“Rinascerò Rinascerai” prima in classifica, Roby Facchinetti scrive ai fan “Insieme rinasceremo”
2020
Il brano Rinascerò, Rinascerai scala le classifiche nazionali arrivando al primo posto. La canzone di Roberto Facchinetti e Stefano D’Orazio per “la città ferita”, ovvero Bergamo a cui andranno tutti i proventi raccolti, sta diventando un grande successo. Gli artisti commossi dall’affetto del pubblico hanno scritto una lunghissima lettera.
I ringraziamenti arrivati in rete questa mattina sono rivolti a tutti: a chi con loro ha creato questo brano, in pochissimo tempo, a chi come RTL li ha aiutati a diffonderlò il più possibile, ma soprattutto a chi ha scelto di ascoltarla e acquistarla come gesto di solidarietà verso il prossimo.
Carissimi amici,
sono davvero colpito da come avete accolto “Rinascerò, rinascerai”. Primi in classifica, un numero impensabile di visualizzazioni…
Io e Stefano vogliamo davvero ringraziare tutti, una volta di più ci avete saputo meravigliare e commuovere, e il vostro aiuto a chi soffre per questa terribile calamità resterà nel tempo come una delle testimonianze più forti e preziose della qualità dell’anima degli italiani.
Ma vorrei cogliere l’occasione di questo dovuto ringraziamento a voi anche per ringraziare i tanti compagni di viaggio, che sull’onda del cuore mi hanno accompagnato in questo progetto, dopo che il dolore e la rabbia avevano preso il sopravvento su di me alla vista di quella fila interminabile di camion carichi di bare. Sapevo che su quei mezzi dell’esercito c’era anche un mio parente, sapevo che c’era un amico carissimo, sapevo che c’erano decine di conoscenti. C’era la mia gente, su quella strada a pochi passi da casa mia, sotto un’alba livida. La musica del brano “Rinascerò, rinascerai” è nata poco tempo dopo quella visione, quella consapevolezza, quella rabbia. Per riscattare tutto, anche il dolore, provando a fare qualcosa per la mia città ferita: e non solo, visto che il brano vuole essere per chiunque, per tutti quelli che soffrono a causa del virus, per la nostra Italia e per un mondo mai come oggi unito purtroppo da qualcosa d’imponderabile e tristemente universale.
Subito dopo aver composto la musica del brano, con in mente già le parole del titolo, ho telefonato a Stefano. Ed è Stefano il primo che debbo, voglio ringraziare. Ha capito subito tutto, e in poco tempo ha messo sulle note le parole giuste, anzi: le giuste emozioni. Con il cuore, come lui solo sa fare.
Poi devo ringraziare Danilo Ballo, cui ho chiesto arrangiamento e realizzazione in due giorni lavorativi: e stando entrambi ovviamente in casa. Danilo ha dovuto -ha voluto!- lavorare ventiquattr’ore al giorno, per rendere il brano come doveva essere; mentre io nel mio studio incidevo piano, voce e altre piccole cose e gliele mandavo via web.
Grazie a Marco Barusso. Anche Marco ha dovuto mixare in pochissimo tempo, anche lui lavorando H24 come si dice, e sempre da remoto. Ma anche lui, come Danilo, ha immesso nel brano ulteriori cariche di passione, energia, voglia di aiutare chi ha bisogno.
Avevo anche voglia di coinvolgere gli artisti della mia Bergamo, per “Rinascerò, rinascerai”. Così ho chiamato Daniele Vavassori, il “Vava”, artista bravissimo, e gli ho detto: voglio un coro finale, da stadio, mi serve la tua voce. E mi serve anche che tu recuperi le voci di altri amici bergamaschi. Lui l’ha fatto, raggruppando i contributi suoi e di tanti altri in un file che poi ha mandato al missaggio: dove Marco Barusso ha poi inserito nel coro anche il necessario, come sempre bellissimo e sensibile, apporto vocale della mia cara collaboratrice Valeria Caponnetto Delleani, un’altra anima fondamentale cui va il mio grazie.
Poi abbiamo un ottimo chitarrista, a Bergamo: il chitarrista dei Modà Diego Arrigoni. L’ho chiamato, gli ho chiesto se poteva aiutarci, e lui ha inciso una traccia di chitarra per il brano, perché anche lui voleva esserci. Grazie Diego.
A questo punto la canzone era pronta. Ma volevamo fosse anche dentro un videoclip. Ed è stata Giovanna, mia moglie, da anni volontaria per l’Aido proprio all’ospedale Papa Giovanni XXIII cui devolviamo tutti gli incassi del brano, a dirmi: chiamiamo i medici. Coinvolgiamoli. Sono loro, in effetti, gli eroi e le eroine di questa nostra terribile contingenza. Ed ancora una volta loro hanno mostrato la loro profondità umana e spirituale: più di trenta, si sono fatti fotografare con in mano un cartello col titolo del brano, e mi hanno girato le foto per il clip. Loro, sorridenti malgrado fatica e sofferenze, che condividono la voglia di farcela. Commuove, vederli: il gruppo del pronto soccorso, le infermiere dei reparti, i chirurghi… Straordinario. A loro il grazie più grande che posso.
Infine volevo ci fosse anche l’Atalanta, in questo video.
Il sogno di Bergamo, la nostra Dea, doveva esserci: anche come occasione per regalare un angolo di futuro limpido, alle nostre menti tanto oscurate da questa orribile epidemia. Allora ho chiamato il Mister Gasperini e diversi giocatori: e anche loro hanno voluto prendere parte al progetto. Anzi, l’Atalanta ha fatto persino di più. Proprio ieri infatti mi ha chiamato il presidente Percassi, per annunciarmi che la società ha deciso che “Rinascerò, rinascerai” verrà fatta ascoltare ogni volta che la Dea giocherà nel suo stadio. Per me questo è un orgoglio unico, e mi commuove.
Ma tornando al clip, ecco che in esso abbiamo potuto inserire anche le foto di Mister Gasperini, di tanti giocatori della Dea, pure della campionessa di sci Sofia Goggia; nonché di tanti altri, tutti pronti a lottare insieme per il futuro collettivo
Grazie a Varis Casini della Tam Tam Communications per l’organizzazione delle interviste mie e di Stefano e grazie alle preziosissime e impeccabili Stefania Scarpetta e Elena Simoncini del nostro ufficio stampa.
Grazie, grazie davvero, grazie infinite a tutti.
E così alla fine anche il video è arrivato, anch’esso realizzato a ritmi serratissimi. Anzi, ad Antonio Iorio, altra straordinaria persona cui va il mio grazie, erano rimaste solo ventiquattro ore per montarlo in modo che fosse tutto pronto entro le 15 di giovedì 26, termine ultimo per consentire a Sony (che ringrazio infinitamente anch’essa) di poter pubblicare il brano e clip fra piattaforme digitali e YouTube.
Ancora Grazie a Daniele Vavassori, il “Vava”, per aver curato la produzione di questo fantastico video.
Un ringraziamento speciale va ai miei amici Eleonora e Guido del “TeamRF”, per l’amore e la cura che pongono costantemente, ma in particolare in questi giorni, nell’occuparsi della mia comunicazione social e non solo, grazie!
Infine voglio ringraziare RTL, una radio che è nata nella mia Bergamo e che da subito ha abbracciato il progetto: lavorando alla grande perché andasse più lontano possibile. Grazie, amici, di RTL.
E poi il brano è uscito, il video è girato, ed ecco che siete arrivati… voi.
Voi che ho ringraziato all’inizio, voi con la vostra risposta commovente.
E allora che sia chiaro, amici. Questa canzone la considero nostra, ormai, non solo mia e di Stefano. Siamo tutti noi, che ci schieriamo al fianco di Bergamo ferita e dell’Italia ferita, che ci stringiamo alle famiglie che soffrono, che rivolgiamo un pensiero a chi ci ha lasciati.
Siamo tutti noi, davvero insieme, che tramite questo brano proviamo a reagire a questi giorni terribili e a diffondere il più possibile una risposta di carica, positività, speranza.
È un altro miracolo della musica, credo. Perché come sempre, la musica sa confortare lo spirito, ricentrare le anime e accarezzare i cuori. Come sempre, la musica aiuta. Cura. Nel nostro caso cura le nostre anime contribuendo in concreto al difficile e mai abbastanza lodato lavoro di chi in ospedale, in corsia, sulle ambulanze, affronta il nostro comune, invisibile, nemico.
Grazie ancora, a tutti. E continuiamo così, non arrendiamoci. Anche se so che non succederà. Lo so per quanto riguarda me, che sono nato un po’ in collina come tutti noialtri bergamaschi, e dunque lo so che (coriacei come siamo!) ne usciremo. E lo so perché ormai conosco tutti quanti voi.
Sono certo, che ce la faremo.
Sono certo, che -INSIEME- resisteremo: finché le campane delle città non torneranno a suonare a festa.
Contateci, accadrà.
Vi voglio bene,
Roby
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