Conte risponde a Muti “La mia, una decisione sofferta”
2020
Giuseppe Conte risponde alla lettera del maestro Riccardo Muti che sul Corriere della sera aveva espresso un notevole disappunto sul contenuto dell’ultimo DPCM.
“Gentile Maestro Muti, Siamo stati costretti a prenderla perché l’obiettivo primario deve essere adesso recuperare il controllo della curva epidemiologica ed evitare che la sua continua ascesa possa compromettere l’efficienza del nostro sistema sanitario e, con esso, la tenuta dell’intero sistema sociale ed economico”.
Riccardo Muti aveva scritto ieri: “Chiudere le sale da concerto e i teatri è decisione grave. L’impoverimento della mente e dello spirito è pericoloso e nuoce anche alla salute del corpo. Definire, come ho ascoltato da alcuni rappresentanti del governo, come «superflua» l’attività teatrale e musicale è espressione di ignoranza, incultura e mancanza di sensibilità. Tale decisione non tiene in considerazione i sacrifici, le sofferenze e le responsabilità di fronte alla società civile di migliaia di Artisti e Lavoratori di tutti i vari settori dello spettacolo, che certamente oggi si sentono offesi nella loro dignità professionale e pieni di apprensione per il futuro della loro vita. Le chiedo, sicuro di interpretare il pensiero non solo degli Artisti ma anche di gran parte del pubblico, di ridare vita alle attività teatrali e musicali per quel bisogno di cibo spirituale senza il quale la società si abbrutisce. I teatri sono governati da persone consapevoli delle norme anti Covid e le misure di sicurezza indicate e raccomandate sono state sempre rispettate. Spero che lei possa accogliere questo appello, mentre, fiducioso, la saluto con viva cordialità”.
Scrive il premier, “ho apposto la mia sottoscrizione al documento solo quando siamo stati sicuri, dopo le verifiche fatte presso il Ministero dell’Economia e con la Ragioneria generale dello Stato, di potere approvare, nel Consiglio dei Ministri che si svolgerà questo pomeriggio, un decreto-legge che consentirà di erogare, agli operatori economici e ai lavoratori colpiti dalle nuove norme, ristori immediati e misure di sostegno”.
Quanto al settore delle cultura, si difende Conte, “il criterio che ci ha guidato non è stato quello di colpire indiscriminatamente un settore ritenuto ‘superfluo’ rispetto ad altri e l’esperienza che abbiamo maturato in questi mesi di grande difficoltà ci conferma che la cultura contribuisce a rafforzare l’identità di un intero popolo, agisce come volano per la coesione sociale, creando le basi al contempo per un dialogo che attraversa regioni e confini nazionali, aiutando a cogliere, nella propria e nell’altrui leggenda, il comune destino di finitudine dell’essere umano”, tuttavia “la riduzione delle occasioni di socialità e dei momenti aggregativi comporta anche la drastica riduzione del numero dei contatti personali”.
Pertanto, si avvia alla conclusione il presidente del Consiglio, “siamo costretti a fare questi ulteriori sacrifici. Ma non intendiamo affatto rinunciare alla bellezza, alla cultura, alla musica, all’arte, al cinema, al teatro” perché “abbiamo bisogno del nutrimento che da queste attività ricaviamo e della capacità di sogno che queste ci suscitano. Intendiamo tornare al più presto a fruire di queste emozioni in compagnia, condividendo la muta armonia che si instaura in presenza di un vicino, anche se sconosciuto” ma ”è con questo spirito, caro Maestro, che ci siamo assunti la responsabilità di operare scelte così dolorose”. Per poi concludere: “Ma le assicuro che, con il ministro Franceschini, siamo già al lavoro per far riaccendere al più presto microfoni, riflettori, proiettori, e per assicurare le premesse per un effettivo rilancio di tutte le attività dello spettacolo, confidando sull’impegno, sulle energie e sulle intelligenze di tutti”.
- Notizie
Categorie:
-
Riccardo Muti “Mi sono stancato della vita. E’ un mondo in cui non mi riconosco più”
In una intervista al Corriere della Sera il maestro Riccardo Muti, che compirà 80 anni il 28 luglio, si dichiara sconfortato dai nostri tempi. (altro…)... -
Giuseppe Conte “Io sto con Fedez”
Le parole di Fedez, la sua denuncia sui social, l’uso di questi ultimi come palco per raccontare una situazione vissuta a poche ore del suo arrivo sul palco del Concertone: il rapper sapeva bene, consapevole della sua “influenza” sui... -
Appello di Muti a Draghi “Si adoperi per riportare dignità all’Italia”
Riccardo Muti scrive a Mario Draghi, aspettando la formazione del nuovo governo il direttore d'orchestra fa appello per la ripartenza immediata del mondo dello spettacolo e della cultura italiani "Si adoperi per riportare dignità all'Italia...