Alla fine Bugo ci è riuscito, ha portato a casa la vittoria nella sua battaglia legale contro Morgan e il caso, diventato ormai indimenticabile, del Festival di Sanremo 2020.
Per il tribunale di Milano la deformazione del testo di Sincero sia nel corso della serata del Festival, sia successivamente attraverso la diffusione su Instagram di esecuzioni dell’opera con il testo modificato da parte di Morgan, viola i diritti economici degli editori e i diritti morali dei coautori.
Dal canto suo Marco Castoldi canta la sua vittoria sui social scrivendo ( e poi cancellando il post, nda): “Oggi ho vinto la causa contro il manager di Bugo…”, riferendosi alla denuncia di tentata estorsione e diffamazione, che Valerio Soave (il manager, nda) gli aveva intentato per avergli chiesto diverse migliaia di euro per la sua partecipazione in duetto con Bugo.
Archiviato il reato di estorsione, resta in essere però quello di diffamazione.
In una nota la Mescal, etichetta discografica di Bugo fa sapere che “Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso d’urgenza proposto nei confronti di Marco Castoldi in arte Morgan da Edizioni Curci e Tetoyoshi Music Italia quali editori e dagli autori dell’opera ‘Sincero'” e conclude “Il Tribunale ha quindi ordinato a Morgan di rimuovere dalla sua pagina Instagram tali contenuti illeciti, gli ha ordinato di cessare future associazioni dell’opera ‘Sincero’ al testo modificato e deformato e ha disposto una penale a suo carico per ogni violazione di tali provvedimenti”.