Italiani? Santi, poeti, navigatori e … “storpiatori”

15
Lug
2013
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«Italiani? Popolo di Santi, poeti, navigatori e ora anche di “storpiatori” di canzoni» questa è l’analisi di Will Hope, Director of Label Relations di Spotify.

Infatti il servizio di musica in streaming on demand ha pubblicato un curioso sondaggio sulle canzoni più storpiate dagli italiani ed uno dei risultati è che più del 50% degli italiani, molto spesso, sbagli le parole delle canzoni, inventandosi frasi il più delle volte ridicole. Proprio per questo la maggior parte degli intervistati non ritiene l’errore motivo d’imbarazzo. Addirittura solo uno su cinque dichiara di arrossire ma non tutti la pensano così, in particolar modo chi la storpiatura la deve ascoltare: tanto è vero che il sondaggio rivela che il 30% delle persone ne è infastidita e la percentuale arriva perfino al 50% nel caso in cui l’errore avviene durante un concerto.

Altro dato interessante: meno del 40% degli italiani ha provato a fermare e correggere gli storpiatori-seriali incontrati. Partendo da questo dato Will Hope ha elaborato la sua analisi, non propriamente simpatica per il nostro paese: «Tutti conosciamo persone che sbagliano costantemente le parole di una canzone e sicuramente è capitato anche a ognuno di noi di cambiare involontariamente il testo del nostro brano preferito. La ricerca che abbiamo condotto rivela come storpiare le canzoni sia un fenomeno mondiale. Se però gli inglesi appassionati di musica sono perfezionisti e non mancano di far notare ai propri amici gli errori commessi, gli utenti italiani non si fanno infastidire troppo, forse perché sono i primi ad inventare i testi quando non li conoscono»

Ma quali sono queste canzoni? Eccole:

1) I Don’t Want To Wait di Paula Cole (ritornello conosciuto da tutti come “Adouanaueii”, il brano diventato famoso grazie al telefilm Dawson’s Creek);

2) Non amarmi di Aleandro Baldi (Non amarmi perché vivo a Londra / Non amarmi perché vivo all’ombra);

3) Loser di Beck (So open the door, I’m a looser baby / Soy un perdedor, I’m a looser);

4) Get Lucky dei Daft Punk (We rob a Mexican Monkey / We’re up all night to get lucky);

5) Il Tempo Di Morire di Lucio Battisti (Motocicletta, riesci a capì? / Motocicletta dieci HP);

6)  I’ll be there for you dei Rembrandts (I’ll bidè for you / I’ll be there for you);

7) Raccontami di Francesco Renga (Ti ho vista a Perugia, sempre più lontana / Ti ho vista delusa, sempre più lontana);

8) How to save a life dei The Fray (How to stay alive / How to save a life);

9) When the saints go marching in di Louis Armstrong (Oh uennesen go macinin / Oh when the saints go marching in);

10) Heroes di David Bowie (We can be yellow for one day / We can be Heroes just for one day).

Sicuramente gli italiani non mancano di fantasia e il nostro panorama musicale, infatti, è folto di gruppi o cantanti più o meno famosi che sulle storpiature delle canzoni hanno costruito tutta la loro carriera musicale: tra i più prolifici ricordiamo i Gem Boy, mentre il simpatico Checco Zalone più che la carriera musicale ha accresciuto la sua fama di comico.

Anche se non c’è nulla di male ne di disdicevole nello storpiare qualche parola di un testo, il consiglio migliore per non fare brutte figure è quello di andare su angolotesti.it e ripassare!