John Lennon, negata anche questa volta la libertà vigilata al suo assassino

24
Ago
2012
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Vi avevamo anticipato che entro la fine del mese ci sarebbe stata una nuova udienza per stabilire se concedere o meno la libertà vigilata a Mark David Chapman, l’uomo che uccise John Lennon l’8 dicembre del 1980. Per la settima volta, poichè dal 2000 ha la possibilità di farlo ogni due anni, l’assassino di John Lennon ha chiesto di ottenere la libertà condizionale, e anche questa volta non gli è stata accordata.

La commissione per la libertà vigilata di New York ha detto no a Mark Chapman, l’uomo – oggi 57enne – che trentadue anni fa attese il cantante dei Beatles fuori dal suo appartamento di Manhattan, a New York, e lo uccise freddamente con quattro colpi di pistola, in quel freddo inverno del 1980. L’uomo fu arrestato sul luogo del delitto, fin dall’inizio si dichiarò colpevole e fu condannato a ricevere un trattamento psichiatrico e a una pena compresa tra i 20 anni di prigione e il carcere a vita, che ora sta scontando al Wende Correctional Facility di Alden di New York.

Il colloquio con le autorità si è tenuto qualche giorno fa, e i funzionari del New York Department of Corrections hanno preferito non accordargli la libertà. Secondo il sistema giudiziario americano, dopo vent’anni di detenzione un condannato all’ergastolo ha diritto di vedere discussa la possibilità della concessione della libertà vigilata, per buona condotta in carcere. Le udienze si sono tenute a partire dal 2000 ogni due anni e la sua ultima domanda di libertà è stata respinta nel 2010 perchè i responsabili del programma di reinserimento dei detenuti ravvisarono nell’uomo atteggiamenti “incompatibili, inappropriati, e pericolosi per la società che avrebbe dovuto accoglierlo”.

L’avevamo detto che difficilmente sarebbe stata concessa la libertà vigilata a Chapman. E continuiamo a credere che l’uomo rimarrà a scontare il suo delitto in carcere per sempre.