La Rimini di Jovanotti “Il giorno dopo è come svegliarsi da un sogno epico”

12
Lug
2019
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Il concerto delle polemiche di Jovanotti è stato invece “un sogno epico”. La pioggia si è fermata, la folla dei 45mila ha cantato e pianto con il loro idolo, la festa è andata a buon fine e le polemiche che si erano sollevate nei giorni precedenti sono state dimenticate.

La favola di Jovanotti prosegue, il Jova Beach Party ha fatto tappa a Rimini e lo spettacolo è stato un sogno tanto che lo stesso artista, il giorno dopo al risveglio, lo ricorda e festeggia con queste parole.

Il giorno dopo è come svegliarsi da un sogno epico, le orecchie rimbombano, la gola é smontata, le ossa e le articolazioni come se avessi incontrato Ali a Kinshasa nella notte, ma c’è un luccichio negli occhi, qualcosa che è rimasto e rende la realtà più vivida, e giuro che non ho preso sostanze psichedeliche ieri sera (sono un pivello, non l’ho prese mai, più per paura che per altro) ma ho fatto di più, ero al JOVA BEACH PARTY con una marea di gente a vivere una storia senza precedenti…ma questa frase è molto lunga,ora ci vuole un punto. Eccolo.” Concludendo con un sicuramente commosso “Grazie Rimini”.

Mentre il viaggio prosegue per tutte le spiagge italiane, c’è chi propone di trasformare questo festival in un progetto standard ma Jovanotti spiega che non sarà possibile JOVA BEACH è un prototipo e resterà sempre un prototipo, il prototipo di qualcosa, e sarete voi a decidere di cosa. Per me è di una cosa bella, che ha come cuore la musica e come anima il mare, come spirito ha l’estate e come corpo ha il corpo. La stiamo facendo grossa, me ne rendo conto, ma voi avete sostenuto da subito questa cosa e allora adesso andiamo avanti a tutta, e ogni spiaggia sarà una prima assoluta.”.

E infine cita un passaggio di un libro di Bolano, da lui definito come il più grande scrittore in lingua spagnola degli ultimi anni “I viaggi, il sesso e i libri sono strade che non portano da nessuna parte, eppure sono strade su cui bisogna spingersi e perdersi per ritrovarsi o per trovare qualcosa, qualunque cosa, un libro, un gesto, un oggetto perduto, per trovare qualunque cosa, forse un metodo, con un po’ di fortuna il nuovo, quello che è sempre stato lì.”