I cittadini di Villafranca contro il concerto di Marylin Manson “Danneggia l’integrità dei più giovani”
2017
In vista del concerto del prossimo 26 luglio 2017 di Marylin Manson a Villafranca (Verona), i cittadini hanno aperto una petizione per opporsi alla pericolosità del cantante; in particolare viene richiesto al comune di recitare il rosario come protesta all’ex satanista.
Paura e disaccordo sono i sentimenti che in quest’ultimo periodo si sono accesi a Villafranca: i cittadini non vogliono che Marylin Manson possa dare luogo al suo concerto. L’artista è stato definito pericoloso per i più giovani in seguito alla sua fama da ex satanista. In particolare nella petizione “Manson io non ci sto” che ha superato le 2700 firme, viene richiesta l’attenzione dei politici locali (sindaco in primis) per evitare che questi possa esibirsi. I cittadini continuano a condannare alcuni suoi “famosi” comportamenti “Dare fuoco sul palco a un testo sacro assai importante per i cristiani […] è espressione di una grandissima bassezza morale e di una mancanza di rispetto per le altre persone. In quest’epoca, tanto tormentata da mali e traversie legate alla violenza compiuta dall’uomo, ci sembra opportuno rigettare il modello che quest’uomo vuole diffondere: infatti Manson inneggia a Satana, l’emblema dell’odio per eccellenza”.
A fronte di questa protesta, è intervenuto il sindaco criticando la posizione che ha preso l’intero città. Mario Faccioli, ha commentato via Facebook questa petizione con una lunga lettera indirizzata a “Chi ha paura di Marilyn Manson“.
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Carissime/i mi permetto di scrivere questo post con la preghiera e il rispetto di non ricevere commenti in merito siano essi negativi o positivi. Preghiera e rispetto di un credente, di un padre di famiglia con tanti difetti e con l’aggravante di essere il Sindaco della città di Villafranca di Verona. Città tra le più belle al mondo a cui io con onore e rispetto ho dedicato con sacrificio tutte le energie possibili e continuerò a farlo fino al mio ultimo giorno per rispetto del bene comune e della comunità. Sono mesi che continuiamo, tutti, a leggere prese di posizione contro il concerto di un cantante all’interno del cartellone del Villafranca Festival che si tiene ogni anno all’interno del Castello Scaligero. Credo che tutti debbano sapere che la scelta artistica del cartellone non è dell’amministrazione comunale. Da quando sono sindaco abbiamo ritenuto non opportuno farci carico economicamente di eventi che necessitano di finanziamenti importanti e rischi di impresa che avrebbero pesato e impattato negativamente dal punto di vista finanziario ed economico sul nostro bilancio. Abbiamo ritenuto di avvalerci di una società che, fissati i principi di valorizzazione della città, di un calendario importante in funzione del numero di spettatori che il Castello può esprimere, avesse la capacità economica e artistica di raggiungere il risultato sperato. È evidente che tutto è in funzione dell’offerta che il mercato dei concerti mette a disposizione anno dopo anno e che vogliano o meno venire a Villafranca ( non tutti possono venire e non tutti vogliono venire). Fino ad oggi è stato così e sarà cosi fino a quando, altra amministrazione, non farà scelte diverse. Posso affermare che la società ha sempre operato con massima serietà e professionalità nel reciproco interesse in anni difficili. Spettacoli a volte straordinari ma che la società ha avuto in negativo dal punto di vista economico. Quando hanno presentato il cartellone nessuno di noi amministratori conosceva tutti gli artisti a parte, evidentemente, i più famosi ed in particolare gli italiani. Si guarda numero e consistenza dell’offerta. Fatta questa doverosa premessa voglio richiamare tutti, compreso me stesso, al senso di comunità e rispetto. Primo punto sono credente e non per questo mi devo sentire minacciato da un signore che suonava, parlava, scriveva, suona parla e scrive, suonerà, parlerà e scriverà a prescindere da Villafranca. Posso assicurare che la mia fede forte o fragile che sia rimane intatta anche al passaggio a Villafranca di questo signore. Mediaticamente non lo ferma nessuno. Figuriamoci un Castello. Stesso concetto vale per mia moglie, le mie figlie, i miei genitori e tutti i miei cari che vivono in questa comunità. Trovo aberrante certe prese di posizione contro questo signore, contro l’amministrazione, da persone che ritengono di essere paladini di verità, portatori di sante croci, che.pregano per pioggia e tempesta, che raccolgono firme, che fanno sedute di preghiera. A tutte queste persone chiedo umilmente di porre attenzione a questi comportamenti. La mia fede non semina odio, non costruisce muri, non ha paura del diverso. Attenzione a seminare odio, specialmente chi ha responsabilità, non aiuta nessuno. Non accetto che il mondo della mia fede, frequentato quotidianamente dalla mia famiglia la faccia sentire diversa e odiata. Non è giusto. Non trovo giusto confondere valori e ruoli che non devono prevaricare i compiti. Non si entra nella laicità di un comune con l’arroganza, pensando di avere la verità. Secondo punto. Da padre e marito richiamo me stesso e tutti voi al grande compito educativo nei confronti dei nostri figli. Compito in certi momenti difficili per le nostre fragilità umane. Il nostro grande compito è educarli a distinguere il bene e il male, ad essere forti nei valori che gli trasmettiamo, ad affrontare il mondo dove le diversità vanno rispettate e le prevaricazioni combattute con fede religiosa o fede di valori che sia, senza odio, senza violenza ma con la forza dello spirito. Educarli al rispetto degli altri all’impegno e l’esempio all’interno della comunità. Terzo punto. Parla il Sindaco. Attenzione a confondere i valori, dall’imposizione dei valori. La nostra comunità è complessa per le diversità, la forza e le fragilità che ogni giorno è costretta a confrontarsi. Pur da credente integralista ( sono contro aborto, divorzio, convivenze, droga, alcol ecc) non mi sono mai permesso di usare il mio ruolo per spingere contro qualcuno… anzi. Dove la scelta politica era amministrativamente e giuridicamente consentita ho sempre approvato progetti e finanziato istituti dove sistema educativo e formativo andasse nella direzione di valori condivisi dalla comunità. Basta guardare i valori economici riconosciuti alle scuole cattoliche, al doposcuola, ai progetti sui bambini in difficoltà e alle famiglie in difficoltà educativa ed economica. Qualche milione di euro che con orgoglio ci pone in testa ai comuni italiani compreso le grandi città. Con il mondo della Chiesa e delle parrocchie ho sempre portato rispetto, partecipazione e condivisione quando mi è stato chiesto. Il sottoscritto e la mia amministrazione non si è mai permessa di dire o entrare nei meriti delle loro scelte. Oggi vedo che invece quel mondo non solo sta spaccando una comunità ma sta pesantemente interferendo e seminando odio. Vi prego fermatevi. Fermatevi non per me ma per tutti quelli che costringete a schierarsi, per tutti quelli che non sanno, per tutti quelli che rischiano di non capire. Chi vuol far politica lo faccia non utilizzando la fede e chi è uomo di fede non faccia politica. Con immutato affetto un abbraccio a tutti.
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