Carmen Consoli torna nei teatri italiani

28
Nov
2016
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La musica di Carmen Consoli è pronta per tornare a risuonare nei maggiori teatri italiani, con un tour che partirà il prossimo Febbraio 2017.

La cantante tornerà ad esibirsi nei teatri a partire dal 25 Febbraio con il primo appuntamento a Belluno presso il Teatro Comunale; a questo primo appuntamento ne seguiranno altri: 27 febbraio al Teatro Filarmonico di Verona, il 28 aprile al Teatro Morlacchi di Perugia, 2 Marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 9 Marzo al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, l’11 Marzo al Teatro La Fenice di Senigallia (Ancona), il 18 Marzo al Teatro Pacini di Pescia (Pistoia), il 19 Marzo al Teatro Politeama di Genova e il 20 Marzo al Teatro dal Verme di Milano.

Queste le parole con cui l’artista annunciato il nuovo tour teatrale, tramite un messaggio sulla sua pagina Facebook

Un nuovo progetto in trio, ma antitetico rispetto al power trio dell’ “Abitudine di tornare”: da febbraio 2017 Carmen Consoli sarà nei teatri con “Eco di sirene”, sul palco in punta di plettro con violino e violoncello – rispettivamente Emilia Belfiore e Claudia della Gatta-.

Eco di sirene è l’evoluzione di uno dei progetti più amati ed originali di Carmen: L’anello mancante (2008), un tour teatrale con il quale ha registrato il tutto esaurito in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, dominando la scena sola sul palco con le sue sei chitarre.

Come in quel concerto, la musica sarà la tela sulla quale tracciare riflessioni e impressioni personali; qui però i tre strumenti acustici si rimandano suggestioni diverse sugli stessi temi musicali e argomenti, dando così corpo all’ambivalenza connaturata al titolo stesso, Eco di sirene. Una sirena è infatti al tempo stesso un suono d’allarme ed una creatura magica che canta per avvisare del pericolo. Una sirena ama e custodisce, assorda e allerta. Una sirena incanta e seduce. Ma può anche urlare e proteggere. È una mostruosa chimera ed una dolce fanciulla in cerca di un’anima. Eco di sirene è quindi uno spazio nel quale accogliere e dar voce e corpo alle domande sul presente, ai piccoli momenti di gioia quotidiana, alla pluralità di risposte individuali.