Concerti Drive-In? Proposta bocciata dagli artisti “La musica si vive assieme”

27
Apr
2020
Pubblicato da:

In queste settimane i concerti e tutti gli spettacoli che prevedono assembramenti sono slittati in autunno, altri saranno rimodulati (come è successo a Salmo) per la prossima estate, in attesa delle decisioni del governo. Ma c’è, in generale, la consapevolezza che prima del 2021 non sarà possibile pensare a spettacoli che prevedano assembramenti. 

“Sempre più vicini, sempre più protetti” è lo slogan del nuovo progetto “Live – Drive In”, da un’idea di Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold, aziende legate alla produzione, all’allestimento e alla progettazione di eventi. L’intenzione è la costruzione del “Drive In”, legato all’immaginario del sogno americano degli Anni 50, rimodulato e vincolato alle esigenze delle attuali norme di sicurezza.

Le città che finora hanno aderito al progetto sono: Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Cosenza, Mantova, Avellino, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Lido di Camaiore, Olbia, San Benedetto del Tronto e Palermo. Molte atre se ne aggiungeranno nelle prossime ore. Si prevede un totale di 50 città. 

Ma il progetto sembra non entusiasmare i protagonisti degli spettacoli che non promuovono l’iniziativa. 

La proposta non ha riscosso l’entusiasmo di chi è protagonista agli spettacoli, ovvero pubblico e musicisti. Tra quanti hanno accolto la notizia senza mostrare particolare piacere ci sono stati Jovanotti (“I possibili scenari di concerti nei drive-in non mi consolano. La musica si vive insieme”) e Gianni Maroccolo (“Ma anche no”). Anche il promoter Claudio Trotta si è schierato tra i contrari all’iniziativa (“I concerti nei drive in con la gente in auto sono un’idea assurda e inutile”).

Nella lista del gruppo degli scettici c’è il cantautore di origine albanese Ermal Meta che, sul suo account Twitter commenta “Fare i live al drive in effetti come fare l’amore. Tu in salotto e lei in camera da letto.” E a una persona che chiede maggiori spiegazioni, risponde: “Cosa molto semplice. Un concerto senza le persone sotto il palco, ma dentro delle macchine è una cosa paradossale. Certo tutto si può fare, ma decade il senso della condivisione generale che un concerto comporta.”

 

    Ti potrebbero interessare:

  • Ghali in Germania per il primo concerto drive-in

    Dopo la conferma dell’impossibilità di svolgere live per tutto il 2020, ha cominciato a farsi strada la possibilità di organizzare concerti riprendendo la modalità del Drive-in.  (altro…)...
  • Estate 2020, concerti in stile Drive In

    Sono venti le città italiane, tra cui Verona, che hanno aderito al progetto dei Live drive in, per garantire la salute ma anche lo svolgimento di spettacoli e concerti rispettando le norme anticontagio, che hanno costretto alla chiusura di...