La nuova Noemi a Sanremo “C’è morbidezza nella magrezza. E potenza, nella fragilità”

24
Feb
2021
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Una nuova Noemi a Sanremo, tanto che le foto della cantante più sexy e più magra di come la ricordavano finiscono sulla copertina del nuovo numero di VanityFair.

In gara con il brano Glicine, Noemi porterà un messaggio importante sul palco dell’Ariston, ovvero l’accettazione e l’amore per se stessi.

Non si dimagrisce perché la società ci vuole magri, ma perché tu lo vuoi. Io l’ho fatto perché in quell’altro corpo non mi sentivo più io. Così ho difeso il sogno che avevo di me. Avevo bisogno di sentirmi in movimento.Sorvolare le voci che tanto, comunque sei, non vai bene. Burrosa? Dimagrisci!Scheletrica? Fortificati!Sposata? Sbagliata!Single? Sfigata!E invece c’è morbidezza nella magrezza. E potenza, nella fragilità. E maternità anche se non sei ancora madre. È tanta roba capire che si può essere accoglienti anche da molto magre, e leggere anche se la bilancia segna un peso alto.Così ho difeso il sogno che avevo di me. Ognuno deve essere libero di diventare il sogno che ha di sé, senza paura, senza nessun timore.Chiudere gli occhi e ascoltarsi. E non accettare mai che qualcuno ti dica quando, se e come cambiare. Perché vai bene solo se vai bene a te“.

Una vita nuova. Veronica Scopelliti, vero nome dell’artista, parla per la prima volta della metamorfosi che l’ha portata a perdere molto peso, a scoprire una voce inedita e a far punto e a capo col proprio passato. 

Mi intravedo, mi riconosco. Per capire chi fossi, e raggiungermi, ho dovuto tagliare il filo con il passato, tirare giù cattedrali e ricostruire la mia città. Non è stato facile. Mi sono persa: buio, anestesia emotiva, non provavo più alcuna passione per me stessa. Anche la musica, perfino la musica che sempre mi aveva dato conforto, non sapevo più dove andarla a cercare, come farmi trovare. Più perdevo il controllo della mia vita, più mi sfuggiva anche il mio corpo. Ho toccato il fondo“.

In questo lungo percorso la lotta più grande e difficile è stata con se stessa “Contro il mostro che diventa quella parte di noi che è affezionata alla comfort zone, alle nostre abitudini, e mina l’audacia, e ci vuole sabotare. Io sono felice oggi perché la casa che ho raggiunto e in cui abito è più figa e divertente di quella da cui credevo di non sapere uscire“.