiato (su suggerimento di Doug Smith, loro manager d'epoca; "Con un nome come quello è quasi impossibile che partecipiate un giorno a Top of the Pops".) nel nuovo "Motörhead", tratto dal titolo dell'ultima canzone scritta da Lemmy per gli Hawkwind. Tale termine indica, in gergo, lo "speed freak", in riferimento agli effetti delle anfetamine. L'umlaut sulla lettera "Ö" del loro nome si presume sia solo un effetto dell'umlaut dell'heavy metal, come avevano già fatto in precedenza i Blue Öyster Cult. L'umlaut non altera comunque la pronuncia del loro nome, che viene quindi detto semplicemente con una "O" normale. Lo scopo dichiarato da Lemmy all'inizio, era fare parte della "band peggiore del mondo", anche se molte volte i Motörhead vengono etichettati come la "band più rumorosa del mondo".
I Motörhead debuttarono dal vivo il 20 luglio 1975 alla Roundhouse di Londra.
Dopo pochi show però Lucax Fox cedette il posto alla batteria all'allora esordiente Phil Taylor (più tardi soprannominato "Philty Animal Taylor") e nel 1976 anche Larry Wallis venne sostituito dal più esperto Eddie Clarke, proveniente dai Curtis Knight e dagli Zeus. Fu così completato l'organico storico dei Motörhead, che resterà invariato fino al 1982 e che molti ancora oggi considerano la "formazione classica" del gruppo. Nello stesso anno la band entrò in studio per registrare il suo primo album, On Parole, che verrà però rifiutato dall'etichetta United Artists, la quale lo consegnerà alle stampe solo tre anni più tardi.
Nel 1977 i Motörhead firmarono per l'etichetta Stiff ma il loro singolo, Leaving Here/White Line Fever, non venne pubblicato in Inghilterra fino alla ristampa in cofanetto dei primi dieci 45 giri dell'etichetta, intitolato Bunch of Stiffs. Il disco uscì, invece, in Francia e Scandinavia. Il 1° aprile dello stesso anno la band si esibì nell'ultimo concerto al Marquee Club di Londra.
Sostenuti da Ted Carrol dell'etichetta Chiswick Records, per la quale avevano recentemente firmato, i Motörhead fecero uscire il loro primo album ufficiale, l'omonimo Motörhead (già preceduto da un omonimo singolo degli Hawkwind). L'album, registrato in soli due giorni, fu la loro cartolina di presentazione e documentò, in modo efficace, lo stile ruvido e trascinante del trio, caratterizzato dal cantato rauco e graffiante di Lemmy, dai ritmi incalzanti supportati dal tuonante basso dello stesso cantante e dalla batteria, e dagli assoli di chitarra molto incisivi, che però non intaccarono la trascinante melodia di base. I Motörhead si presentarono quindi come una band capace di fondere punk e hard rock, facendo nascere quello che da molti critici è stato considerato il rock and roll più duro, veloce e saturo della storia musicale. Nella copertina del disco apparve inoltre per la prima volta lo Snaggletooth, simbolo grafico creato dall'artista Joe Petagno e che diventerà in futuro il simbolo principale dei Motörhead.
Nel 1978, dopo aver avviato una collaborazione con i Damned, rimasta però priva di concreto seguito, la band abbandonò la Chiswick (sarà solo la prima di una lunga serie di rotture con le case discografiche) in favore della Bronze Records. L'accordo fu inaugurato dal 45 giri "Louie Louie/ Tear Ya Down".
Nel 1979, il gruppo sfornò due album diventati ormai dei veri e propri classici nel mondo metal, ovvero i dischi Overkill e Bomber. Entrambi gli album furono prodotti da Jimmy Miller e si rivelarono abbastanza fortunati sotto il profilo delle vendite. In essi la band perfezionò la proposta del loro precedente album, senza limitarne però minimamente l'irruenza e l'aggressività, confermando l'evidente stato di grazia del gruppo.
La famosa traccia Overkill si può oggi giorno comparare, nell'ambito del genere heavy metal, alle canzoni Anarchy in the U.K. dei Sex Pistols per il punk e Smells Like Teen Spirit dei Nirvana per il grunge. Essa infatti è stata una delle canzoni più importanti ed eseguite della storia del rock. La parola "overkill", tradotta dall'inglese, può significare un sovraccarico che fa esplodere l'oggetto su cui viene applicato.
Anche l'album Bomber, ritenuto uno dei migliori lavori in studio dei Motörhead di sempre, rispetto al predecessore Overkill fu un album più introspettivo. In esso sembrò che Lemmy, il cantante del gruppo, in un solo anno avesse voluto mostrare tutte le sue capacità e qualità, lavorando attentamente sul lato pubblico-appariscente e su quello privato.[11]
Nello stesso anno, nel corso di un tour svoltosi dalla band con l'appoggio dei Saxon, i Motörhead incisero alcuni brani, poi raccolti in un EP live che, pubblicato 1980 con il titolo The Golden Years, raggiunse la posizione #10 nelle classifiche del Regno Unito .
Dopo un tour europeo e un'apparizione televisiva nello storico programma musicale "Top of the Pops" nel 1980, la band lavorò con Vic Maile in quello che sarà poi considerato il loro miglior album in studio (e anche il più fortunato sotto il profilo delle vendite avendo raggiunto la posizione 4 nelle chart britanniche), il tellurico Ace of Spades, che riuscì a dare alla band grande notorietà sia nel Regno Unito che nel resto dell'Europa.
L'album, rispetto ai precedenti, fu reso forte da un'esecuzione perfetta e da una graniticità assoluta e, come si poté notare anche dalla copertina, dove per la prima volta apparve il famoso asso di picche, esso abbandonò la fumosità polverosa per acquistare una luce più brillante e accecante, quella del sole del deserto e l'azzurro del cielo, panorama nel quale furono fotografati gli stessi Motörhead per la front cover dell'album.
Seguì così una tournée inglese, denominata "Ace Up Your Sleeve Tour", in compagnia dei Weapon, che si concluse in un main event seguito da 15.000 fan durante un festival estivo, svolto dal gruppo in compagnia di band come i Saxon e gli Angel Witch.
Nel 1981 il batterista Philty Animal Taylor ebbe un grave incidente al collo che lo rese incapace di suonare per quasi un anno. In tale periodo Lemmy e Eddie Clarke pubblicarono, insieme alle Girlschool, l'EP St. Valentine's Day Massacre, disco che incluse anche la famosa Please Don't Touch.
La fama del gruppo, oltre che ai dischi in studio, divenne sempre più legata alle strabilianti esibizioni dal vivo che il trio offrì nei tour, organizzati ormai in tutto il mondo. Ed è proprio grazie a un live album che la band ottenne la definitiva consacrazione a livello mondiale. Nel 1981 uscì infatti No Sleep 'til Hammersmith, disco che debuttò alla posizione #1 delle classifiche inglesi. Il fragoroso disco (registrato nella Hammersmith Odeon di Londra durante il "The Short, Sharp, Pain In The Neck Tour") si può considerare uno dei più violenti album della storia del rock; ascoltandolo infatti si nota una band, nel suo periodo d'oro, che riarrangia i brani più classici della propria discografia in un modo spaventosamente martellante e attivo.
Nel 1982 i Motörhead diedero alle stampe Iron Fist, un nuovo capitolo di viscerale e potente rock & roll. Esso fu l'ultimo disco pubblicato con Eddie Clarke il quale, durante il tour successivo, lasciò i compagni a causa di "divergenze interne", venendo sostituito tempestivamente dall'ex Thin Lizzy Brian "Robbo" Robertson, che registrerà, appena inserito, il tanto discusso Another Perfect Day del 1983, uno degli album più melodici dell'intera storia della band (e per questo uno dei meno amati dai fan di vecchia data). Nel frattempo, Lemmy pubblicò, in coppia con Wendy O. Williams dei Plasmatics, un 45 giri intitolato Stand by Your Man e contenente l'omonima cover di Tammy Wynette.
Nel 1983 Robbo lasciò il gruppo seguito, anche se temporaneamente, dal batterista Philty Animal Taylor, al cui posto venne ingaggiato, negli anni 1984-1987, Pete Gill, già nei Saxon.
Nel 1984 Lemmy svolse delle audizioni per cercare un nuovo chitarrista. La scelta cadde su due pretendenti (anche se Kilmister aveva inizialmente deciso di prenderne uno solo), Phil Campbell e Würzel. I Motörhead ritornarono così ad essere un quartetto, alimentato dal poderoso impatto sonoro dei due chitarristi.
La nuova formazione, composta quindi da Kilmister, Campbell, Burston e Gill, entrò in studio di registrazione e nel 1984 pubblicò il primo best of, intitolato No Remorse, contenente, oltre ai brani classici, anche quattro tracce inedite registrate con la nuova line-up, tra cui anche la leggendaria "Killed by Death", uscita come singolo e poi accompagnata da un videoclip. Il disco decretò anche la fine del rapporto con la Bronze. Il 10 giugno dello stesso anno la band suonò in Belgio all'"Heavy Sound Festival" in compagnia degli allora giovanissimi Metallica.
Nel 1985, per festeggiare i dieci anni di attività, in un concerto all'Hammersmith Odeon salirono sul palco tutti i vecchi componenti, convocati per suonare una versione di Motörhead all'unisono. Il concerto venne ripreso per poi essere pubblicato in VHS col titolo The Birthday Party (e poi come DVD nel 2003).
Il 1986 fu invece l'anno del celebre Orgasmatron, uscito per la nuova etichetta GWR e prodotto da Bill Laswell, che segnò il ritorno alla potenza e alla velocità degli esordi. Il suono prodotto fu reso però meno grezzo del passato. Il 1986 fu anche l'anno che coincise con la straordinaria e storica partecipazione al Monsters Of Rock del Circuito di Donington Park, una delle date più importanti della storia del gruppo.
Nel 1987 la band lavorò alla colonna sonora del film Mangia il ricco, pellicola nella quale Lemmy ebbe un piccolo ruolo. La notizia più importante fu tuttavia il ritorno del batterista Philty Animal Taylor al posto del dimissionario Pete Gill per il viscerale Rock 'n' Roll, che entrò alla posizione #43 nel Regno Unito.
L'anno successivo fu il momento di un altro live, Nö Sleep at All, considerato (anche per il titolo) il fratello minore di No Sleep 'til Hammersmith.
Nel 1989 i crescenti contrasti con la GWR portarono alla rottura definitiva del contratto. Nel frattempo Lemmy appariva, suonando il basso, nel nuovo disco di Nina Hagen.
Finalmente nel 1990 il gruppo ebbe l'interessamento di una grande etichetta discografica, la WTG/Sony. Questo fu il primo contratto dei Motörhead per una major dopo ben quindici anni di carriera. Con tale casa il gruppo trovò per la prima volta anche una totale assenza di intrusioni da parte dell'etichetta nella scelta dell'orientamento musicale, fatto che diede ai Motörhead libera scelta di comporre. Intanto il gruppo, all'apice assoluto di popolarità, conquistò nel 1991 la nomination ai Grammy Awards nella categoria Best Metal Performance grazie all'ottimo album 1916, che fu supportato anche da un tour in compagnia di Alice Cooper e dei Judas Priest. L'album fu considerato da molti uno dei migliori lavori in assoluto della band, che in quel periodo stava vivendo una vera e propria seconda giovinezza.
La traccia che dà il nome all'album è un invito alla riflessione sui massacri della prima guerra mondiale. Essa è un'insolita (per lo stile del gruppo) ballata lenta e melodica, in cui la voce di Lemmy è accompagnata da percussioni e da una tastiera elettronica. Nel disco inoltre fu inserita anche l'ormai classica "R.A.M.O.N.E.S.", omaggio al famoso gruppo punk Ramones.
L'anno seguente fu il turno dell'opaco March ör Die, che segnò anche l'addio definitivo alla batteria da parte di Philty Animal Taylor, sostituito dallo svedese Mikkey Dee (ex King Diamond).
L'addio di Philty rimase per lungo tempo un mistero all'interno della storia della band che però, col passare del tempo, divenne più chiaro. Fu detto infatti che egli era stato licenziato dalla band per non aver imparato bene la parte batteristica della canzone "I Ain't No Nice Guy", dall'album March ör Die. Un'altra tesi sostenne che le prestazioni del batterista, che andava verso la quarantina d'età, fossero notevolmente diminuite, privato di quella velocità batteristica di un tempo e molto fondamentale per un gruppo come i Motörhead. Inoltre, i due chitarristi Phil Campbell e Würzel, che si erano a lungo lamentati con il leader Lemmy per le scarse prestazioni dietro le pelli di Taylor, provarono, in gran segreto, un altro batterista per il gruppo, quando ancora Philty era presente. Esso rimase conosciuto come "Magpie" e si sa che era proveniente da band come i Medicine Hat e poi successivamente i The High Priest Of Hell.
Risolti i problemi di formazioni, nel 1993 anche la WTG/Sony scaricò la band che, per tutta risposta, autopubblicò l'eloquente Bastards, uscito per la label indipendente ZYX Music e per la prima volta fuori dalle classifiche inglesi. Il disco segnò una notevole maturazione di Lemmy nella scrittura dei testi, specialmente quando l'argomento si incentrava sui massacri della seconda guerra mondiale. L'autoproduzione però fu un fallimento in quanto la qualità di registrazione e la distribuzione del CD furono di basso livello.
Nel 1994 la band si esibì in un tour con i Black Sabbath e i Ramones. L'anno successivo, anno del ventesimo anniversario e del cinquantesimo compleanno di Lemmy, la band pubblicò il buon album Sacrifice, dopo aver firmato per l'etichetta CMC/SPV. Il disco fu considerato uno dei lavori migliori degli anni '90 della band e il videoclip dell'omonima canzone fu sicuramente il video più bello mai fatto dai Motörhead (almeno secondo la maggior parte dei fan). Il giorno successivo all'uscita dell'album però il chitarrista Würzel abbandonò, dopo dodici anni di permanenza e senza un preciso motivo, la band, per poi finire nei Disgust (in alcune interviste ha riferito che era ormai stanco della solita vita on the road). La formazione ritornò quindi ad essere un classico terzetto; questa line-up, formata da Lemmy, Phil Campbell e Mikkey Dee, rimase costante fino ai giorni attuali.
Intanto il 14 dicembre la band registrò a Los Angeles, insieme ai Metallica, un disco in occasione dei cinquant'anni di Lemmy. Esso fu intitolato The Lemmy's a.k.a. Metallica e venne rilasciato come bootleg, non venendo però considerato nella discografia ufficiale di nessuna delle due band.
I Motörhead ritornarono alla ribalta con nuovi dischi come Overnight Sensation che, sempre legato a suoni ruvidi e mai commerciali, confermò la statura dei Motörhead in termini di grinta e potenza, in grado di competere con le nuove generazioni del rock duro. Il disco conteneva anche la traccia "Love Can't Buy You Money", dove alcuni notarono la relazione narrata in essa con la storia dell'abbandono di Würzel.
Nella fine del decennio uscirono anche l'ottimo Snake Bite Love (1998) e il successivo live, Everything Louder Than Everyone Else (1999), riassunto di 5 lustri di carriera e registrato ad Amburgo nel 1998. Inoltre venne rieditata, con altre nuove canzoni, la raccolta non-ufficiale uscita già nel 1993 e intitolata All the Aces. A testimoniare l'importanza storica del gruppo, apparvero sul mercato anche due dischi tributo dedicati a Lemmy e compagni.
L'inossidabile Lemmy, a inizio millennio, dotò i numerosi fan di un nuovo disco, We Are Motörhead, pubblicato nel 2000. Esso, anticipando una lunga serie di concerti nelle due Americhe e in Europa, contenne anche la famosa cover dei Sex Pistols "God Save the Queen". Il 12 settembre dello stesso anno uscì anche la nota raccolta The Best of Motörhead, rilasciata per la Sanctuary Records. Per il 22 ottobre invece, viene organizzato uno show in occasione del venticinquesimo anniversario della nascita del gruppo, nel quale parteciparono, come ospiti speciali, anche alcuni musicisti rock, tra i quali Brian May, l'ex-Motörhead "Fast" Eddie Clarke, Doro Pesch, insieme a molto altri, in un concerto svoltosi alla Brixton Academy di Londra. Il live è stato ripreso per poi venire pubblicato in DVD (25 & Alive Boneshaker) e in CD (Live at Brixton Academy), quest'ultimo solo tre anni dopo l'evento.
Nel 2002 fu invece la volta dell'album Hammered, a cui seguirà due anni dopo l'acclamato Inferno, disco che riportò la band sull'onda del successo e che si rivelò essere uno degli album più heavy metal della storia del gruppo, presentando addirittura richiami al thrash metal grazie a canzoni come In the Name of Tragedy. Inoltre, l'album contiene anche una traccia acustica, poi accompagnata da un video, intitolata Whorehouse Blues.
Nel 2005 la band celebrò il trentennale di attività con un concerto in Germania del dicembre 2004, ripreso e poi pubblicato nel dvd Stage Fright.
Sempre nello stesso anno, nel corso della 47esima edizione dei prestigiosi premi statunitensi Grammy Award, i Motörhead guadagnarono, dopo le numerose nomination passate, il loro primo Grammy per la categoria Best Metal Performance, grazie alla cover dei Metallica "Whiplash".
Inoltre, il 10 dicembre 2005 a Perth, in Australia, insieme ai Mötley Crüe suonarono Anarchy in the UK, famosa canzone dei Sex Pistols.
Il 3 giugno 2006, la band si esibì all'unico concerto italiano dell'anno, durante l'edizione del festival Gods of Metal.
Nell'agosto 2006 è stato rilasciato l'album Kiss of Death, e il video della canzone "Be My Baby" è stato messo on-line.
Ancora recentemente, i Motörhead sono apparsi ad uno spettacolo di macchine destinate allo sfascio in uno stadio tedesco. La band si è esibita su un gigantesco camion eseguendo le canzoni "Be My Baby" e "Sword of Glory", entrambe tratte dal loro ultimo album.
Dopo il rilascio di tale disco, il gruppo è partito subito per un tour europeo che ha registrato una serie incredibile di concerti "tutto esaurito".
Inoltre la band ha deciso di sponsorizzare una squadra di calcio inglese, il Greenbank di Lincoln, composta da bambini under-11, squadra che è attualmente al secondo posto della classifica del loro torneo. La squadra scende quotidianamente in campo sulle note della canzone Ace of Spades e ha, impresso sulla maglietta, il famoso logo del gruppo, lo Snaggletooth.
Il 20 giugno i Motörhead si sono esibiti allo Stadio Olimpico di Roma di supporto agli Iron Maiden.
Il 16 luglio dello stesso anno è stato pubblicato un nuovo disco dal vivo, intitolato Better Motörhead Than Dead - Live at Hammersmith. L'album, celebra in due cd il trentesimo anniversario del gruppo, registrato nel giugno del 2005 all'Hammesmith Odeon di Londra.
Inoltre, il DVD uscito due anni fa, Stage Fright, è stato ripubblicato il 3 settembre 2007 nel nuovo formato HD DVD, divenendo così il primo HD DVD musicale del mondo.
Il 21 settembre, Joe Petagno, disegnatore e autore insieme a Lemmy del simbolo della band, lo Snaggletooth, ha pubblicato un comunicato in cui rifiuta di cedere al management del gruppo i diritti sull'uso dello stesso simbolo e che non lo disegnerà più. Questo rapporto di amicizia e di lavoro è stato interrotto dopo quasi trent'anni di collaborazione.
Il 26 agosto 2008 è stato rilasciato l'album Motörizer, dal quale è stato estratto per ora il video della canzone "Rock Out".
I Motörhead sono tornati in Italia nel mese di luglio 2009 per tre date da "headliner show" a Roma, Firenze e Piazzola sul Brenta (Padova) grazie all'enorme successo che ha ottenuto il loro ultimo album. In questo mini-tour la band è stata affiancata da Merendine Atomiche ed Extrema.
Fonte: wikipedia.org