Bauli in piazza a Roma. Decine di artisti al fianco dei lavoratori per dire STOP alle chiusure

19
Apr
2021
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La protesta dei mille bauli in piazza del Popolo a Roma ha riacceso i riflettori su un mondo, quello dello spettacolo, che dei riflettori accesi ha necessità.

Dopo il Duomo di Milano, la piazza ai piedi del Pincio è stata invasa questo pomeriggio da un esercito di bauli, l’oggetto-simbolo dei lavoratori del ‘dietro le quinte’ del mondo dello spettacolo, e da migliaia di operatori in silenzio, nel rispetto delle norme anti covid e vestiti di nero, in segno di lutto per le professioni che rappresentano.

Fra gli artisti scesi in piazza, tutti vestiti di nero, tutti in silenzio e nel rispetto delle norme anti-Covid Alessandra Amoroso, Alessia Barela, Alessio Bertallot, Carlotta Natoli, Anna Foglietta, Barbara Begala, Brunori sas, Chiara Tomarelli, Daniele Silvestri, DiodatoEmma Marrone, Fabrizia Sacchi, Fiorella Mannoia, Flavio Insinna, Francesca De Martini, Francesca Figus, Francesco Bolo-Rossini, Galatea Ranzi, Giorgia Cardaci, Giorgio Marchesi, Giulia Michelini, Giuliano Sangiorgi, Jacopo Olmo Antinori, Laura Nardi, Liliana Massarini, Livio Magnini, Manuel Agnelli, Marco Bonini, Margherita Vicario, Maurizio Lombardi, Max Gazzè, Paolo Calabresi, Rodrigo D’Erasmo, Roy Paci, Sabina Guzzanti, Saturnino Piotta.

”Le riaperture, previste per il 26 aprile decise dal Governo, sono un segno positivo – dichiara Silvia Comand, del direttivo di Bauli in piazza. ”Purtroppo con gli ingressi contingentati – aggiunge però Fabio Pazzini, fondatore dell’associazione che ha organizzato l’evento – che prevedono un massimo di 500 persone al chiuso e mille all’aperto, non saranno aperture sostenibili per tutti, soprattutto per i concerti e gli spettacoli più grandi.”

Questo i dettagli del flash mob: 
1) immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo ed eventi, sia discontinui che partite iva, che coprano il periodo gennaio-dicembre 2021, per garantire una soglia minima di continuità di reddito;
2) immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi;
3) immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che, su parametri prestabiliti, imposti i modelli graduali di ripartenza del settore, per dare una visione prospettica e agibilità imprenditoriale;
4) immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che affronti la riforma del settore con particolare riferimento alla previdenza e all’assistenza delle lavoratrici e dei lavoratori.