Annalisa su Genova, nel giorno del dolore la triste vignetta “Non doveva succedere”

18
Ago
2018
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Il 18 giugno è il giorno del dolore, a Genova, in Liguria, in tutta Italia: la nazione e gli italiani piangono le vittime di quel Ponte Morandi, caduto per ancora dei motivi non esattamente chiari quella mattina del 14 agosto sotto ad una pioggia torrenziale.

Migliaia di artisti, anche oltre confine, hanno voluto partecipare al dolore italiano, con un messaggio, delle parole, la rabbia sfogata sui social con un messaggio: di immagini per questo disastro ce ne sono tante, ne hanno usate tante, a partire da quel furgone Basko rimasto per due giorni a pochi metri dal vuoto, ai due giocatori di Genoa e Sampdoria che abbracciati uniscono il ponte, fino alle vignette che tristemente raccontano l’accaduto.

La più fredda ma anche la più sincera di quello che è accaduto è quella condivisa questa mattina da Annalisa che pubblicandola sfoga anche la rabbia per quello che tutti hanno definito “l’incidente che si poteva evitare sicuramente”.

Le sue parole:

“Non mi sono mai piaciuti i minuti di silenzio. Non mi piacciono i discorsi doverosi, o le preghiere buttate lì a distanza senza fare poi nulla, in realtà. Ho sempre pensato che il dolore debba essere vissuto, partecipato o anche solo osservato in modo personale, come ci si sente, con tanto rispetto. Per gli altri e per noi stessi.
Oggi però si aggiunge la rabbia, ed è difficile incanalare i pensieri nella giusta direzione, perché su quel ponte stanco, usurato e poi caduto c’era tanta vita.
Poteva esserci chiunque di noi. 
Non doveva succedere.
Non deve succedere mai più.
Mi auguro davvero che la giornata di oggi non sia solo una cerimonia, ma che nell’intimo, quando non scriviamo post sui social, quando non siamo fotografati, quando non ci facciamo vedere, magari cominci seriamente a muovere le coscienze verso la giusta direzione. 
Io con la testa e con il cuore sono a Genova.”