Caso Merlo, il padre “Gli hanno detto di aver preso droghe” ma il medico respinge le accuse

09
Giu
2021
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La vicenda sulla morte di Michele Merlo si fa sempre più intricata e misteriosa. Sulla morte del giovane avvenuta pochi giorni fa per via di una leucemia fulminante e di una presunta diagnosi sbagliata, sono state aperte le indagini.

Papà e mamma di Michele hanno acconsentito ad effettuare l’autopsia sul corpo del giovane 28enne, sulla sua cartella clinica, permettendo alla Procura di aprire un indagine per per capire se la morte si poteva evitare e se ci sono dei “colpevoli” che non hanno svolto correttamente il proprio lavoro.

Oggi è stata aperta un’indagine per omicidio colposo.

Il primo ad essere interrogatorio è stato il medico che era di guardia quella sera al pronto soccorso. Domenico Merlo ha raccontato alla polizia che il figlio, oltre ad essere stato subito dimesso perchè la situazione non era apparsa grave, è stato anche accusato di aver assunto droghe.

Il medico di guardia ha spiegato che dal canto suo sono state fatte correttamente tutte le analisi, sostenendo la tesi che i controlli e la diagnosi si sono svolti in modo puntuale. “Ho fatto tutto quello che dovevo fare”, ha detto “e tutto è stato relazionato ai miei superiori”.

Le indagini sono appena iniziate, il desiderio della famiglia è che si faccia luce e chiarezza su quanto accaduto. “Si è presentato perché il mal di gola persisteva, il sangue gli usciva dal naso, aveva mal di testa. Gli hanno risposto che non poteva intasare il pronto soccorso, e l’hanno mandato via prescrivendogli un antibiotico” aveva raccontato Domenico appena avvenuta la scomparsa del figlio.