Elisa si racconta: infanzia senza padre, bullismo a scuola e la passione per la musica trap

13
Dic
2018
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Elisa si è raccontata durante l’intervista a I Lunatici in onda su Rai Radio 2: nelle sue parole si è parlato di famiglia e di musica, di assenze importanti quando era piccola, di bullismo a scuola e anche sulla sua visione dei nuovi artisti emergenti di oggi.

“Non ha vissuto mai con noi, non l’ho mai sentito presente nella mia vita, non ho contato su di lui, non gli ho chiesto mai nulla” ha raccontato la cantante, svelando come l’assenza del padre fin da quando era piccola l’abbia fatta soffrire molto. Ma nonostante questo Elisa ha avuto la forza di andare avanti, anche per la madre sulla quale scherza Nel mio paese mia mamma è più famosa di me. Era una parrucchiera, ora è in pensione. Ha fatto la parrucchiera per tanti anni, è amica di tutti.”.

“Figlia d’arte”, Elisa si è sempre rimboccata le maniche Sono cresciuta senza papà, sono abituata a cavarmela da sola, non chiedo niente a nessuno” anche se quando era piccola a scuola ha sofferto un po’ questo suo essere maschiaccio “Prendevo un sacco di botte da due gemellini, cattivissimi. Erano terribili. Mi davano calci negli stinchi. Questi due gemellini mi aspettavano nella vietta dove non c’era nessuno e mi davano un sacco di botte sugli stinchi, praticamente tutti i giorni. Arrivavo a casa in lacrime”.

Infine la musica, argomento che per lei nella vita è fondamentale. Ama il suo lavoro ma soprattutto ama quello degli altri e le nuove proposte che ogni anno arrivano dal mercato discografico.

“Mi piace tantissimo la trap. Adoro Ghali e Sfera mi piace da sempre. Da quando ha fatto Figli di papà. Mi sono commossa ascoltandola” concludendo poi Sento tante critiche verso i giovani di oggi, ma non sono per nulla d’accordo. Sono quelli che hanno più di 50 anni che devono cambiare idea su cosa siano i giovani e soprattutto devono dare loro spazio”.