Biografia Riccardo Fogli
Riccardo Fogli esordisce nel mondo della musica come frontman e bassista di un gruppo rock di Piombino, gli Slenders, coi quali intraprende una minitournèe in giro per i locali del Nord-Italia. I componenti della band lavoravano presso lo stabilimento Acciaierie di Piombino, e per poter suonare si prendono 6 mesi di aspettativa.
Una delle ultime apparizioni della band è presso il Piper di Milano, nel quale suonano anche i Pooh, allora capitanati da Valerio Negrini e Roby Facchinetti. I Pooh rimangono impressionati sia dal modo di cantare che di suonare del giovane Fogli, e dopo il concerto gli chiedono di entrare nel gruppo, in sostituzione di Gilberto Faggioli, che ormai è stato tagliato fuori dagli altri componenti, per via del carattere non socievole e del malumore che getta all'interno della formazione.
Gli Slenders, vengono a sapere dei contatti tra i Pooh e Riccardo, e lo convincono a tentare la fortuna con la band che ha già pubblicato 2 singoli di successo. Inoltre, la band, costretta alle ristrettezze economiche, avrebbe di li a poco lasciato la carriera musicale per tornare a lavorare in fabbrica.
In cambio del passaggio ai Pooh, gli Slenders chiedono a Valerio Negrini di accollarsi le spese di mantenimento e le rate del furgone "della band" che ancora stavano finendo di pagare. Così i Pooh si ritrovano con un nuovo bassista, che in dotazione, oltre al furgone e alle ammiratrici, porta pure la canzone "Nel Buio", cover di "I Look in the mirror", che i Pooh inseriranno sia nella scaletta degli spettacoli dal vivo che nel loro primo album, intitolato Per quelli come noi, uscito nell'ottobre del 1966.
Il ruolo di Riccardo nel primo Lp della Band è, comunque, marginale, si occupa dei cori e delle parti di basso dei brani non ancora registrati; infatti, alcune canzoni erano già state prodotte e registrate in precedenza. Fra i brani che rimangono fuori dal Lp, spicca una chicca divertente, "I cinque orsacchiotti", nella quale i 5 ragazzi interpretano a turno una delle strofe. La prima viene affidata proprio al giovane Fogli.
In seguito, dopo l'abbandono di Mauro Bertoli, il gruppo rimane in 4. Escono alcuni singoli di successo, "Piccola Katy" e "In silenzio", entrambi affidati all'interpretazione di Riccardo, il quale diventa leader vocale della band anche nel successivo Lp Contrasto, uscito nel 1968. Riccardo è anche voce principale di "Mary Ann", "Un minuto prima dell'alba" e "Goodbye Madame Butterfly".
Quando i Pooh incidono Memorie nel 1969, è già chiara la posizione di Riccardo come unica voce della band, il che lascia pochissimo spazio sia a Roby Facchinetti che a Valerio Negrini. Il ruolo di leader del gruppo s'incrina quando i Pooh passano alla Cbs nel 1970; nello stesso anno, a giugno, Riccardo debutta come solista con il 45 giri Zan zan/I 10 comandamenti dell'amore, inciso con lo pseudonimo Renzo, insieme a Virginia, sempre per la Vedette. Il produttore dei Pooh, Giancarlo Lucariello, non volendo lasciare al solo Riccardo il ruolo di Voce Principale, decide di affidare a Dodi Battaglia il cantato di "Tanta voglia di lei", il 45 giri che lancia i Pooh nell'olimpo della canzone.
A Riccardo vien fatta cantare "Pensiero". Nell'album di Opera Prima, uscito nel 1971, Riccardo interpreta pure "Alle nove in centro" , "Che favola sei" e la prima strofa di "Opera Prima". L'insofferenza al ruolo di comprimario, porta Riccardo a lasciare la band alla fine del 1972, nel bel mezzo del Tour di Alessandra. Infatti, Lucariello aveva affidato i singoli più importanti del Lp ancora a Dodi Battaglia, togliendo sempre più spazio a Riccardo, che comunque si toglie la soddisfazione di cantare "Nascerò con te", "Alessandra" e "Quando una lei va via", tre canzoni evergreen del repertorio dei Pooh.
Riccardo si sente come un Re senza corona nei Pooh e, aiutato dai consigli di Patty Pravo che lo convince a lasciare la band per intraprendere la carriera solista, comunica ai membri della band la sua intenzione di lasciare. Nel 1973 mentre i Pooh pubblicano un Lp che ha fatto storia, il pluridecorato Parsifal, che viene lanciato e proposto anche in una fortunata tournée americana, Riccardo battezza il proprio esordio da solista con un Lp che rimane pressoché sconosciuto, "Ciao amore come stai".
Da questo Lp vengono estratti alcuni singoli di scarsissimo successo, la scelta di Riccardo sembra rivelarsi un fallimento, lasciare un gruppo destinato a lasciare un segno indelebile nella storia per arrabattarsi a far musica per conto proprio, senza avere riscontri né dal pubblico né dalla critica. Nel 1974 passa quasi inosservata la sua partecipazione a Sanremo col brano "Complici", così come passa inosservato un brano dal vago sapore progressive, "Amico sei un gigante". L'anno successivo pubblica il singolo "Guardami" (con il quale partecipa al Disco per l'Estate), un brano che rimanda molto agli anni '60 che stenta a trovar spazio nei JukeBox. Per compensare le poche vendite italiane, viene inciso un disco, interamente cantato in spagnolo, delle canzoni dei primi anni di Fogli.
Nel 1976 arriva una svolta nella carriera di Fogli, il 45 giri di "Mondo" diventa un successo ed il nome dell'ex bassista dei Pooh comincia finalmente a circolare nei grossi circuiti nazionali. Grazie a "Mondo", il cantante partecipa al Festivalbar e ritira il Premio Disco Verde. Sempre in quell'anno, pubblica il suo secondo LP, intitolato semplicemente "Riccardo Fogli", che include fra le altre una canzone del suo periodo Pooh, la famosa "In Silenzio" che viene rivisitata in una versione particolarissima e rallentata, con una bellissima sezione orchestrale a far di contorno. L'intro ricorda però "Infiniti Noi" dei Pooh, pubblicata nel 1973.
Nel disco trovano spazio anche "Mi manca", brano scritto da Umberto Tozzi che verrà incluso sia nell'album dell'artista toscano che in quello del giovane cantautore torinese. Fra le 2 versioni, l'unica differenza sarà il testo, leggermente modificato dal paroliere Giancarlo Bigazzi. Con Giancarlo Lucariello che produce i suoi dischi, Riccardo torna in auge e pubblica nel 1977 il singolo "Stella" che diventa una Hit importantissima della sua carriera, anche se non riesce a oscurare il precedente successo di "Mondo".
Il Lp di "Il sole, l'aria, la luce, il cielo" esce nel 1977 e segna una tappa importantissima della carriera di Fogli, un disco ben suonato e di classe, forse vagamente datato per il periodo nel quale è uscito, ma che delinea i contorni di interprete raffinato dell'ex ragazzo del '66. Nel disco sono incluse canzoni come "Anna ti ricordi", "Il giorno comincia qui", "Ricordati", "Paola", le ultime 2 vanno a comporre il 45 giri uscito in seguito per promuovere il disco. Gran parte dei brani vengono affidati alla penna della poetessa Carla Vistarini e di vari autori delle musiche. Riccardo scrive i testi di sole 2 canzoni, l'eterea e emozionante "Vendo sogni" e "Dolce straniera".
Nel 1978 è tempo di una raccolta, "Io ti porto via", che include 4 inediti tra le quali la titletrack. Il grande successo arriva nel 1979, con il singolo "Che ne sai", che rimane per moltissimo tempo nelle prime posizioni in classifica, accompagnando il successo dell'omonimo Lp nel quale si trovano anche 2 brani firmati da Roby Facchinetti.
Riccardo lascia un'impronta importante di se come interprete raffinato e gentile della canzone italiana, negli anni del cantautorato, del punk, dei giovani ribelli, Fogli si presenta sia nella musica che nell'abbigliamento come un giovane damerino in frak, proprio come nella copertina del disco. Altri singoli importanti sono "Pace", "Non mi lasciare" e "Che amore vuoi che sia".
La maggiorparte dei brani è composta da Maurizio Fabrizio, che si occupa anche degli arrangiamenti, e dal paroliere Guido Morra, già autore dei testi delle canzoni di Gianni Togni. Sempre nel 1979, doveva uscire il Lp "Matteo", prodotto da Fogli e Marcello Aitiani, con testi scritti interamente da Riccardo. Il disco viene bloccato però dalla casa discografica perché ritenuto troppo diverso (si tratta di un concept album di rock progressive nel quale si narra la vita di un uomo ripresa al contrario, dalla morte alla nascita, in pratica un disco al contrario rispetto a quello fatto coi Pooh 10 anni prima, ovvero "Memorie") dal genere che ha portato alla ribalta Fogli, il pubblico ne sarebbe rimasto spiazzato. Il brano "Festa" viene incluso in "Che ne sai".
La serie fortunata di Riccardo continua nel 1980 con un Lp "Alla fine di un lavoro" dal quale viene estratto il singolo "Ti amo però", oltre alla titletrack "Alla fine di un lavoro" e "Scene da un amore". Anche Fogli partecipa alla stesura dei testi. Nel 1981 esce "Campione", album che consacra Riccardo Fogli come interprete della canzone italiana. Da questo Lp, infatti, viene estratta "Malinconia", canzone che si prende il lusso di vincere La Vela D'Oro, il Telegatto e il Disco di Platino.
Nel 1982 partecipa a Sanremo e vince col brano "Storie di tutti i giorni", canzone intramontabile che già in molti, prima del successo sanremese, vedevano come vincitrice già scritta della manifestazione. La vittoria a Sanremo fu abilmente costruita dal produttore Lucariello, che confezionò questo gioiello di canzone e ne curò nei minimi dettagli ogni particolare, dal suono di chitarra elettrica contrapposto ad un giro di pianoforte classico, dall'abbigliamento elegante di Riccardo Fogli la serata finale, accompagnato da un chitarrista rock di grand'effetto, al secolo Roberto Puleo.
Le enormi polemiche che ne susseguirono (si vociferò di una vittoria comprata dalla casa discografica) non minarono la popolarità di questo brano, che si portò in cima alla Hit Parade, regalando a Fogli anche il Premio Bettino Ricasoli per la qualità letteraria del testo, il Telegatto, il Premio Radio Corriere TV e il Disco d'Oro. Questo grande successo permise al cantante di partecipare l'anno successivo all'Eurofestival, manifestazione canora europea che vedeva la partecipazione, come rappresentante dell'Italia, proprio del gruppo o dell'artista vincitore a Sanremo.
Nel 1982 uscirono due Lp, il primo "Collezione" comprendeva la vincitrice di Sanremo ed i brani migliori di quel periodo, mentre l'album di inediti che ne seguì fu "Compagnia", che però non ottenne una grandissima considerazione, pur includendo oltre alla canzone omonima, brani già proposti in precedenza da altri artisti (Io voglio vivere) e una rivisitazione più moderna di "Nascerò con te", suo cavallo di battaglia al tempo dei Pooh. Proprio i Pooh, nelle persone di Roby Facchinetti e Stefano D'Orazio collaborano alla realizzazione del disco (D'Orazio firma un testo) e proprio Facchinetti compare nella foto di copertina del Vinile, immortalato in un tavolo a 4 con Baldan Bembo, Fogli e Maurizio Fabrizio. Fogli partecipò con "Per Lucia" all'Eurofestival del 1983, brano che si piazzò all'11° posto. La canzone tratta di un tema ben diverso dalle solite "lagne d'amore", infatti nell'immaginario di Riccardo si tratta di una lettera scritta ad una ragazza che vive oltrefrontiera, nell'Europa dell'Est.
Dal 1984 si apre un periodo nel quale Riccardo sforna dischi un po' plastificati, come detta la moda musicale del tempo, dischi che non ottengono un gran seguito, nonostante le partecipazioni sanremesi di alcune canzoni. Dell'84 è l'album "Torna a sorridere" (di cui fa parte l'omonima canzone presentata al Festivalbar), mentre dell'85 è l'Lp "1985", all'interno del quale è inclusa la canzone sanremese "Sulla buona strada".
Nel 1986, in occasione della partita di calcio della Nazionale Cantanti, di cui all'epoca Riccardo era capitano, tenutasi a Reggio Calabria contro la rappresentativa locale medici, tiene a battesimo Stefano Naim, figlio del capitano dei medici.
Nel 1987 per promuovere il disco "Le infinite vie del cuore" Riccardo torna a cantare coi vecchi amici dei Pooh nel singolo "Giorni Cantati". Successivamente, escono gli Lp di "Amori di Guerra" del 1988 (da molti fans considerato uno dei dischi migliori della sua produzione), la raccolta "Non finisce così", 1989, che include il brano che è ha partecipato a Sanremo e "Sentirsi Uniti" del 1990, nel quale è incluso "Ma quale amore", anch'esso presentato al Festival, dove Riccardo ha collezionato ben 3 quarti posti di fila dopo la vittoria del 1982.
Nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo con un brano introspettivo, "Io ti prego di ascoltare", che viene incluso insieme a "Dimmi chi sei" e "A metà del viaggio" nell'album "A metà del viaggio", un disco dove vengono riproposti molti dei suoi grandi successi in maniera rivisitata; l'album segna la fine della collaborazione con lo storico produttore Giancarlo Lucariello. Sempre nello stesso anno incide "Amici", brano scritto da Roby Facchinetti e Valerio Negrini ed interpretato a due voci con Marcella Bella ed incluso nell'album della cantante, intitolato "Sotto il vulcano". Riccardo Fogli torna a Sanremo nel 1992 con "In una notte così" (inizialmente destinata a Mia Martini). Vieni poi pubblicato l'album "Teatrino meccanico", che include anche "Voglio le tue mani" (singolo del quale viene girato un video clip che preannuncia la partecipazione al Disco per l'Estate). Il cantante incide poi per il mercato spagnolo "Sabrás", nota in Italia come "Saprai" nella versione a due voci di Fiordaliso e Roby Facchinetti ed ora eseguita da Fogli e dalla stessa cantante in lingua spagnola.
Nonostante le buone critiche (che parlano di un artista raffinato e fuori dagli schemi della musica attuale) e i vari riconoscimenti come il Premio Calidario del Casinò Municipale di Sanremo, la Targa Ciano Montello, la Targa San Vincenzo e la Targa Colle di Fuori, la popolarità e la vendita dei dischi di Fogli sembra affievolirsi sempre più. L'artista decide allora di pubblicare "Nella fossa dei leoni", un cd dalle sonorità tipicamente elettriche, del quale fanno parte "Ombre sopra i muri" e "Caro amore mio". Del 1995 è invece "Fogli su Fogli", un album interessante poiché unplugged, ovvero suonato in presa diretta con grandi sessioni di musicisti: ne fanno parte oltre alla storica band di Fogli (Roby Facini, Ugo Maria Manfredi, Pietro Cantarelli e Alessandro Ravasini), anche Massimo Luca, Vince Tempera e Claudio Pascoli insieme a Giovanni Pezzoli e Andrea Fornili degli Stadio con in aggiunta un quartetto d'archi. Nel disco trovano posto molti successi rivisitati in chiave acustica e due inediti: "Quando sei sola" e "Monica" (destinata a partecipare al Disco per l'Estate). L'anno seguente si ripresenta a Sanremo con "Romanzo" (brano confinato in 19esima posizione) e pubblica l'omonimo album.
Nel 1998 pubblica, quasi in sordina, il disco "Ballando", solo 7 canzoni, un disco ben suonato ma che viene stroncato dalle vendite quasi nulle. La rivista "Raro" pubblica nel 1999 in tiratura limitata la versione rimasterizzata del desaparecido "Matteo" del 1979.
Dopo una serie di raccolte antologiche ed un disco dal vivo del 2002, il nome di Riccardo Fogli torna a circolare con la vittoria del Reality Music Farm nel maggio del 2004. In seguito, come premio, gli vien concessa la pubblicazione di un Cd con le migliori interpretazioni realizzate nel programma di Raidue.
Nel 2005 esce "Ci saranno giorni migliori", primo disco di inediti del nuovo millennio, prodotto da un'importante emittente radiotelevisiva italiana. Gran parte dei brani del disco sono scritti dal cantautore Gatto Panceri, Riccardo firma il testo di "Profumo di lei". Si aggregano anche Dodi Battaglia, che firma le musiche e suona la chitarra in "Amori belli, amori brutti" e Fio Zanotti (arrangiatore dei Pooh) in "Per te io canto". Viene estratto anche il singolo "Non finisce qui", mentre "Io non canto (senza te)" è una versione diversa del brano già presentato l'anno precedente (per la stessa etichetta) da "Dennis". Questo nuovo lavoro frutta a Fogli il Premio Speciale ai Venice Music Awards. Nel 2008 esce "Riccardo Fogli Libro+Cd": si tratta di un cofanetto che contiene un Cd con alcuni estratti dal suo repertorio ("Piccola Katy", "Malinconia", "Storie di tutti i giorni", "Non finisce così", Quando sei sola" etc) e un libretto autobiografico in cui sono raccolti degli aneddoti della sua vita.
Fonte: wikipedia.org