14 aprile 1983 usciva “Bollicine” di Vasco Rossi, il miglior album di tutti i tempi

14
Apr
2020
Pubblicato da:

Era il 14 aprile del 1983 quando usciva Bollicine, il sesto album in studio del cantautore italiano Vasco Rossi. Dopo 37 anni il disco del Kom ha venduto oltre 1 milione di copie.

Un anniversario importante per l’artista che vede in questo disco un album molto importante nella sua carriera.

“Il 14 aprile del 1983 usciva l’album “Bollicine” Nel 2012 la rivista Rolling Stone lo eleggerà MIGLIOR ALBUM ITALIANO di TUTTI I TEMPI.
L’album, trasmesso a ripetizione da tutte le radio, restò il disco più venduto in Italia per l’intero anno, spazzando via, in un sol colpo, anni di musica pop-dance (sia italiana che straniera) spensierata e commerciale. Con il disco “Bollicine” esplose un rock inedito, provocatorio, energetico, provocante, ribelle e rivoluzionario che non poté fare a meno di stupire e stimolare, ma soprattutto di scandalizzare. La presentazione della tracklist di ‘Bollicine’ sul settimanale ‘Boy Music’: ‘Bollicine: una bevanda che ci ha cambiato la vita: la Coca… Cola! Una Canzone Per Te: un gioiello dedicato a tutte le mie sconosciute e giovani amiche. Portatemi Dio: la religione in tetrapack. Vita Spericolata: voglio una vita come Steve McQueen! Quante Deviazioni Hai: Io sono il diavolo, sai!. Giocala: ne uccide più l’orgoglio che il petrolio… Ultimo Domicilio Conosciuto: radio, cinema, delinquenza, non se ne può più? O non se ne può più far senza? Mi Piaci Perché: ma è una donna se non ha la gonna?'”.

Le tracce dell’album

  1. Bollicine 
  2. Una canzone per te 
  3. Portatemi Dio
  4. Vita spericolata 
  5. Deviazioni
  6. Giocala 
  7. Ultimo domicilio conosciuto 
  8. Mi piaci perché 

Nel disco è contenuta la hit Vita spericolata, presentata per la prima volta al Festival di Sanremo dello stesso anno, un canzone rapidamente divenuta un inno generazionale. La storia di questa canzone è abbastanza particolare: la musica era stata scritta da Tullio Ferro, così come la prima bozza di testo in inglese, nell’estate del 1982 in vista di un concerto a Cagliari che però fu annullato causa maltempo; così Vasco, ritiratosi nel suo camper, scrisse il testo italiano. Il “Roxy Bar” della canzone è stato identificato col Roxy Bar di Bologna dove i fan lasciano tuttora le loro firme (ne è stato tratto anche un libro: Roxy bagno: caro Vasco ti scrivo), ma Vasco alludeva invece al “Roxy Bar” inventato nel 1959 da Leo Chiosso nella canzone “Che notte“, portata al successo da Fred Buscaglione; l’amico Red Ronnie negli anni novanta userà la frase per il suo programma omonimo di TeleMonteCarlo.