Bob Dylan, Nobel per la Letteratura 2016

13
Ott
2016
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Oggi che sono passati esattamente 20 anni dalla sua prima candidatura come Premio Nobel per la Letteratura, Bob Dylan riceve la nomina.

Era il 1996 quando presso l’Accademia Reale Svedese, per volere del professore di Letteratura Gorgon Ball, che Bob Dylan fu indicato come possibile candidato meritevole di questo premio. Oggi a distanza di vent’anni ecco che il premio gli viene consegnato, tra lo stupore dei presenti in sala, perchè “ha creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana“. L’annuncio è stato fatto dal Comitato dei Nobel a Stoccolma; in sala un boato, la notizia è arrivata prima ai presenti che all’artista.

La motivazione del Nobel fa naturalmente riferimento soprattutto ai testi sacri della cultura musicale pop  come ”Blowing in the Wind”, “The Times They Are a-chancing” o “Like a Rolling Stone” o “Master of War”, che in cinquant’anni hanno contribuito prima ad allargare una nuova coscienza collettiva giovanile in tutto il mondo.

Come riporta il quotidiano la Repubblica “Dai primi anni 2000 il nome di Dylan è stato fatto più volte come possibile candidato, dodici anni fa il suo nome spaccò la giuria dei diciotto membri a vita dell’antica istituzione di Stoccolma. Quello per la letteratura è l’ultimo dei Nobel ad essere annunciato quest’anno. I sei premi saranno consegnati il 10 dicembre, anniversario della morte del fondatore Alfred Nobel, avvenuta nel 1896.“.

Bob Dylan è stato, durante la sua carriera, tanto criticato quanto amato; queste le parole della segretaria dell’Accademia Svedese al termine di questa cerimonia “Spero non ci siano critiche per questo premio. Non è un atto rivoluzionario. Se si guarda indietro a 2500 anni fa, si incontrano poeti come Omero o Saffo che scrissero testi che dovevano essere interpretati o ascoltati anche con l’accompagnamento di strumenti musicali. Lo stesso accade con Bob Dylan. Noi leggiamo ancora Omero e Saffo e ci piacciono, anche Dylan può e dovrebbe essere letto oggi, perché è un grande poeta“.