Marco Ligabue pubblica il suo primo libro, dal titolo Salutami tuo fratello, un libro autobiografico dedicato al fratello Luciano.
Dopo un’infanzia ‘normale’ in un tipico paese emiliano, Correggio, la vita di Marco viene travolta dal successo del fratello Luciano e cambia per sempre. Inevitabile la notorietà di riflesso, eccitante ma delicata da gestire, e difficile è riuscire a “far traboccare il vaso” della propria vita, senza restare nell’ombra. Ma sorridente e determinato riesce a trovare la sua strada, dapprima lavorando con e per Luciano e poi affermandosi anche come artista indipendente.
Il libro arriva negli scaffali delle librerie, finisce nelle mani di Luciano e dopo una lunga e attenta lettura arrivano i complimenti dello stesso.
“Queste sono le righe che Luciano mi ha scritto poche ore dopo aver letto il libro. Secondo voi come mi sono sentito?” scrive Marco e pubblica l’intero messaggio del fratello.
“Va beh, Marco, adesso basta: tira fuori la carta d’identità. E tu avresti cinquant’anni? Ma va’ là.Tutta una scusa per scrivere l’autobiografia.Sto pensando che Giuanin sarebbe di sicuro contento di te.Anche perché se è vero che in ogni famiglia ognuno occupa un ruolo, tu sei quello che fra noi due più ha ereditato la gioiosità sua e della Rina (a proposito, la smetti di fare diventare nostra madre una star su Instagram?).Insomma io sono quello un po’ brusco e tu quello che sorride. Io quello schivo e tu quello che diventa amico di tutti.Che se è vero, come scrivi, che nei tuoi giri per l’Italia (pallina da flipper che non scende mai nella buca) in tanti ti chiedono di salutarmi, sappi che quelli che incontro io mi dicono tutti: “Ma sai che ho conosciuto tuo fratello?”.A pensarci bene una cosa Giuanin l’ha trasmessa a tutt’e due: la forza di volontà.Questo tuo racconto brilla proprio di questo: forza di volontà e gioiosità (barra vitalità, barra passione).Non poteva essere altrimenti.Perché tu sei tu.Goditi tutto. Come se ci fosse bisogno di dirtelo.”