Gigi D’Alessio si ribella: “Adesso basta, sono basito”

08
Ott
2015
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Stamattina il nome di Gigi D’Alessio era su tutti i giornali per una questione legata ad un’operazione antimafia in cui sono stati arrestati tre poliziotti e altre tredici persone. La motivazione sta nel fatto che uno di loro pare abbia accompagnato il cantante per un evento a Napoli usando l’auto di servizio. D’Alessio – che è stato…

…così preso di mira nemmeno fosse immischiato in questioni losche in prima persona – si è sfogato su Facebook pubblicando un lungo post:

“ADESSO BASTA! Capisco che la notorietà è una condizione difficile ma comincio a credere che nel mio caso si tratti di un genere letterario. Non c’è giorno che non debba leggere cose mi riguardano e che mi lasciano basito. Quella di oggi è solo l’ultima. Vedere il mio nome associato ad una operazione anti mafia mi produce sbalordimento e irritazione assoluta. Nel mio caso non viene mai rispettato non dico la privacy, di cui pare non abbia diritto, ma neanche un criterio di opportunità che cade davanti all’esigenza di fare un titolo di giornale.

Vengo prelevato dalla polizia o dai carabinieri e talvolta dai vigili urbani ogni qual volta faccio un concerto o partecipo ad un evento per ragioni di ordine pubblico. Non sono io che scelgo chi mi viene a fare la staffetta o quale corpo si occupa dei miei spostamenti, mi attengo a disposizioni che mi vengono date. Poi se un mio fan come del resto succede per altre migliaia decide di prendere un aereo per seguire un mio concerto a New York, cosa certamente non inusuale, e che questo sia un poliziotto o un ingegnere non è certamente una variabile di cui mi occupo anche se questo pare sia sufficiente per vedere il mio nome infilato in una storia di cui ovviante non so nulla.”