Cremonini a Battisti “Parlavi una lingua meravigliosa”

06
Mar
2018
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Il 5 marzo Lucio Battisti avrebbe compiuto 75 anni. In questo giorno così importante in cui viene ricordato uno dei più grandi artisti dello scenario musicale italiano, a rendergli omaggio è un cantante di oggi.

Cesare Cremonini si prende una pagina del quotidiano Il Messaggero tutta per se e gli dedica una lunga lettera, una lettera che non parla solo di auguri ma passa attraverso tante riflessioni “Un lessico del silenzio che oggi dovrebbe servirci da esempio”.

Cremonini torna indietro nel tempo per ricordare la musica di Battisti, che a sentirla oggi sembra ancora perfettamente attuale sia per le parole che per il sonoro. Non è sempre facile ricordarti, caro Lucio Battisti. Si prova un senso di pudore e rispetto per l’uomo che sei stato, una cautela particolare nello scrivere. Uomo. Non solo grande artista scrive così Cesare, inaugurando questa lungo pezzo editoriale dedicato ad uno dei mostri sacri della nostra storia “L’aver sprovincializzato la musica popolare italiana senza perdere la sua forza melodica, attraversando epoche diverse senza rinunciare mai alla crescita personale e musicale è un tuo merito altissimo e per me come luce abbagliante di un grande faro”.

I dischi e la sua musica sono ancora oggi dei simboli intramontabili di quando la musica di fonde al concerto di arte, diventando così eterna nel tempo. Proprio su questo tema Cremonini esprime la sua ultima riflessione “Si può essere ancora grandi senza apparire?”.

 

Il lessico del silenzio. Ho scritto per @ilmessaggero.it #LucioBattisti #5Marzo

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