Dark Polo Gang, il ritorno della band più copiata “Siamo diventati un esempio per tutti i giovani”

27
Set
2018
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I Dark Polo Gang oggi tornano con un nuovo disco e una nuova identità, non sono più un gruppo di ragazzini esaltati ma bensì una band affermata che oggi racconta di essere finalmente riuscita a fare il tanto sognato salto di qualità.

“Per noi la musica è competizione, non facciamo che parlarne, che pensarci, per dedicarci completamente a questa sfida abbiamo dovuto lasciare delle cose indietro, cose che non possiamo più recuperare” dichiara oggi Wayne (Umberto Violo), uno dei quattro fondatori della band del 2014.

I dark polo gang stanno per tornare con Trap Lovers, il primo disco nella formazione a tre del gruppo, ‘orfano’ di DarkSide (Arturo Bruni, che ha abbandonato dopo i problemi di abuso di sostanze), ma soprattutto segna il loro l’ingresso nel mondo dei grandi. 

Questo nuovo disco segna per loro non solo un nuovo inizio ma un vero salto di qualità “Adesso ci sentiamo dei professionisti – raccontano – viviamo le cose con più serietà. Prima la nostra era una mentalità da furia cieca, alla ‘spacco tutto’. Ora ci teniamo di più, cerchiamo di fare le cose fino al minimo dettaglio. Abbiamo anche dei doveri rispetto ai fan, alla nostra etichetta. Insomma, non siamo più cani sciolti”.

A dimostrazione che il loro stile sia stata la scelta giusta, seppur molto contestata, ai tempi del loro inizio, c’è il desiderio dei “nuovi arrivati” di copiarli e replicarli. “Provano a fare tutti il nostro percorso, a dire le cose come noi. Non mi dà fastidio che ci copino, ma inventati qualcosa di tuo, no? L’Italia è piccola, quasi nessuno si inventa niente e si sono tutti accodati a noi – prosegue poi Wayne – Noi ci ispiriamo agli americani, gli italiani si ispirano a noi”.