Flashmob in piazza Duomo a Milano, la musica si ribella “Ascoltateci”
2020
Domenica 21 giugno 2020, a Milano sotto al sole di questo giugno ci sono Levante, Manuel Agnelli, Lodo Guenzi, Cosmo, Ghemon, Saturnino e altri artisti che in piazza Duomo hanno deciso di ribellarsi. In particolare c’è Antonio Diodato, cantautore tarantino vincitore, quest’anno, del festival di Sanremo e del David di Donatello.
In occasione della festa della musica, che si tiene oggi, gli artisti musicali hanno deciso di vestirsi a lutto e di rimanere in silenzio davanti al Duomo per alcuni minuti. Lo scopo era sensibilizzare tutti, in primis il governo, sulle condizioni del settore della musica, per chiedere di prendere in considerazione il pacchetto di emendamenti al Decreto Rilancio messi sul piatto dai lavoratori.
Tutti insieme hanno dato vita ad un flash mob silenzioso ed hanno scelto di vestirsi di nero ‘a lutto’, per segnalare il rischio di morte di un settore. A spiegare le ragioni del flash mob, in un lungo post sui suoi profili social, Levante: “21 Giugno 2020. Sono tante le cose in cui credo, sono positive e sono belle. Sono tante le cose per cui mi batto, sono giuste e meritano la mia voce. Oggi ero in Piazza Duomo a Milano insieme ad altri colleghi e addetti ai lavori della filiera musicale per fare luce su un settore dimenticato, durante questa emergenza, che conta centinaia di migliaia di lavoratori. Questa causa mi riguarda perché riguarda il mondo lavorativo di cui faccio parte, di cui fanno parte grandi e piccoli artisti, grandi e piccoli tecnici, grandi e piccoli organizzatori di eventi, grandi e piccoli management. Sono di certo spinta da senso civico, senso di partecipazione e di curiosità e comprensione rispetto a un settore che necessita di approfondimento e studio”, ha scritto la cantautrice.
La protesta si è diffusa anche sui social, dove moltissimi artisti hanno pubblicato una foto segnalando di aderire alla “Festa senza musica”. Tra questi Jovanotti, Luca Carboni, Alessandra Amoroso, Rancore, Mario Biondi e tanti altri. Quasi tutti sottolineano nei post che “gli emendamenti al DL rilancio che riguardano il settore della Musica sono stati ignorati in Parlamento”.
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