Whitney: i risultati ufficiali dell’autopsia

05
Apr
2012
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In molti avevano già capito che a portare alla morte Whitney Houston era stata un’overdose; ma oggi è arrivata la conferma ufficiale: nel bagno della stanza d’albergo, dove la famosa cantante è stata trovata morta, c’era della cocaina.

Il rapporto delle autorità parla chiaro: non doveva essere per uso occasionale, visto che oltre alla cocaina nella camera d’albergo sono stati trovati anche strumenti specifici in genere usati per il suo consumo, come cucchiaino, specchio e foglietto di carta arrotolato.

 

Al di là di ciò che è stato trovato in camera, secondo i test finali condotti per accertare le cause della sua morte, ad uccidere la Houston sarebbero stati un mix di veleni: cocaina, marijuana, l’ansiolitico Xanax e l’antistaminico Benadryl.

Pare inoltre che durante le ultime ore della sua vita, la cantante si fosse lamentata per un mal di gola forte, e che il suo assistente le avesse consigliato un bagno caldo. E’ lì che sarebbe morta annegata, forse perché si era assopita dopo aver ingerito droghe e medicinali.

Nessuna traccia di alcol nel suo corpo. Il medico che ha condotto l’autopsia, Ed Winter, ha aggiunto che la Houston aveva placche di grassi nelle arterie, e che questa è una condizione comune a molti tossicodipendenti.

La cantante combatteva contro la dipendenza da droga da anni, ma è solo una dei tanti tossicodipendenti a non essere stata in grado di vincere questa lotta.