Dopo il caso Fedez al concerto del primo Maggio, anche un altro artista racconta la sua avventura con la Rai (opposta a quella del rapper).
Enrico Ruggeri ha rilasciato delle forti dichiarazioni in una intervista su Libero, ha spiegato perché la Rai gli interruppe il programma seppur di successo.
“”[In Rai] non sono stato più voluto perché ero il manifesto di una cosa perfettamente riuscita appartenente alla gestione precedente di RaiUno, quella in odore di Salvini, e non allineata con la nuova gestione, più vicina al Pd. Io ho fatto qualità e quantità, ottenendo il 50% in più degli ascolti fatti da altri programmi analoghi, che spendono tuttavia il quintuplo. Ma la Rai, si sa, non premia le cose che vanno bene, segue altre dinamiche”.
Sul caso Fedez e la polemica per il presunto tentativo di censura da parte della dirigenza di Rai3 sul suo discorso per il concerto romano, il cantautore commenta brevemente “Credo che la Rai sia caduta in una trappola mediatica tesa da Fedez”.
Infine per completare “l’opera”, Enrico Ruggeri rilascia anche un paio di parole sul caso del politically correct di Pio & Amedeo portato in scena alla finale di Felicissima Sera su Canale 5 “In questo momento non c’è più il senso dell’ironia, e l’ironia è cinica e scorretta da sempre. Certo, fino a che non è appurato che un gay, un nero, un ebreo, un ciccione non vanno discriminati, è pericoloso scherzarci su. Però è anche vero che ora non si può più far ridere. Da ‘calciatore’ direi: diamo un calcio contro il politicamente corretto”.