Avicii, si riapre il caso sulla morte. Il padre “Non è stato un suicidio”

09
Lug
2019
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E se in realtà Avicii non si fosse suicidato? Se dietro alla sua morte ci fosse dell’altro? Questa sarebbe la tesi portata avanti dal padre del giovane artista, scomparso improvvisamente lo scorso 20 aprile 2018 in Oman.

Il 1º maggio 2018 venne diffusa dal sito TMZ la notizia secondo cui la causa della morte è dovuta a suicidio procurato con tagli ai polsi tramite i cocci di una bottiglia di vino in vetro. La notizia viene confermata anche dalla polizia che ha pubblicato gli esiti dell’autopsia, ma nonostante questo c’è ancora qualcuno che non è affatto convinto dell’attendibilità della notizia.

Il padre di Avicii nega la possibilità che il figlio abbia realmente commesso un gesto estremo.

Secondo Klas Bergling il figlio era felice ed entuasiata della nuova musica che stava producendo “La nostra teoria è che non si sia trattato di un suicidio, piuttosto di un incidente. Era felice ed era soddisfatto della sua musica. Anche se sei felice basta un nonnulla per renderti triste. Le più piccole cose possono spostare il tuo equilibrio e io penso che sia successo questo”.

Una notizia questa che non fa riaprire sicuramente le indagini sulla morte ma che lascia così sospesa nel dubbio questa possibilità.