Durante il lockdown si è esibito sui social per 55 giorni di seguito, ha suonato tutta la musica con cui è cresciuto, i classici dance degli anni 80 e 90, e i suoi fan sono impazziti: “Sono stati 55 giorni di paradiso” aveva scritto Bob Sinclar su Facebook.
Oggi che la vita sta lentamente tornando alla normalità, l’artista si fa sentire. Con toni polemici si appella al Governo richiedendo, con tutte le misure di sicurezza necessarie, di riaprire i club e permettere così a tutte le persone del settore (artisti e lavoratori in generale) di tornare a lavorare.
Nella sua polemica, Bon Sinclair sottolinea come ancora una volta ci siano differenze di trattamento a seconda del settore. Ristoranti si e club no? Perchè?
Queste le sue parole alla stampa.
“Io non resto inattivo ma ovviamente il problema non era per me, le persone vogliono andare in discoteca, la musica e i club servono per uscire nei weekend, uscire dalla quotidianità, sono importanti per l’ansia, la solitudine e per la depressione. Per questo non ho idea di quello che succederà a luglio, non sono il Governo, ma dal momento che i ristoranti sono aperti, la metro è aperta, non capisco quale sia il problema.“
Sinclair si sofferma sulla questione vaccini e sulla vita “non normale” che viene offerta a queste persone nonostante siano state vaccinate.
“Io non vivo nel mondo di coloro che comandano nel Paese, non viviamo nello stesso mondo, quindi non posso sapere quello che pensano. In Francia ci sono un milione di persone che lavorano nel mondo dell’Intrattenimento… È stato importante essere in sicurezza in tutto quest’anno, vedere un po’ cosa succedeva col virus, ora ci hanno proposto un vaccino. Io mi sono vaccinato, milioni di persone si sono vaccinate, non so in Italia, ma ora devono dirci, così come hanno fatto per gli aerei, ad esempio, “Se siete vaccinati potete rientrare nei club”, mi spiace, altrimenti a cosa serve essere vaccinati? Io non mi sono vaccinato perché volevo vaccinarmi, ma perché altrimenti non avrei potuto più viaggiare, non sarei potuto uscire.“