Cesare Cremonini racconta il perché dell’addio ai Lunapop

29
Lug
2019
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Sono passati diversi anni da quando Cesare Cremonini si è affermato come solita nel mondoo della musica italiana, il successo di alcuni brani è rimasto immutato eppure la band dei Lunapop oggi è solo un ricordo.

Ma perché, nonostante appunto tutto quel grande successo, il gruppo ha deciso di dirsi addio? A svelare il retroscena di quanto accadde all’inizio degli anni 2000 è lo stesso artista, l’allora leader della band che contava oltre a lui anche Michele “Mike” Giuliani (chitarra elettrica), Gabriele Gallassi (chitarra acustica), Nicola “Ballo” Balestri (basso) e Alessandro “Lillo” De Simone (batteria).

La band è rimasta unita dal 1999 fino al 2002.

“I Lunapop si sciolsero perché le regole che tenevano in piedi un progetto musicale composto da ragazzi così giovani erano regole strane, utili ma molto difficili. La prima era: i genitori fuori dalle scatole. La seconda: possibilmente anche le fidanzate. Regole impossibili da rispettare, per ragazzi tra i diciassette e i diciotto anni, tutti di famiglie borghesi. Figli della Bologna che coltivava il valore della famiglia, quindi del condividere la vita dei figli. I Lunapop diedero vita ad un progetto che ebbe un successo straordinario.”

Il confronto tra la musica di ieri e la musica di oggi è per Cremonini un passaggio inevitabile, considerando che le differenze ci sono eccome “Ancora oggi l’ultimo grande successo della musica italiana, dal punto di vista discografico. Nel momento in cui si ruppero questi equilibri, queste regole divennero impraticabili, non era più pensabile poter continuare”.