“AH” Tommaso Paradiso in prima pagina su Vanity Fair
2018
Il leader dei Thegiornalisti finisce sulla copertina del nuovo numero di Vanity Fair: laccato e pettinato, il cantante racconta il successo e il suo nuovo di “più desiderato d’Italia”.
L’attenzione mediatica è tutta si di lui e sulla sua band, con la quale sta girando l’Italia tra un sold out e l’altro, per portare in giro tutta la musica dell’ultimo album Love. Amato dai fan, celebrato dai colleghi, Tommaso Paradiso è in questo periodo diventato una delle icone musicali più amate, complice soprattutto il fatto che nella vita nonostante il successo l’abbia travolto, lui sia riuscito a rimanere umile.
I Thegiornalisti hanno detto NO a Sanremo ma per il futuro hanno grandi progetti “Aspirare ai grandi numeri è fondamentale! La Cappella Sistina, Picasso, i Beatles piacciono a tutti e un motivo ci sarà. Non mi sto paragonando a nessuna di queste cose, sia ben chiaro, altrimenti mi prendono per matto. Però quando vedo 12 mila persone saltare all’unisono in un palazzetto e vedo che questi 12 mila sono dai 10 a i 60 anni, sono contento. Thegiornalisti giocano nel campionato eterno della canzone italiana: canzoni per essere cantate da tutti”.
Questo il suo sogno e quello dei suoi compagni di avventura, con i quali scrivono canzoni normali che raccontano vite normali “…ti mando un vocale di dieci minuti / soltanto per dirti quanto sono felice…” e la prima dichiarazione ispirata alla Gazzetta dello Sport della musica italiana, “…Ho vinto il Mondiale da quando ci sei / sei la Nazionale del 2006…” dedicata alla fidanzata Carolina Sansoni.
Nell’intervista Tommaso ha parlato della vita privata, della madre, del suo look ma anche di musica, e non si è soffermato solo sulla sua, ma ha avanzato una piccola preferenza per la musica trap del momento. Su questo tema il collegamento diretto con quanto tragicamente accaduto pochi giorni fa alla Lanterna Azzurra non poteva mancare, ma Tommaso ha le idee chiare e difende Sfera Ebbasta “Non si possono accusare i cantanti per quello che scrivono. È colpevole chi non ha badato a rispettare le regole di sicurezza. Ed è il tale con lo spray al peperoncino l’Idiota Ebbasta. Non Sfera. Il mondo di rap e trap vive di linguaggio provocatorio, si sa. Ma non per questo chi scrive o, peggio, chi ascolta quella musica è violento o sessista. A me piacciono i film di Quentin Tarantino, mi è piaciuto Gomorra, ma non vado in giro a sparare. Del resto, gli antichi Greci insegnano: la creazione artistica è catarsi. Altrimenti tutti gli spettatori di Medea di Euripide ammazzerebbero i loro figli”.
Tommaso Paradiso è nella copertina del numero di dicembre di Vanity Fair.
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