L’addio di Morgan a Monza “La città che mi ha tradito” lettera aperta al sindaco

08
Lug
2019
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Morgan dice addio a quella città che lo ha tradito, dopo aver vissuto per tanti anni a Monza l’artista scrive una lunga lettera al sindaco e chiude così ogni rapporto con quella città che nel momento del bisogno, sostiene lui, gli ha voltato le spalle.

Una storia che sembra non aver mai fine quella di Morgan, dello sfratto, della richiesta di rispetto verso la sua casa d’artista e infine del tradimento che lui dice di aver subito da quella città a cui lui ha dedicato moltissimo.

La lettera indirizzata al primo cittadino sottolinea uno stato di delusione da parte di Morgan e di grande ipocrisia che sente di riceve da parte di tutta la città.

Non metterò mai più piede nella città che mi ha tradito” racconta a Il GiornoIl sindaco che ritenevo un amico mi ha tradito. La vigliaccheria con cui la mia città ha negato il rispetto a un uomo che ha solo e sempre portato le sue origini nel palmo di mano”.

L’unico a stargli accanto in questo momento difficile resta ancora Vittorio Sgarbi, l’unico allo stesso modo che sembra vedere in Morgan qualcosa di buono “Purtroppo sono prevalsi pregiudizi e ignoranza. Non si trattava di dare una casa a Morgan dove dormire o mangiare, ma di ospitare il suo studio-museo, cioè strumenti musicali, dischi, libri, spartiti musicali, cimeli della storia del rock, opere d’arte. Invece una opposizione ottusa lo ha messo sullo stesso piano di uno che reclama un alloggio popolare, facendolo apparire come un privilegiato”.