Biografia Oasis
Guidato dal chitarrista, vocalist e paroliere Noel Gallagher e dal fratello, vocalist e paroliere Liam Gallagher, quello degli Oasis è uno dei gruppi che hanno avuto maggiore successo e influenza nella società britannica e nel mondo tra quelli nati negli anni Novanta nell'ambito del movimento Britpop, fino ad assurgere a vero e proprio fenomeno di costume. La loro musica, a metà tra il rock anni settanta e il rock and roll, ha saputo dare un nuovo significato al termine Britpop, mentre i loro litigi e il loro atteggiamento talvolta bizzoso e rude sono stati oggetto di un'attenzione crescente da parte dei media. I fratelli Gallagher sono gli unici membri della formazione originaria rimasti a far parte della band. La formazione attuale è completata dal chitarrista ritmico o principale Gem Archer, dal bassista Andy Bell e dal batterista Chris Sharrock.
Gli Oasis in origine si chiamavano The Rain ed erano Liam Gallagher (voce), Paul Arthurs (chitarra), Paul McGuigan (basso) e Tony McCarroll (batteria). Noel (chitarrista e cantante) subentrò in seguito, su invito del fratello. Poco dopo Liam suggerì il nuovo nome.
Il gruppo conobbe la fama già con l'album di debutto, Definitely Maybe (1994), che propose con forza la band come leader del movimento Britpop. Il successivo album, (What's the Story) Morning Glory? (1995), superò il numero di vendite del precedente, toccando quota 20 milioni di copie vendute. Da quel momento dilagò una specie di Oasis mania: a metà degli anni Novanta gli Oasis conobbero una popolarità altissima, rivaleggiando con i Blur e guadagnando attenzione da parte dei media e del pubblico. Il culmine fu raggiunto nell'agosto 1996, con lo storico concerto al parco di Knebworth, nel corso di due serate in cui accorsero 250.000 spettatori.
Il terzo album, Be Here Now (1997), divenne l'album venduto più rapidamente nella storia delle classifiche musicali. Verso la fine del decennio, tuttavia, la popolarità del gruppo andò incontro ad un vistoso calo, almeno negli Stati Uniti. Due membri storici, Arthurs e McGuigan, furono avvicendati da Andy Bell e Gem Archer, con cui la band registrò e pubblicò Standing on the Shoulder of Giants, album che presentava un sound più sperimentale e psichedelico. Il disco non ottenne molto successo, risultando il meno venduto della storia del gruppo. Nel 2001 fu la volta dell'album live Familiar To Millions, registrazione del concerto tenuto dagli Oasis allo stadio di Wembley di fronte a 70.000 spettatori.
Nel 2002 gli Oasis pubblicarono Heathen Chemistry, reputato un ritorno alle origini del suono dei primi tempi, e tornarono al successo. Nel 2005 uscì il sesto album, Don't Believe the Truth, registrato insieme al nuovo batterista Zak Starkey, il figlio di Ringo Starr. Fu un ulteriore grande successo, che riportò gli Oasis in classifica anche negli Stati Uniti, dove il disco raggiunse la posizione numero 12, e la posizione numero 1 in Giappone. Il 20 novembre 2006 uscì Stop the Clocks, il primo best of degli Oasis che, nonostante conti soltanto 18 canzoni, senza inediti e con l'esclusione di tutti i brani da Be Here Now, ha sorprendentemente venduto tre milioni di copie nel mondo. È uscito nell'ottobre 2008 Dig Out Your Soul, settimo album, lanciato dal singolo The Shock of the Lightning e divenuto disco di platino.
Gli Oasis hanno origine a Burnage da una band formatasi verso la fine degli anni '80 chiamata The Rain, nome tratto da una b-side di un singolo dei Beatles. Inizialmente il gruppo era composto da Paul McGuigan, detto "Guigsy", al basso, da Paul Arthurs, detto "Bonehead", alla chitarra, da Tony McCarroll alla batteria e da Chris Hutton al canto. Quando quest'ultimo lasciò la band, Guigsy chiese al suo compagno di scuola Liam Gallagher di rimpiazzarlo. Liam accettò e propose di cambiare il nome del gruppo in Oasis, ispirato da un poster appeso ai muri della sua stanza e che riportava la scritta "Oasis Leisure Centre in Swindon".
La band provava una volta a settimana, ma stentava a decollare. Secondo Liam il problema erano i testi che venivano scritti da lui e Bonehead e che parevano davvero mediocri. Serviva qualcuno capace di scrivere bei testi e di lanciare la band. Intanto il fratello maggiore di Liam, Noel Gallagher, che si trovava negli Stati Uniti dove faceva il roadie per un tour americano degli Inspiral Carpets, nel corso di una telefonata a casa scoprì che il fratello minore era entrato a far parte di una band. Conoscendo le qualità del fratello, Liam pensò subito a lui come quell'elemento mancante capace di poter portare in alto il gruppo. La passione di Noel, infatti, era quella di scrivere canzoni. Liam decise quindi di invitarlo ad assistere a un'esibizione del gruppo al night-club Boardwalk di Manchester, nell'agosto 1991. Dopo aver visto l'esibizione, Noel riferì apertamente al fratello che la band non gli piaceva affatto e accettò di entrarvi solamente a patto di esserne il leader, l'unico compositore e il chitarrista principale. "Aveva scritto già molte cose" – ricorda Bonehead riguardo a Noel – "Quando abbiamo iniziato facevamo il diavolo a quattro con poche canzoni. Improvvisamente con lui nel gruppo ci furono un sacco di idee". La band era così al completo.
Con Noel Gallagher l'approcciò musicale degli Oasis si indirizzò verso una maggiore semplicità. Arthurs suonava prevalentemente accordi con barré, McGuigan note basse e McCarroll eseguiva ritmi base, mentre gli amplificatori erano predisposti in modo da creare una distorsione. In questo modo gli Oasis forgiarono un suono "privo a tal punto di finezza e complessità da risultare pressoché inarrestabile".
Dopo aver trascorso oltre un anno ad esibirsi nei vari locali di Manchester, nel maggio del 1993 la band ebbe finalmente la sua grande occasione. Gli Oasis erano stati invitati da una band chiamata Sister Love a suonare al King Tut's Wah Wah Hut Club di Glasgow, in Scozia. Noel e Bonehead raccolsero il denaro necessario, noleggiarono un furgone e partirono insieme agli altri membri del gruppo per un viaggio di sei ore. Inizialmente la loro richiesta di ingresso fu respinta poiché non erano previsti in scaletta. Il rifiuto avrebbe suscitato le ire della band, che si sarebbe fatta largo con le maniere forti (sebbene i componenti del gruppo abbiano fornito versioni contrastanti in merito). Alla fine, in qualche modo, la band riuscì ad ottenere uno spazio per suonare qualche brano. La loro esibizione impressionò molto Alan McGee, produttore discografico della Creation Records, etichetta indipendente minore di proprietà della Sony, il quale era lì per assistere alla performance di un'altra band, i 18 Wheeler. A fine serata McGee si avvicinò al gruppo per chieder loro se poteva avere una demo con qualche loro canzone. Qualche giorno dopo Noel lo accontentò consegnandogli una cassetta dal nome Live Demonstration, dove comparve per la prima volta quello che sarebbe diventato lo storico logo del gruppo, disegnato per l'occasione da Tony French. Dopo aver sentito questa cassetta McGee rimase ancora più colpito del potenziale della band e decise quindi di offrire al gruppo il loro primo contratto discografico appena quattro giorni dopo. A causa di problemi sorti nella stipula di un contratto valido negli Stati Uniti, gli Oasis finirono poi per firmare un contratto mondiale con la Sony, che a sua volta assegnò gli Oasis alla Creation Records per il Regno Unito. Noel disse di avere moltissime canzoni già pronte. Solamente tempo dopo sarebbe emersa la verità, cioè che in quel momento gli Oasis avevano al massimo pronte solo una decina di canzoni.
La prima canzone del gruppo che iniziò a circolare fu una demo di Columbia, la famosa "White Label". Nell'aprile del 1994 uscirono, invece, i primi due singoli, Supersonic e Shakermaker. I due pezzi ebbero un discreto successo, guadagnandosi il passaggio nelle radio ed entrando nella Top 40 inglese: il primo fu 31esimo, mentre il secondo divenne oggetto di una disputa legale con i New Seekers, i quali chiesero un risarcimento danni di 500.000 dollari per plagio. Fu con il terzo singolo, Live Forever, uscito ai primi di agosto, che gli Oasis iniziarono a farsi conoscere veramente, entrando per la prima volta nella top 10 dei singolo inglesi, alla posizione numero dieci. Trascinato dal buon risultato dei singoli, il 30 agosto 1994 uscì l'album di debutto della band, Definitely Maybe, che andò direttamente a collocarsi alla prima posizione in classifica ed entrò nella storia come album di debutto capace di vendere più copie nel minor tempo. L'album ottenne anche il record di vendite inglese per un album di debutto (record superato dodici anni dopo dagli Arctic Monkeys con Whatever People Say I Am, That's What I'm Not).
Intanto i litigi e la vita turbolenta dei due fratelli divennero oggetto di attenzione da parte dei media. Durante la prima tourneè del gruppo negli Stati Uniti, nel settembre 1994, durante un'esibizione a Los Angeles Liam, sotto l'effetto di metanfetamina, si lasciò andare a commenti offensivi nei riguardi del pubblico statunitense e aggredì Noel con il tamburello. Quest'ultimo ne rimase talmente scosso da lasciare la band per volare a Las Vegas (fu in questa occasione che scrisse la canzone Talk Tonight). La band rischiò quindi seriamente di sciogliersi, ma, grazie alla mediazione di Tim Abbot della Creation, Noel fu convinto a tornare sui propri passi e si riappacificò ancora una volta con il fratello. Il tour poté così ripartire da Minneapolis.
Il 10 ottobre 1994 uscì il quarto singolo estratto da Definitely Maybe, Cigarettes & Alcohol, mentre a Natale fu la volta di Whatever, che divenne il primo singolo del gruppo a raggiungere la top 5 delle classifiche britanniche, dove entrò direttamente al terzo posto. Quest'ultimo è inoltre l'unico singolo a non essere mai comparso in nessun album o raccolta della band.
Nell'aprile del 1995 gli Oasis raggiunsero per la prima volta la vetta della classifica inglese con il singolo Some Might Say, uscito il 24 aprile. Cinque giorni prima il batterista Tony McCarroll era stato escluso dal gruppo. McCarroll disse di essere stato "cacciato ingiustamente per via di uno scontro personale" con i fratelli Gallagher, ma Noel motivò l'allontanamento dicendo che "Tony non sarebbe stato in grado di suonare la batteria nelle nuove canzoni". Al suo posto subentrò il londinese Alan White, fratello di Steve White, batterista del gruppo di Paul Weller. Alan debuttò alla batteria degli Oasis proprio durante un'esecuzione dal vivo di Some Might Say.
In questo periodo la stampa inglese montò e amplificò una rivalità tra Oasis e Blur, altra band emergente nel panorama della musica inglese e, in particolare, del nuovo genere Britpop. A dire il vero in un primo momento gli Oasis non si definivano band del movimento britpop e non furono invitati al programma "Britpop Now" della BBC, condotto dal cantante dei Blur, Damon Albarn. Un primo contatto tra i due gruppi si era già avuto nel corso di un'altra trasmissione condotta da Albarn, quando gli Oasis suonarono Whatever a Top of the Pops, presentati proprio dal frontman dei Blur. Durante la presentazione Liam e Noel non risparmiarono gesti irriguardosi alle spalle di Albarn. Fu così che nacque quella che sarà considerata, con espressione giornalistica, la "Battaglia delle band" (Band battle), combattuta sul piano commerciale e mediatico. La rivista NME arrivò a definire la sfida, in una famosa copertina, il "Campionato inglese dei pesi massimi". L'uscita di Roll With It, singolo degli Oasis, e di Country House, singolo dei Blur, venne programmata infatti lo stesso giorno, il 14 agosto 1995, alimentando ancor di più la rivalità. A spuntarla furono i Blur, con 274.000 copie vendute contro le 216.000 di Roll With It. L'entourage degli Oasis giustificò il dato con il minor prezzo di Country House (1,99 sterline contro 3,99) e con il fatto che le due diverse versioni del singolo dei Blur, con diverse b-side, avevano invogliato i fan a comprare entrambi i tipi di copie. All'epoca la Creation diede una spiegazione alternativa: il singolo dei Blur aveva venduto ufficialmente più copie perché, a causa di un problema con i codici a barre di Roll With It, non erano state registrate tutte le vendite del singolo degli Oasis.
Nel settembre dello stesso anno, il bassista Paul McGuigan lasciò il gruppo per poco tempo a causa di esaurimento nervoso. Durante questo periodo fu sostituito da Scott McLeod degli Ya-Yas, che comparve anche in alcune esibizioni dal vivo, prima di andarsene bruscamente durante un tour del gruppo negli Stati Uniti. In seguito McLeod chiamò Noel Gallagher e gli riferì di sentire di aver preso la decisione sbagliata. Gallagher replicò seccamente: "Lo credo anch'io. Buona fortuna quando ti presenti all'ufficio di collocamento". Per completare il tour fu arruolato nuovamente McGuigan, convinto a tornare a far parte della band.
Intanto erano finite le registrazioni del secondo album, iniziate a maggio ai Rockfield Studios di Monmouth. (What's the Story) Morning Glory? uscì a ottobre e divenne subito un successo commerciale di proporzioni enormi. La band di Manchester ottenne così la rivincita sui Blur, dato che, ad oggi, il disco ha venduto nel mondo oltre 20 milioni di copie e compare al terzo posto nella classifica degli album più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito, dove ha venduto oltre 4.300.000 copie. L'album, dal sound più melodico del precedente, contiene pezzi che hanno fatto la storia del gruppo e che hanno rappresentato un inno di una generazione. Il primo singolo ad essere stato estratto dopo l'uscita dell'album fu Wonderwall, che raggiunse la top ten delle classifiche dei singoli americani (unico singolo della band ad aver raggiunto questo risultato) e resta forse la canzone più famosa del gruppo, mentre il singolo successivo, Don't Look Back in Anger, fu quello più venduto del 1996 nel Regno Unito. L'ultimo singolo estratto, Champagne Supernova - che vide l'importante collaborazione di Paul Weller come chitarrista principale e seconda voce - fu anch'esso salutato con entusiasmo da gran parte della critica e andò a piazzarsi al primo posto della Modern Rock Tracks statunitense.
Nel febbraio 1996 la band di Manchester vinse tre BRIT Awards come migliore band britannica, miglior album per (What's the Story) Morning Glory? e miglior video per Wonderwall. Nel corso della premiazione Liam Gallagher e il fratello si distinsero per alcune intemperanze, parodiando irriguardosamente la canzone Parklife dei Blur.
Gli Oasis tennero i loro primi due concerti all'aperto come headliner al Maine Road Football Ground di Manchester il 27 e il 28 aprile 1996 (alcune riprese della seconda serata faranno parte del video ...There and Then, che verrà messo sul mercato successivamente). Fu, tuttavia, nell'estate dello stesso anno che il gruppo toccò il picco della fama, quando ben 250.000 persone, distribuite su 10 km² di terreno, assistettero al parco di Knebworth, nell'arco di due serate, a uno dei più grandi concerti all'aperto mai realizzati in Inghilterra. Ad oggi si tratta dello spettacolo con più richieste in assoluto nella storia della Gran Bretagna. Furono, infatti, ben 2,5 milioni (quasi il cinque per cento della popolazione britannica) le persone che cercarono inutilmente di aquistare un biglietto per il concerto, come confermano i botteghini. La frase pronunciata da Noel Gallagher all'inizio del concerto ("This is history, this is history, right here, right now...", "La storia è qui, adesso, stiamo facendo la storia") rimase celebre. L'avvenimento consacrò gli Oasis come star internazionali: il loro successo era ormai all'apice.
Il mese successivo si rivelò, tuttavia, difficile per la band, ma in realtà l'intero 1996 fu l'anno in cui lo scioglimento degli Oasis sembrò più che mai imminente. Il 23 agosto il gruppo registrò una puntata di MTV Unplugged alla Royal Festival Hall, ma Liam diede forfeit per mal di gola. Nonostante la defezione, Liam presenziò ugualmente in sala e, da un balcone, assistette all'esibizione acustica del fratello con in mano sigarette e birra, ironizzando su di lui nelle pause tra un brano e l'altro. Di lì a quattro giorni la band sarebbe partita in tour per gli Stati Uniti, ma Liam si rifiutò di unirsi al resto del gruppo, che decise di recarsi ugualmente oltreoceano, continuando il tour con Noel come cantante. Liam, che aveva lasciato gli Stati Uniti dicendo di voler "cercare casa", raggiunse i suoi compagni il 29 agosto, ma poche settimane più tardi fu Noel a tornare a casa senza la band, la quale, a sua volta, lo raggiunse con un altro volo. Sull'episodio si concentrarono le speculazioni dei media, che ipotizzarono lo scioglimento del gruppo, ma la riconciliazione tra i due fratelli non si fece attendere. Così la band riprese il tour regolarmente, ma a settembre tra Noel e Liam scoppiò, a Charlotte, una nuova lite, in seguito alla quale Noel decise di abbandonare il resto della band e tornare in Inghilterra, mettendo nuovamente a repentaglio il futuro del gruppo. La casa discografica cancellò i restanti quattro concerti degli Oasis negli Stati Uniti, espresse dubbi sulla prosecuzione del tour europeo e tentò di minimizzare l'accaduto. Secondo i media britannici alla base del dissidio ci sarebbero stati i contrasti mai sopiti tra Noel e Patsy Kensit, l'allora compagna di Liam (chiamata "Yoko" da Noel, che paragonò la sua influenza a quella, negativa, che Yoko Ono ebbe sui Beatles), e una questione di denaro: Noel, grazie ai diritti d'autore, guadagnava circa 15 milioni di sterline all'anno, contro i 2,5 milioni degli altri componenti.
Dal novembre 1996 al marzo 1997 la band si riunì agli Abbey Road Studios di Londra e ai Ridge Farm Studios, nel Surrey, per registrare il terzo album, Be Here Now. Il disco, che uscì il 21 agosto 1997, fu anticipato dal singolo D'You Know What I Mean?, lungo brano dalle numerose influenze elettroniche, ispirato da Setting Sun, canzone frutto della collaborazione di Noel con i Chemical Brothers, e forse unico nel repertorio della band. La canzone raggiunse subito la prima posizione nella classifica dei singoli mondiali.
Fu, probabilmente, questo l'album più atteso nella storia del gruppo e, come tale, divenne oggetto di particolare attenzione da parte dei media e del pubblico. A testimonianza di ciò, quasi due mesi prima dell'uscita del disco si verificò un episodio bizzarro: alcuni dirigenti della Sony si erano dimenticati le finestre aperte dallo studio in cui stavano ascoltando le nuove canzoni della band, causando un ingorgo nella strada sottostante, dove la gente, incuriosita, cercava di sentire o di registrare i brani. La grande curiosità suscitata trovò il suo culmine con un documentario sugli Oasis dal titolo Right Here, Right Now, trasmesso da BBC One la vigilia della messa in vendita del CD.
Grazie all'incessante attesa e all'enorme pressione della stampa, il disco si piazzò direttamente al primo posto nelle classifiche di vendita britanniche e diventò l'album venduto più velocemente di sempre nel Regno Unito (questo primato non va confuso con il record di Definitely Maybe, relativo all'album di debutto e non in senso assoluto), grazie alle circa 350.000 copie vendute in Gran Bretagna già nel primo giorno di pubblicazione e le 696.000 nella prima settimana. Il disco ottene molto successo di vendite anche negli Stati Uniti, dove riuscì a piazzarsi al secondo posto delle classifiche di vendita, per quello che ancora oggi è il miglior piazzamento raggiunto degli Oasis in una classifica musicale statunitense.
Sebbene le prime recensioni fossero molto positive, una volta spentosi l'entusiasmo generale per l'uscita del nuovo disco, l'album iniziò a ricevere critiche molto pesanti. Le maggiori accuse si indirizzarono verso la scarsa originalità del disco, secondo alcuni ai limiti del plagio: D'You Know What I Mean, per esempio, è costruito sui medesimi accordi di Wonderwall. Altro oggetto di critica fu l'eccessiva lunghezza e ripetività di molti brani dell'album. Il CD, infatti, dura più di 70 minuti ed è il più lungo della discografia degli Oasis. Negli anni successivi l'album fu comunque, almeno in parte, rivalutato, anche se lo stesso Noel Gallagher considera questo il lavoro peggiore del gruppo.
Dal disco furono estratti quattro singoli. Al già citato D'You Know What I Mean si affiancò dapprima Stand by Me, che raggiunse la seconda posizione della classifica dei singoli del Regno Unito nel settembre 1997. Nel gennaio del 1998 fu, invece, rilasciato All Around the World, il brano più lungo mai registrato dalla band e vero e proprio "opus magnum" dell'album, impreziosito da archi e fiati. Il videoclip della canzone, diretto dalla coppia Jonathan Dayton e Valerie Faris, fu il più costoso mai realizzato per un brano degli Oasis. L'ultimo brano a essere estratto come singolo fu Don't Go Away, pubblicato solo in Giappone e per questo divenuto oggetto del desiderio dei collezionisti.
Intanto era partito il Be Here Now Tour, conclusosi con una disastrosa tournée negli Stati Uniti, in cui avvenne l'ennesimo litigio tra Liam e Noel. In quel periodo alcune dichiarazioni di Noel avevano alimentato nuove voci su un eventuale scioglimento della band, ma ancora una volta la Creation Records smentì le illazioni.
La band rimase lontano dagli studi fino al 1999. In questo periodo, esattamente nel novembre 1998, venne pubblicata The Masterplan, una raccolta di 14 b-side tratte dai singoli precedenti del gruppo. In un'intervista del 2008, Noel, riferendosi al periodo di Be Here Now, ha dichiarato: "La roba più interessante di quel periodo sono le b-side. Credo che la musica delle b-side sia molto più ispirata rispetto a quella di Be Here Now". Nella raccolta non figurano, infatti, brani dall'album del 1997, ma è presente Stay Young, una b-side di D'You Know What I Mean divenuta una delle canzoni più popolari tra i fan.
Nel corso del 1999 il gruppo affrontò forse il suo periodo più duro. Durante le registrazioni del nuovo album, Standing on the Shoulder of Giants (i cui primi dettagli furono rivelati a febbraio) il chitarrista Bonehead decise, ad agosto, di lasciare il gruppo. All'epoca l'abbandono fu descritto come amichevole: Noel dichiarò che Arthurs intendeva trascorrere più tempo accanto alla propria famiglia, mentre lo stesso Arthurs chiarì la sua scelta dicendo di volersi "concentrare su altre cose". In seguito, però, Noel fornì versioni contraddittorie: Arthurs avrebbe violato la regola "no drink or drugs" ("niente bibite e niente droghe"), imposta da Noel in modo che Liam potesse cantare bene, e ne sarebbe nato un litigio. Due settimane dopo fu, invece, il bassista Paul McGuigan a lasciare la band per la seconda e definitiva volta. I fratelli Gallagher, durante una conferenza stampa, smentirono le voci di uno scioglimento e rassicurarono i fan, dicendo: "Il futuro degli Oasis è certo, la storia e la gloria andranno avanti".
Gli Oasis erano rimasti in tre, con il solo batterista Alan White al fianco dei fratelli Gallagher. In questo periodo di transizione Noel si vide dunque costretto a suonare da solo tutte le parti di chitarra e basso, insieme con il tecnico del suono, Paul Stacey. La situazione rientrò alla fine dell'anno con l'ingresso alla chitarra di Colin "Gem" Archer, già negli Heavy Stereo, il quale riferì di aver conosciuto personalmente Noel solo alcuni giorni prima dell'abbandono di Arthurs. La band provò per un breve periodo con David Potts, che si defilò in breve tempo, prima di lasciare il posto a Andy Bell, ex chitarrista, paroliere e cantante dei Ride e degli Hurricane #1. Bell, che non aveva mai suonato il basso fino a quel momento, dovette imparare a suonare lo strumento facendo riferimento ad alcune canzoni storiche del repertorio della band, in previsione di un tour in programma negli Stati Uniti per dicembre. Intanto la Creation Records era scomparsa, così gli Oasis crearono un'etichetta propria, seppur affiliata alla Sony, la Big Brother Recordings, nome ispirato al ruolo di Noel Gallagher nella band.
Il 28 febbraio 2000 uscì Standing on the Shoulder of Giants, album dal sound sperimentale, decisamente lontano dallo stile originario, che nella prima settimana registrò buone vendite. Dal disco, che raggiunse il vertice delle classifiche britanniche e il 24° posto nella Billboard chart, furono estratti tre singoli: Go Let It Out, Who Feels Love? (pezzo dalle sonorità spiccatamente psichedeliche) e Sunday Morning Call, tutti entrati nella top 5 dei singoli del Regno Unito. La partenza di due dei membri fondatori aprì la strada ad alcuni cambiamenti nell'immagine e nel suono della band. Sulla copertina del nuovo album non campeggiava più il logo storico del gruppo, bensì uno nuovo ideato dal neo-entrato Gem Archer, e per la prima volta in un disco degli Oasis comparve una canzone, Little James, scritta da Liam Gallagher. Nonostante un inizio promettente, la critica si dimostrò fredda nei confronti del disco, che rimane il meno venduto nella storia della band.
In seguito all'uscita dell'album la band avviò un tour mondiale, che si risolse, però, in un altro litigio tra Noel e Liam. Nel maggio 2000 gli Oasis, alle prese con le prime date europee del tour, furono costretti a cancellare la data di Barcellona perché Alan White aveva problemi al braccio e trascorsero la serata bevendo. Liam si lasciò andare ad un commento sprezzante nei confronti dell'allora moglie di Noel, Meg Mathews, e mise in dubbio la paternità della figlia Anais, provocando una colluttazione a seguito del quale Noel decise di abbandonare il gruppo. Liam diventò il leader della band; come chitarrista fu ingaggiato Matt Deighton, mentre Noel fu sostituito da Gem Archer (normalmente chitarrista ritmico del gruppo) e il ruolo di Gem fu svolto da Matt Deighton. Il sound degli Oasis, con l'apporto di Matt Deighton, si fece più punk. Dal tour venne tratto un album live, Familiar to Millions, e un DVD, registrati in occasione del primo dei due concerti tenuti al Wembley Stadium il 21 e 22 luglio 2000 di fronte a 70.000 persone, concerti per i quali Noel rientrò nel gruppo. Il disco Familiar To Millions venne pubblicato alla fine dell'anno.
Verso la fine del 2000 gli Oasis tornarono in studio per la realizzazione del quinto album. Per tutto il 2001 si divisero, dunque, tra registrazioni e spettacoli dal vivo in giro per il mondo, come il Tour of Brotherly Love insieme con Black Crowes e Spacehog e il concerto di Parigi a supporto di Neil Young. L'album, pubblicato nel luglio 2002, si chiama Heathen Chemistry e a detta di Noel segna «l'inizio di una nuova era» per la band. Raggiunse la vetta della classifiche britanniche e la posizione numero 23 negli Stati Uniti, anche se i commenti furono di tenore contrastante. Il suono ricorda ancora quello sperimentale di Standing on the Shoulder of Giants, ma è privo di ghirigori elettronici e risulta più vicino all'anima rock delle origini. La novità principale è la partecipazione alla scrittura dei testi da parte di tutti i componenti del gruppo, ad eccezione di Alan White. È di Gem Archer il brano Hung In a Bad Place, probabilmente il pezzo più rock dell'opera, mentre Andy Bell è autore di un brano strumentale di un minuto, noto come A Quick Peep. In un paio di canzoni una delle chitarre e la seconda voce furono di Johnny Marr. Da Heathen Chemistry furono estratti quattro singoli: The Hindu Times, Stop Crying Your Heart Out, che divenne uno dei singoli più venduti dell'anno e fu paragonato a Don't Look Back in Anger per la sua carica di incoraggiamento, Little by Little e Songbird, breve ballata acustica, prima canzone scritta da Liam e dedicata alla compagna Nicole Appleton.
In seguito all'uscita dell'album, nel 2002, la band avviò un nuovo tour mondiale, durante il quale Liam Gallagher, Alan White e altri tre membri dell'entourage furono coinvolti, a dicembre, in una brutta rissa in un Hotel di Monaco di Baviera con un gruppo di cinque italiani. Gli Oasis furono costretti a cancellare quattro concerti in terra tedesca, ma li recuperarono nell'aprile 2003, terminando in tal modo il tour.
Alla fine di dicembre del 2003 la band cominciò le registrazioni per il sesto album presso i Sawmills Studios, in Cornovaglia. Il disco fu prodotto per le prime 3-4 settimane dai Death in Vegas. Originariamente prevista per settembre 2004, in modo da coincidere con il decimo anniversario del lancio di Definitely Maybe, l'uscita dell'album fu posticipata a causa dell'abbandono del batterista Alan White, il quale si fece da parte ai primi di gennaio del 2004 dopo quasi nove anni di militanza nel gruppo. A proposito della defezione il fratello Steve White nel 2005 avrebbe dichiarato sul proprio sito web che ad Alan era venuto meno "lo spirito che caratterizza i membri di una band" e che desiderava trascorrere più tempo con la sua fidanzata. Per la lavorazione dell'album venne assunto provvisoriamente Zak Starkey, batterista degli Who e figlio di Richard, meglio noto come Ringo Starr, batterista dei Beatles. Nonostante provasse in studio e fosse sempre presente alla batteria durante i tour, Starkey, che si esibì per la prima volta con gli Oasis al Lighthouse di Poole, non diventò mai un membro ufficiale del gruppo. Pertanto, pur prendendo parte ai videoclip ufficiali, raramente avrebbe fatto la propria comparsa in occasione di attività promozionali quali interviste o servizi fotografici e giornalistici.
Le registrazioni proseguirono per tutto il 2004, inframmezzate dall'uscita di un DVD, Definitely Maybe, celebrativo dei 10 anni dall'uscita dell'omonimo disco – e che diventò uno dei DVD più venduti nel Regno Unito – e dalla seconda apparizione degli Oasis al festival di Glastonbury. Qui la band eseguì i brani storici e due nuove canzoni (A Bell Will Ring, di Gem Archer, e The Meaning of Soul, di Liam Gallagher), ma la critica fu severa nei confronti della performance. Le sessioni del nuovo disco furono ultimate ai Capitol Studios di Los Angeles da ottobre a dicembre 2004.
Il 30 maggio 2005 uscì il nuovo album, Don't Believe the Truth, il primo dopo tre anni. Come già accaduto per Heathen Chemistry, alla realizzazione delle nuove canzoni collaborarono tutti i membri della band tranne Zak Starkey, peraltro al debutto discografico con gli Oasis. Il disco riscosse subito notevole successo, entrando, come i precedenti cinque del gruppo, al primo posto nella classifica degli album più venduti nel Regno Unito. I primi due singoli, Lyla e The Importance of Being Idle, raggiunsero la prima posizione in classifica; il terzo, Let There Be Love, primo singolo cantato da entrambi i fratelli, giunse al secondo posto: gli Oasis erano di nuovo sulla cresta dell'onda, come confermarono anche i due Q Awards, il People's Choice Award e il Best Album Award, vinti alla cerimonia organizzata dall'omonimo magazine musicale. Critici e pubblico furono generalmente concordi nel reputare questo il miglior lavoro della band dai tempi del pluridecorato (What's the Story) Morning Glory?. L'album esordì alla posizione numero 1 nel Regno Unito e in Giappone e alla posizione numero 12 negli Stati Uniti. Fu triplo disco di platino nel Regno Unito nella prima settimana del 2006 (oltre 900.000 copie vendute), mentre negli Stati Uniti ha venduto oltre 200.000 copie.
In seguito il gruppo lanciò un lungo tour mondiale, iniziato il 10 maggio 2005 all'Astoria di Londra e terminato il 31 marzo 2006 con un tutto esaurito a Città del Messico, esibendosi dal vivo 110 volte e in 26 paesi diversi, fatto che non succedeva dai tempi del tour di Definitely Maybe. Il tour, che per gli Oasis fu quello con maggiore seguito in più di dieci anni, fece registrare il tutto esaurito anche al Madison Square Garden di New York e all'Hollywood Bowl di Los Angeles e fu l'oggetto del documentario Lord Don't Slow Me Down, pubblicato nel 2007 in DVD e corredato da un DVD aggiuntivo contenente alcune riprese di uno dei tre concerti tenuti al City of Manchester Stadium, quello del 2 luglio 2005.
Nel settembre 2005 uscì il film Goal!, alla cui colonna sonora parteciparono gli Oasis con Who Put the Weight of the World on My Shoulders?, nuova canzone scritta da Noel, e versioni remixate di Cast No Shadow e Morning Glory. Nel film figura anche il brano Acquiesce, poi escluso dal disco della colonna sonora.
Verso la fine del 2005 iniziarono a trapelare delle notizie sulla pubblicazione di una raccolta di greatest hits della band da parte della Sony contro il parere di Noel, che in più occasioni si era detto contrario alla pubblicazione di una raccolta di greatest hits a meno che il gruppo non si fosse sciolto. In un'intervista con il sito news.com.au del dicembre 2005 Noel fece capire che la Sony stava pensando di pubblicare ugualmente la raccolta e che, pur essendo in disaccordo, avrebbe accettato la decisione. Nel settembre 2006 Noel confermò alla rivista NME che, una volta comunicata alla Sony l'intenzione degli Oasis di risolvere il contratto discografico, la casa discografica aveva in qualche modo imposto alla band di pubblicare un greatest hits. Il 20 novembre 2006 uscì così Stop the Clocks, con 18 brani tratti da Definitely Maybe, (What's the Story) Morning Glory?, Standing on the Shoulder of Giants, Heathen Chemistry e Don't Believe the Truth, oltre ad alcune vecchie b-side. I brani furono scelti dallo stesso Noel e racchiusi in due CD. Contro ogni previsione il best of riscosse un grande successo, vendendo tre milioni di copie nel mondo, nonostante mancassero inediti e fossero stati esclusi tutti i brani dell'album Be Here Now.
In quel periodo Noel Gallagher e Gem Archer, accompagnati dal batterista Terry Kirkbride, tennero una serie di concerti semi-acustici che toccarono le seguenti città: Los Angeles, Toronto, Manchester, Melbourne, Sydney, Brisbane, Perth, Tokyo, Mosca, Parigi, Londra e Milano. Furono concerti molto apprezzati dalla critica ed ebbero un grande successo di pubblico. Nelle esibizioni acustiche furono eseguite anche delle cover, come quella di Strawberry Fields Forever dei Beatles.
Il 14 febbraio 2007 gli Oasis furono premiati ai Brit Awards con il prestigioso premio "Outstanding Achievement", per il contributo dato alla musica. A ottobre fu la volta dell'unico rilascio nel solo formato digitale di una canzone degli Oasis. Si trattò di Lord Don't Slow Me Down, brano contenuto anche nell'omonimo DVD sopraccitato e che esordì al decimo posto nelle classifiche dei singoli del Regno Unito.
Il recupero di popolarità degli Oasis fu confermato da un sondaggio condotto nel febbraio 2008 dalle riviste Q e HMV per decretare i migliori 50 album britannici degli ultimi 50 anni: due dischi degli Oasis, Definitely Maybe e (What's The Story) Morning Glory?, furono inseriti rispettivamente al primo e al secondo posto. Nella lista comparvero pure Don't Believe The Truth, quattordicesimo, e Be Here Now, ventiduesimo malgrado le numerose critiche ricevute poco tempo dopo la sua uscita. Nel settembre 2006 lo stesso magazine Q aveva incoronato, dopo un sondaggio, Live Forever miglior canzone di tutti i tempi, con Wonderwall al secondo posto.
Nel maggio 2008 fu reso noto che Zak Starkey non avrebbe partecipato al tour successivo all'uscita del nuovo disco degli Oasis. Il sostituto di Starkey è Chris Sharrock, noto al pubblico per essere stato il batterista di Robbie Williams, ma non è membro ufficiale, quindi gli Oasis continuano ad essere quattro.
Nel giugno 2008 la band firmò un nuovo contratto con la Sony per la produzione di tre album. Gli Oasis si erano riuniti negli studi di registrazione da luglio a settembre 2007, ultimando due nuove canzoni e le demo del resto dell'album. Interrotte le registrazioni per un paio di mesi per via della nascita di Donovan, figlio di Noel, il gruppo tornò in studio 5 novembre 2007 e finì le registrazioni verso marzo 2008 con il produttore Dave Sardy.
Il 14 agosto 2008 la band ha aperto le porte della propria sala prove a soli 100 fan per un concerto chiamato Standing on the edge of the noise, caratterizzato da un'atmosfera insolitamente raccolta e che ha fatto da preludio al tour mondiale. All'evento ha partecipato anche Chris Sharrock, che ha debuttato con gli Oasis.
Il 3 ottobre 2008 è uscito in Italia il nuovo album Dig Out Your Soul (nel Regno Unito il 6 ottobre), titolo tratto da un verso della canzone To Be Where There's Life, scritta da Gem Archer. Il singolo di lancio, The Shock of the Lightning, è stato pubblicato il 29 settembre, con una versione di Falling Down remixata dai Chemical Brothers come b-side. Gli altri due singoli estratti sono I'm Outta Time, uscito il 1° dicembre, e Falling Down, il 9 marzo. In Giappone l'album è uscito il 1° ottobre, in una versione con due bonus track: I Believe in All e una versione alternativa di The Turning. Noel Gallagher ha dichiarato che Dig Out Your Soul non è un disco britpop, ma un disco dal sound più sperimentale.
L'album ha subito riscosso notevole successo, piazzandosi al primo posto in Italia, nel Regno Unito e nel mondo per numero di vendite. Nel Regno Unito ha venduto 90.000 copie nel giorno d'esordio, risultando il secondo album venduto più velocemente del 2008. Ha debuttato al primo posto della UK album chart e ha venduto 200.866 copie nella prima settimana (51° album venduto più velocemente in tutte le epoche nel Regno Unito). Ha poi esordito al 5° posto nella US Billboard 200 con 53.000 copie vendute. Dal 1997, con Be Here Now, gli Oasis non raggiungevano una posizione così alta negli Stati Uniti, sebbene le vendite della prima settimana siano inferiori a quelle di Don't Believe the Truth. Ciononostante I'm Outta Time, secondo singolo, non è andato oltre la dodicesima posizione nel Regno Unito, interrompendo una serie di singoli degli Oasis giunti tutti in vetta alla classifica, da Supersonic in poi.
Insieme a Dig Out Your Soul sono tornati nelle classifiche britanniche degli album più venduti anche la raccolta Stop the Clocks e l'album del 1995 (What's the Story) Morning Glory?, che si stima abbia venduto 18 milioni di copie nel mondo, consolidando la propria posizione di disco fondamentale nella scena rock di tutti i tempi.
L'uscita dell'album, registrato in pochi mesi, è stata seguita dalla partenza di un tour di 18 mesi che tocca varie parti del mondo, tra cui, per la prima volta, il Sudafrica, con due date. Il 25 febbraio 2009 gli Oasis hanno vinto l'NME Award come Migliore band britannica del 2009, mentre a marzo hanno dovuto cancellare i loro concerti previsti in Cina in quanto il governo locale non ha concesso ai membri della band il visto d'entrata, a causa della partecipazione, nel 1997, di Noel ad un concerto pro-Tibet.
Il 4 giugno la band ha inaugurato il proprio tour estivo tornando a Manchester per tre date all'Heaton Park, di fronte a 70.000 spettatori a sera. I concerti hanno riscosso grande successo.
Il 28 agosto 2009, a seguito di una lite avvenuta tra i fratelli Gallagher nel backstage, il manager della band annuncia la cancellazione del concerto al Rock-en-Seine, festival nei pressi di Parigi, pochi minuti prima del suo inizio, oltre alla cancellazione delle due restanti date del tour europeo (Milano e Costanza), facendo riferimento ad una imminente dichiarazione di Noel Gallagher. Poco prima di mezzanotte compare sul sito ufficiale del gruppo la dichiarazione di Noel, che abbandona gli Oasis:
« È con qualche tristezza e con molto sollievo che vi dico che lascio gli Oasis stasera. La gente scriverà e dirà quello che vuole, ma semplicemente io non potrei andare avanti a lavorare con Liam un giorno di più. Porgo le mie scuse a tutti quelli che hanno comperato i biglietti per i concerti di Parigi, Costanza e Milano »
(Noel Gallagher)
Fonte: wikipedia.org