Biografia Natalie Imbruglia

Natalie Imbruglia è bella: ecco la prima cosa che tutti dicono di lei.

Ma questa è in realtà solo la terza ragione del suo successo. Le prime sono il talento e la forte determinazione.Un solo obiettivo fin da piccola: diventare famosa. Un progetto artistico perseguito con tenacia, passando dalle soap-opera fino ad approdare al mondo della musica pop e quello del cinema.

E’ nata a Sidney ma è cresciuta a Berkeley Vale, in Australia. Suo padre Elliot è di origini Italiane per la precisione originario delle isole Lipari, Natalie dichiara che ha preso da lui la passione, Una storia di immigrazione come tante quella degli Imbruglia. Natalie sempre ricorda un simpatico anedotto: "Mio nonno partì da Lipari buttando una monetina all’aria: Argentina o Australia? la sorte per fortuna scelse l'australia" diceva.Sua madre Maxene invece è un’ insegnante e percussionista per hobby. Per quanti nel mondo della musica si interessano soltanto dei pettegolezzi diciamo subito che Natalie ama fare immersioni subacque e fare shopping, fa kick-boxing e yoga per mantenersi in forma, è vegetariana ed è sposata con il Daniel Johns, ex leader della band australiana dei Silverchair

Natalie ha l’arte nel sangue. A cinque anni già prendeva lezioni di danza,(ancora oggi spesso durante i concerti improvvisa alcuni passi) e al balletto. Le sue tre sorelle (Laura, Carla e michelle) studiano mentre lei si dedica alla recitazione e al canto. "Ho sempre saputo di essere nata per l’arte. - afferma con una serietà impressionante –Era come se avessi un’impronta dentro, una vocazione che mi diceva chi sarei diventata un giorno. I miei genitori sapevano che la scuola non mi avrebbe aperto alcuna carriera. Lavoravo duro, sapevo quale sarebbe stato il mio futuro. Una volta ho litigato con una delle mie sorelle perché mi ha detto che non avevo la minima idea di ciò che avrei fatto da grande. Per me è inconcepibile!"

Così a 16 anni Natalie decide di lasciare definitivamente la scuola e scappa a Sidney senza il consenso dei genitori alla ricerca del successo. "Non ho finito il liceo, ci volevano due ore per andare e due ore per tornare a scuola. Cosi ho mollato e mi sono rivolta ad una agenzia di pubblicità."

La soprannominarono "La principessina" e comincia con una pubblicità di una marca di gomme da masticare giapponese. cercavano una ragazza dall'aspetto hawaiano e Natalie era perfetta, una pubblicità che Natalie confessa candidamente di non aver mai visto, lì indossa i panni di una "principessa dell’ananas".

A 17 anni diventa una piccola diva della soap opera molto famosa in Australia "Neighbours". All’inizio il suo è un ruolo secondario, i responsabili l’avevano scritturata solo per due settimane ma il successo del suo personaggio fa cambiare subito idea agli autori. Inizia un periodo ricco di soddisfazioni. Ma per Natalie è ancora troppo poco, si trasferisce a Londra e riparte da zero. Il suo personaggio, Beth, ormai l’aveva stancata: "Sono grata a quanti mi hanno consentito di fare l’attrice. Ho conosciuto tanta gente, ho potuto guadagnare molto e comprarmi i vestiti alla moda. Ma presto quel tipo di fama ha perduto il suo fascino. Due anni di quella vita e non mi riconoscevo più, ero diventata acida.

Volevo indietro la mia vita privata e odiavo la gente che per strada mi chiamava Beth"..In Inghilterra le cose non vanno per nulla bene. Per sfogarsi racconta comincia a scrivere canzoni. Avevo paura di fallire, confida, ma non avevo più nulla da perdere visto che avevo persino problemi a pagare l’affitto di casa.Una situazione disperata che probabilmente avrebbe scoraggiato chiunque. Ma non una persona forte come Natalie, non si lascia l’Australia per naufragare e fare ritorno a casa con la coda tra le gambe, sconfitta. Si da subitoda fare e comincia a bussare a tutte le porte per dimostrare di essere brava e di avere talento artistico. Lei afferma che la musica l’ha sempre avuta nel sangue e che ci voleva un’esperienza di disperazione per fare uscire la forza poetica che teneva dentro di sé. Non le manca il talento, non le manca la voce, non le manca la grinta e non le manca la bellezza e allora viene notata dai discografici della BMG. Le fanno cantare un demo della canzone "Torn" scritta da phil thornalley ma gia incisa con scarso successo da Trine rein che diventera poi la canzone che la fa conoscere al pubblico e il suo successo più grande. La performance di Natalie, fu definita "elettrificante" e Le fanno firmare subito un contratto.

Nel 1997 incide il suo primo disco, Left of the Middle ed è subito un successo, più di sei milioni di copie vendute. Il singolo Torn le apre la strada. Ecco finalmente il successo che ha sempre cercato. Natalie vince il MTV Music Award per la miglior canzone dell’anno, Torn appunto, un MTV Europe Video Award, ancora un Billboard Music Award, un paio di Brit Awards, ben 9 A.R.I.A. (gli oscar della musica australiana) Un successo impressionante che la travolge….Incomincia un periodo difficile per Natalie. La paura di non riuscire a rispettare le aspettative della gente la blocca, cade in depressione.

"Torn è una canzone che ha cominciato a camminare da sola dopo un pò" ha dichirato Natalie, arrivavano premi uno dopo l'altro

scrive canzoni per la colonna sonora di qualche film (Stigmata e Go) una canzone per beneficenza incisa con la collaborazione di altri artisti (It’s only rock and roll) e una collaborazione con Tom Jones (Never tear us apart)

Tutto questo era un modo per evitare di affrontare il problema più grande: "la realizzazione del secondo album".



Natalie stacca la spina, fa passare un bel po’ di tempo prima di incidere il secondo disco, White Lilies Island.

"La lavorazione di questo disco è stato come un rubinetto che gocciola lentamente" spiega Natalie Qualche volta è stato estenuante perché non riuscivo a mettere ciò che provavo, Natalie ha scritto 62 canzoni nel periodo che corre tra i 2 album e parecchie di queste sono andate scartate, "Ci sono voluti parecchi mesi per scrivere le canzoni che mi piacevano " ha dichiarato. Ma il risultato alla fine è splendido,"White lilies Island", "L’isola dei gigli bianchi" rappresenta la crescita artistica della cantante, con testi personali molto differenti da quelli passati.

Anche il look cambia molto, si fa crescere i capelli e sembra che abbia qualcosina in più rispetto a prima

White Lilies Island è un disco intimista,senza le punte commerciali di Left of the Middle; ma rappresenta anche la vittoria di Natalie contro la paura di essere ricordata come una delle tante meteore della musica: "Sapevo di non poter ripetere il grande successo di Left of the Middle ma è stato comunque un buon risultato e mi ha affrancato dalla paura di essere ricordata solo come quella che cantava Torn, o come quella che canta canzoni scritte da altri e le trasforma in successi" Il bisogno di sperimentare nuove strade la porta a girare il suo primo film, nel 2003 esce nelle sale "Johnny English", una parodia dei film di James Bond, in cui Natalie recita la parte di un affascinante agente segreto che assieme a Rowan Atkinson (Mr Bean) deve salvare il mondo intero da un malvagio magnate riccone francese interpretato da John Malkovich.

Ma la sua passione principale rimane la musica "penso di esprimere nella musica ciò che sento- dice Natalie- dunque il mio è un lavoro molto autobiografico. Non mi vergogno di dire che mi sento bella, qualcuno mi definisce addirittura divina ma riconosco di essere insicura. Oscillo sempre tra due punti estremi: la confidenza e l’insicurezza."
Dopo un silenzio durato quattro lunghi anni Natalie ritorna con il terzo album, "Counting down the days". Il primo singolo estratto, Shiver, diventa subito hit mondiale, dominando sia le classifiche di vendita che quelle di airplay radiofonico e televisivo, con un successo particolare proprio in Italia. Nel nostro Paese Shiver rimane in classifica per 19 settimane consecutive, raggiungendo il primo posto più di una volta.

La lunga attesa dell’album è dovuta alla volontà di Natalie di limare e riscrivere i brani, cercando di capire quale direzione prendere, inizialmente Natalie pensa a un album con una venatura più rock, sulla falsariga del precedente White Lilies Island, ma successivamente prende un'altra direzione, quella del pop, anche se l’intenzione rock si avverte in alcune canzoni come “Sanctuary”. Ne viene fuori un album variegato, ricco di gioellini pop e tenere ballate. "questo è l'album che ho sempre voluto" dice Natalie

E’ un album personale come i precedenti, in cui si riflette la personalità dell’artista, si avverte l’influenza del marito, che oltre a scrivere una canzone ,“Satisfied”, ispira alcune canzoni del cd, come quella che dà il nome all’album, Counting Down the Days, dedicata alla distanza e al desiderio che si prova per la persona amata. In effetti Natalie vive a Londra mentre Daniel continua la sua carriera in Australia.
Confessa che durante il periodo di lavorazione a Counting down the days aveva in mente di terminarlo presto perché “ volevo che mio marito lo ascoltasse il più presto possibile e non vedevo l'ora di riabbracciarlo".
“ Il primo album è stato il più emozionante da realizzare, non ci sono aspettative e non hai nulla da perdere” – racconta – “ Il secondo album è stato molto importante per capire e imparare le regole ed entrare in confidenza con la scrittura dei brani. Ho ricevuto molte pressioni per White Lilies Island e qualcuno lo considera un errore, ma è stato un passo importante per la mia carriera. Quest’ultimo album lo è ancora di più: rappresenta un buon compromesso fra la mia crescita come songwriter e le aspettative della casa discografica. E' un lavoro nel complesso ottimista e dalle canzoni si percepisce il momento di felicità che sto vivendo.”

Nel 2007 Natalie Annuncia ai fan il tanto atteso quarto album e inizia a circolare la nuova hit "Glorious" una canzone accompagnata con un video solare e allegro misto tra quello dei precedenti Beauty On The Fire e Wrong Impression, si piazza per 3 settimane consecutive al 9° posto delle classifiche.
La Casa Discografica sony BMG pubblica "Glorious The Singles 1997-2007" per celebrare i 10 anni di presenza nel mondo musicale, la raccolta è contro la volontà di Natalie perchè preferiva far uscire direttamente un nuovo album anzichè un'antologia, il disco contiene tutti i singoli della cantante compreso Glorious lanciato pochi mesi prima e 5 tracce bonus accompagnato in edizione limitata da un bonus DVD contente tutti i videoclip ufficiali.

La Raccolta è seguita da un minitour per l'Europa che tocca anche l'Italia con un'unica tappa per la città di Reggio Calabria, Natalie coglie anche l'occasione per visitare la citta natale dei genitori, Lipari.

Natalie si sofferma in Francia per un periodo dove tiene un concerto e rilascia parecchie interviste partecipando ad alcuni show televisivi.

La campagna pubblicitaria della raccolta dura poco e di conseguenza ne risentono le vendite regalando a Natalie uno scarso successo

Non manca poi l'impegno umanitario di Natalie per la lotta contro la fistula, durante il 2007 tiene alcune campagne in belgio e a dicembre torna in Nigeria per osservare la situazione

durante il mese di ottobre terminato il giro pubblicitario della raccolta Natalie si reca a Sidney dove terminerà le riprese del film "Elise" gia in ballo da alcuni anni, il film termina per la fine di novembre ma sembra uscire solamente nelle sale Australiane e Natalie torna a Londra per lavorare al quarto album

L'album sembra vicino dopo la fine della pubblicità a "Glorious The singles" ma il 2008 inizia male per Natalie, viene annunciata ufficialmente la separazione dal marito Daniel Johns, i 2 sostengono di non essere riusciti a passare tempo sufficiente insieme e quindi si sono allontanati ma rimanendo comunque buoni amici, - Chiediamo alla gente di rispettare la nostra scelta- questo ha aggiunto Natalie.

Natalie ha rivelato nel dicembre 2008 che il nuovo disco Come To Life è pronto e che vedrà la luce nei primi mesi del 2010. Si tratterà di una vera rivoluzione per la cantante, in quanto è stato prodotto dalla casa discografica fondata dalla Imbruglia dopo aver lasciato la Sony. Alcune delle canzoni di questo album sono state scritte da Chris Martin, leader dei Coldplay.
Fonte: natalieitalia.it