Fedez contro Matteo Salvini, Fedez contro la Lega. La storia si ripete e diventa protagonista del Concerto del Primo Maggio a Roma.
Il rapper ha denunciato sui suoi social di aver subito una forma di censura da parte dei vertici di Rai 3 che, come lui stesso sottolinea: “Mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi ed edulcorare il contenuto del discorso“.
Una censura contro la quale ha lottato ottenendo la libertà di esprimersi.
Su twitter esplode la bufera con un pesante botta e risposta col leader della Lega Matteo Salvini. “Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uovo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro” ha twittato Fedez replicando a Salvini.
Sulla Rai che lo avrebbe bloccato, o almeno provato, ha detto “E’ la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione purtroppo che non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio”. Non solo denuncia la Rai che gli ha chiesto il testo ma quel testo “scomodo” lo recita per intero facendo nomi e cognomi.