Bufera su “No Grazie” di Junior Cally: richiesta l’eliminazione dalla gara di Sanremo

20
Gen
2020
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Junior Cally, pseudonimo di Antonio Signore, è uno dei rapper più controversi dell’attuale panorama italiano. Nato il 10 ottobre del 1991, l’artista romano è protagonista di una polemica che nata dopo la sua ammissione al Festival di Sanremo 2020.

Il giovane artista sarà in gara quest’anno con il brano No Grazie, ma la sua nomina fa discutere. 

“Non rinnego niente di me, ma non vado certo fiero dei miei sbagli”, dichiara il rapper mascherato in gara a Sanremo finito nel gorgo della polemica per aver incitato al femminicidio in una sua canzone di tre anni fa.  Ma lo sbaglio di cui parla non è il testo di Strega, il pezzo incriminato che il rapper romano rivendica nella sfera della sua libertà artistica come il Kubrick di Arancia meccanica o l’Eminem di Stan, quanto l’arresto e la condanna per furto di cui parla in un altro suo brano passato, Dedica. 

Partecipando a Sanremo, Junior Cally ha accettato di mostrare definitivamente il suo volto, visto che fino a questo momento si era sempre esibito con una maschera che ne ha preservato l’anonimato.

A richiedere il ritiro dalla gara del giovane artista sono i vertici della Rai, in particolare il presidente Marcello Foa esprime “forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata. Il Festival di Sanremo deve rappresentare un momento di condivisione di valori. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani”.

Nonostante le accuse, il rapper spiega che in passato ha fatto qualche bravata, ma che oggi è “cresciuto” e ai politici risponde che la musica e il rap devono essere capiti “La politica non capisce che la musica può cambiarti la vita. Quando sei ragazzino e vuoi fare il rapper pensi solo ai soldi, al lusso, alle ville, alle donne e allo champagne, ma quando la canzone diventa un lavoro quello che conta tirarsi fuori da situazioni di disagio come la mia e migliorarsi. Le persone crescono, fanno dei percorsi interiori e imparano dai propri errori”.