Noemi, pseudonimo di Veronica Scopelliti, presenta il nuovo disco Metamorfosi, l’album che arriva dopo la partecipane al Festival di Sanremo con il singolo Glicine. Il disco autobiografico della cantante racconta, traccia per traccia, la sua rinascita personale.
“Io mi chiamo Veronica e sul palco sono Noemi, ma negli ultimi tre o quattro anni queste due mie parti della mia vita si erano un po’ perse, mentre con questo lavoro si sono prese per mani. Metamorfosi è arrivato durante un mio percorso personale in cui mi sentivo fuori fuoco, stanca. Sai quando ti guardi, fai le cose, ma non ti senti veramente centrata, e allora mi sono presa un momento per me, mi sono guardata e mi sono detta che volevo avvicinarmi a nuove cose, nuove persone che mi diano spunti nuovi anche a livello musicale”.
Una metamorfosi nata quando lo scollamento tra Veronica, vero nome della cantante, e Noemi era molto ampio, due entità che quasi non si parlavano più.
Il brano Glicine con cui ha partecipato alla kermesse canora, è la prima traccia che parla proprio di questo importante cambiamento.
“Glicine parla oltre che di una storia finita – primo livello di lettura -, anche della nascita di una nuova forza ed energia: l’immagine del glicine, pianta molto bella con radici profonde, forti, che rappresentano la nostra consapevolezza, mentre l’infioritura leggera, questi fiori bellissimi, rappresentano la fragilità di tutti i sentimenti che viviamo nella vita. Poi – continua – mi piace questo ‘Parla parla parla parla’, che mi dà la possibilità, nella melodia, di esprimermi tantissimo. Parla, parla, parla, con qualsiasi persona, ma anche parla con te stesso, ascoltati”.