Achille Lauro presenta “1969” prodotto da Sony “Mi sento giusto al momento giusto”
2019
Achille Lauro presenta all’Italia il suo nuovo disco, dal titolo 1969, uscirà allo scoccare della mezzanotte di venerdì 12 aprile. Nell’album anche il contestato singolo Rolls Royce.
Prodotto da Sony Music Italia, questo album segna per Lauro un passaggio importante sia nella sua carriera ma soprattutto in relazione al momento storico che stiamo vivendo come italiani “Siamo sempre stati outsider. Questo è un passo importante, una veste bella. Mi sento per la prima volta al posto giusto e al momento giusto. Ci sono contaminazioni con suoni dal passato, dagli anni 60 e 70, l’epoca più importante a livello creativo. C’era voglia di cambiamento e di libertà. Il giorno dopo Sanremo ero già in studio a completarlo perché mi avete dato tanto entusiasmo. Non credo nel caso, sono contento di aver portato un brano diverso a Sanremo”.
Anche l’azienda produttrice promuove questo album definendolo molto positivo per il mercato “E’ un disco così spiazzante, ci ha sorpreso ed entusiasmante dal primo momento”.
1969 arriva dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Rolls Royce, per settimane oggi di critiche per i suoi contenuti che, dopo l’analisi di Striscia la Notizia, sembravano avere dei chiari riferimenti al mondo della droga. Eppure nonostante le polemiche il singolo ha avuto un grandissimo successo, sia mediatico che in fatto di ascolti. Per questo motivo l’artista dichiara di non aver subito conseguenze negative “La musica è una strada tortuosa. Puoi lavorare anche 20 ore al giorno ma non sai se ce la farai. Non tutti riescono a trasformarla in un lavoro. Io ho scommesso tutto quello che avevo – dichiara – Sono arrivato motivato dalle recensioni positive della stampa. I primi giorni non ho dato peso alle polemiche, credevo fossero circoscritte a Sanremo per cercare uno scandalo. Mi è spiaciuto vedere reiterare quelle accuse. Quando volevo essere esplicito nella mia carriera lo sono stato. Vedere una gogna mediatica a caso mi è dispiaciuto: oltre a rovinare la mia immagine, ha distolto l’attenzione dalla musica. La droga non va affrontata con superficialità, in realtà è un problema grave che andrebbe affrontato nelle scuole. Non è stato facile gestire tutto questo. Oltretutto ci sono riuscito anche col vostro appoggio, sono riuscito a non pensarci e a pensare alla musica”.
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