Elio in guerra per il figlio autistico “Nessun aiuto dallo stato, i genitori si sentono soli”

18
Apr
2018
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Il leader della band degli Elio e Le Storie Tese scende in campo per denunciare una situazione di disagio e abbandono verso i bambini portatori handicap.

Per far fronte a questa problematica il cantante è diventato testimonial di una campagna (battaglia) di sensibilizzazione promossa da Uniti per l’Autismo. Elio si è unito al loro grido di aiuto e denuncia un generale disinteresse per questo tema.

Come riporta oggi il Corriere della Sera, basta una battuta ironica per far capire a pieno la situazione che oggi vige in Italia “Se oggi si raccolgono online 250 mila firme per salvare un cane, non possiamo fermarci a 25 mila per chiedere l’applicazione di una legge regionale sull’autismo che non lascerebbe più sole le 100 mila famiglie lombarde che ogni giorno devono affrontare questa difficoltà.

Elio ha deciso di diventare testimonial di questa battaglia perchè non solo si è trovato in prima persona a che fare con questo tema, ma anche perchè nessuno ti aiuta mai Ricordo quando cercavamo, io e mia moglie, qualcuno che ci dicesse se nostro figlio era autistico o no: avere una diagnosi è pressoché impossibile, ti viene fatta quasi sotto banco, ma in realtà si tratta di un passaggio fondamentale, perché la diagnosi precoce va fatta. È importante. Meno male che poi ho incontrato l’amico Lucio.

Lucio è Lucio Moderato, il direttore dei servizi innovativi per l’autismo di Fondazione Sacra Famiglia di Varese, promotore di questa battaglia “Non dobbiamo curare, perché non è una malattia, ma prenderci cura attraverso interventi educativi e abilitativi”.

Infine Elio, durante l’intervento a Varese ha concluso con queste parole “Purtroppo nella ricchissima e avanzatissima Lombardia queste persone sono abbandonate completamente alle proprie famiglie che devono farsi carico di tutto, delle spese per i trattamenti, della mancanza di inclusione e del dover affrontare, senza strumenti validi, le prospettive per il futuro. In Lombardia ci sono norme che potrebbero migliorare tantissimo tutto questo. Basta volerle applicare”.