Biografia Zecchino D'Oro
È considerato un evento che pian piano è divenuto di fatto costume e patrimonio culturale delle generazioni nate a partire dagli anni Sessanta. Tale valore è testimoniato dall'attribuzione, nell'aprile 2008, di una targa "Patrimoni per una cultura di pace" consegnata nel corso di una cerimonia organizzata dai Club e Centri UNESCO.
Come viene regolarmente sottolineato nel corso della manifestazione, va ricordato che a vincere lo Zecchino d'Oro e/o lo Zecchino d'Argento sono gli autori e compositori delle canzoni e non i bambini che le interpretano. Questo vale per tutte le edizioni.
L'intuizione e l'idea di uno spettacolo per bambini che promuovesse musica a loro dedicata fu nel 1959 di Cino Tortorella. Il progetto fu sviluppato in occasione del "Salone del Bambino", in quell'anno tenutosi a Milano. La canzone Lettera a Pinocchio (dal famoso incipit Carissimo Pinocchio, amico dei giorni più lieti), dedicata al burattino Pinocchio creato dalla penna di Carlo Lorenzini, scritta da Mario Panzeri, ha conosciuto una straordinaria fortuna anche al di fuori della manifestazione canora ed è stata memorabilmente interpretata poi da Johnny Dorelli in una versione che ha appassionato grandi e piccini.
Tortorella, che già interpretava il ruolo del Mago Zurlì nel programma "Zurlì, il mago del giovedì", strutturò la prima edizione come successione di momenti rievocativi (con qualche libera interpretazione) della favola di Pinocchio, sino al momento in cui in scena si faceva rivivere la nascita dell'albero degli zecchini d'oro, da cui il nome della rassegna canora.
Lo Zecchino d'Oro doveva favorire la creazione di canzoni per bambini, cioè stimolare l'impegno dei compositori a realizzare opere destinate al mondo dell'infanzia.
I risvolti economici della manifestazione sono ovviamente stornati verso finalità di solidarietà.
- Nel 1961 la rassegna fu portata all'Antoniano di Bologna, che da allora in poi si legò inscindibilmente ad essa, e tuttora la organizza e produce. Lo stesso anno, le canzoni presentate alla rassegna iniziarono ad essere prodotte su disco (allora in vinile, 45 giri).
- Nel 1963 la manifestazione si spostò dal cinema dell'Antoniano al neonato studio televisivo; contemporaneamente nacque il "Piccolo coro dell'Antoniano", ideato, coordinato e diretto da Mariele Ventre, che dai 5 bambini degli esordi ne conta ora una sessantina.
- Nel 1966 furono inviate al concorso ben 527 canzoni. I piccoli cantanti, il coro ed i frati, insieme a tutti i collaboratori, vennero ricevuti in udienza speciale da Papa Paolo VI.
- Nel 1969 per la prima volta, la rassegna fu trasmessa in Eurovisione.
- Nel 1973 la Rai ridusse la trasmissione televisiva della manifestazione alla sola giornata finale (trasmettendo però via radio le giornate precedenti). Nello stesso anno, Tortorella abbandonò il costume di scena del Mago Zurlì e per la prima volta i bambini iniziarono a cantare su basi musicali preregistrate (non più dunque eseguite in diretta).
- Nel 1974, le canzoni "Ciribiricoccola" e "Cocco e Drilli" entrarono in Hit Parade.
- Nel 1976, la rassegna divenne internazionale.
- Nel 1977, lo Zecchino d'Oro viene trasmesso a colori.
- Il 1995 è l'ultimo anno di vita di Mariele Ventre, direttrice storica del Piccolo Coro.
- Il 1996 è il primo anno che Sabrina Simoni assume la direzione del Piccolo Coro.
- Nel 2007, lo Zecchino d'Oro festeggia le 50 edizioni.
- Nel 2009, lo Zecchino d'Oro festeggia i 50 anni.
Tra i personaggi passati alla storia grazie a questa fortunata manifestazione/trasmissione televisiva, si ricordano il pupazzo Topo Gigio (sostituito da Geronimo Stilton durante il 47° Zecchino d'Oro), Richetto (impersonato da Peppino Mazzullo, la voce di Topo Gigio) e il presentatore storico, Cino Tortorella, che nelle prime edizioni si presentava nelle vesti di Mago Zurlì oltre alla scomparsa Mariele Ventre, la cui morte (il 16 dicembre 1995, pochi giorni dopo la conclusione del 38° Zecchino d'Oro) fu percepita con diffusissima partecipazione generale. A dirigere il Piccolo Coro ora c'è Sabrina Simoni.
Tra i piccoli partecipanti allo Zecchino d'Oro si ricorda Viviana Stucchi che nella sesta edizione del 1964 vince e ottiene un enorme successo con la canzone "Il Pulcino Ballerino". Dello stesso anno "Concertino in Cucina", interpretata dal trio Daniela Airoldi, Marco Lo Giusto e Oreste Patacchini. Nel 1968, con il famoso Il valzer del moscerino, la cantante Cristina D'Avena che deve la sua fama attuale alle numerose sigle di cartoni animati successivamente da lei cantate in età (e con voce) più adulta.
Nel 1967 la canzone Popoff portò alla ribalta il piccolo interprete, Walter Brugiolo che divenne personaggio popolarissimo, partecipando come protagonista a diverse pubblicità (e quindi allora al noto programma Carosello) e recitando da comprimario in tre film; Zum Zum Zum n 2, del 1969, Il suo nome è Donna Rosa dello stesso anno, e Mezzanotte d'amore del 1970.
Fonte: wikipedia.org