Roberto Benigni a Sanremo: ingresso con la banda e la Bibba sul palco del Teatro Ariston

06
Feb
2020
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Roberto Benigni era l’ospite più atteso della terza puntata del Festival di Sanremo. L’attore, che a Sanremo è di casa, a 9 anni dalla sua ultima presenenza all’Ariston in groppa ad un cavallo, promette uno spettacolo che sicuramente potrebbe fare la storia, come i precedenti.

Bocche cucite in Rai su cosa avrebbe fatto Benigni, ma ovviamente Amadeus, il conduttore della kermesse, è stato interpellato.

Incalzato per le critiche circa l’eccessiva lunghezza dalla seconda serata, ha spiegato: “Ora devo accelerare sulla gara. Anche prima di Benigni ci sarà la gara. Poi la coperta è quella: se uno porta uno show ricco inevitabilmente il minutaggio aumenta, ma sono d’accordo sul fatto che la gara deve avere più spazio. So che Benigni farà una cosa forte, che rimarrà. Ma non so quanto dura. Dura il giusto secondo la sua professionalità. Non credo durerà 45 minuti, secondo me sarà inferiore”.

Verso le 22:45 arriva il momento tanto atteso “Al 70esimo festival di Sanremo, arriva Roberto Benigni” tuona Amadeus all’Ariston.

L’attore arriva dall’esterno, accompagnato dalla banda, un ingresso trionfale per lui al Teatro, con tutto il pubblico che lo accoglie in piedi. Raggiunto il centro dello spettacolo assieme ad Amadeus rievocano i grandi momenti della storia del Festival “So tutti di questo evento, tutti coloro che sono passati, dettagli, segreti, storia” esclama Benigni, prima di regalare al pubblico un grande spettacolo musicale. “Ho sempre sognato di cantare all’Ariston” dice, con Amadeus che risponde “Allora canta, per noi sarebbe un grande onore”.

La scelta musicale di Benigni si può dire essere la cover delle cover, il libro Il cantico dei cantici, una scrittura presente nella Bibbia, il libro del desiderio (diverso dal bisogno di fare sesso). Narra la storia di una copia, lei e lui che si amano, rappresentano tutte le coppie in ogni angolo del mondo che rievocano il miracolo dell’amore, ogni persona umana che ama “amo per amare”.