Fiorella Mannoia, la parola alla favorita

03
Feb
2017
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Dopo pochissime ore dalla pubblicazione ufficiale dei testi delle 22 canzoni in gara nella 67esima edizione del Festival di Sanremo, Fiorella Mannoia con il brano Che sia benedetta è stata data come favorita; dopo di lei ci sono Sergio Sylvestre e Al Brano.

Ma cosa ne pensa la stessa Mannoia di queste voci? Raggiunta dai microfoni dei giornalisti, la mannaia si è detta scaramantica rispetto a queste cose e che certe parole prima del festival possono anche portare sfortuna “Sì, questa cosa porta un sacco di sfiga… Spero che non lo dicano perché ogni volta che lo dicono poi non succede mai. Sono lusingata, ma aspetto che sentano la canzone: come si può dare una vittoria sulla carta, solo perché sono io e canto da molti anni? Spero lo facciano dopo averla ascoltata: se a quel punto mi daranno per vincente, ne sarò ancora più contenta, vorrà dire che non mi ero sbagliata e che ho portato una canzone bella“.

Fiorella Mannoia torna dopo parecchi anni sul palco del Teatro Ariston di Sanremo; dopo la sua partecipazione nel 1988 con il brano Le notti di maggio con il quale si è classifica al decimo posto ma ha portato a casa il Premio della Critica, la cantante ha ritrovato la voglia di partecipare proprio grazie al suo brano. Il testo della canzone è stato scritto da Amara, una donna e una giovane autrice “L’incontro con Amara è nato proprio dalla canzone. Me l’hanno proposta e io ascolto sempre prima la musica, non mi interessa sapere chi l’ha scritta. Quando l’ho ascoltata per la prima volta mi ha colpito davvero tanto; avevo già concluso il disco Combattente e non potevo più inserirla, ma non volevo perderla. Ho domandato chi l’avesse scritta e quando ho scoperto che si trattava di Amara, una donna e una giovane autrice, ero ancora più contenta. Quindi sono felice per me, per aver ricevuto in regalo questo brano e per lei, perché è una buona occasione di far sentire la sua canzone a Sanremo“.