Al concerto di Sting biglietti nominali. Polemiche da Assoitalia “Un danno per spettatori e organizzatori”
2019
Sting in concerto a Milano, per l’unica data in Italia. La serata è stata un evento ma all’ingresso si sono registrati tantissimi disagi che hanno permesso ad Assoitalia di sollevare una grandissima polemica. L’idea di mettere i biglietti nominali ha creato più disagi che altro.
Folla agli ingressi, proteste degli spettatori in coda e l’inizio del concerto rinviato di un’ora. E’ quanto accaduto ieri sera in occasione dello show di Sting al Forum di Assago, primo evento organizzato da Live Nation Italia dopo l’entrata in vigore della legge sul biglietto nominale. Gli organizzatori criticano le regole entrate in vigore il primo luglio scorso.
La colpa è dei biglietti nominali, dicono gli organizzatori “Con l’introduzione di una legge che noi riteniamo iniqua molte persone sprovviste del documento di identità o che hanno solo fotocopie, siamo costretti a ritardare”. Lo annuncia Live Nation, organizzatore dell’evento, dal palco del Forum di Assago, che con la data italiana di Sting in My songs tour dà il via ai suoi live show con biglietti nominali, voluti dal M5S per contrastare il secondary ticketing e i bagarini. Su circa 10mila biglietti venduti, a 45 minuti dall’apertura dei cancelli sono stati rilevati appena 5100 ingressi.
E così che l’iniziativa per combattere il secondary ticketing sembra mostrare i primi segni di cedimento a partire da una cattiva organizzazione che ne rallenta di molto le operazioni. I possibili disagi a cui si è assistito erano già stati denunciati mesi fa, ma oggiAssomusica, l’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo torna a parlare del duplice disagio di questa nuova regola, ai danni sia degli organizzatori che degli spettatori.
“Una delle preoccupazioni principali legate all’introduzione delle nuove norme che abbiamo posto da sempre all’attenzione dell’opinione pubblica riguarda proprio i disagi per il pubblico provocati dalla nuova normativa“, sono le parole di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica. “Ad un evento di tale portata come il concerto di Sting, dove gli spettatori, trattandosi di un giorno feriale, sono arrivati direttamente dopo il lavoro perché in possesso di biglietto con posto numerato, si sono creati, com’era inevitabile, dei forti rallentamenti dovuti alla necessità di effettuare i controlli previsti per legge. Dall’altra parte numerose persone sono dovute tornare a casa perché non in regola con le nuove norme“, continua a proposito dei fatti verificatisi al concerto di Sting, un grande artista internazionale il cui concerto era l’unico nella penisola in programma per gli ultimi mesi dell’anno.
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