L’AD Rai interviene sulle parole di Amadeus “Un errore” e sostiene la gara di Junior Cally

03
Feb
2020
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Si è svolta questa mattina, lunedì 3 febbraio, la conferenza stampa del Festival di Sanremo dove si è parlato della gara, di cosa accadrà sul palco del Teatro Ariston e ti tantissime altre questioni legati a questo “Festival delle polemiche”.

Non potevano mancare i due argomenti più caldi che da settimane ormai hanno tenuto alta l’attenzione sui protagonisti di questa edizione: le frasi “sessiste” di Amadeus e la violenza promossa da brani passati di un concorrente in gara.

Se fino ad oggi ha voluto rimanere in silenzio, l’AD della Rai Fabrizio Salini è intervenuto davanti alla stampa facendo il punto di entrambe le questioni.

Per la questione delle dichiarazioni del conduttore, per Salini si tratta solamente di “un errore”, legato a una “frase inappropriata” di Amadeus, che tuttavia “ha chiarito cosa intendesse dire, scusandosi con tutte le donne”. Un episodio che non può però far dimenticare “ciò che la Rai sta facendo, al festival di Sanremo e in tutta la sua programmazione, per veicolare una corretta rappresentazione dell’immagine delle donne e della doverosa promozione della parità”.

Lo stesso Amadeus, ha sottolineato Salini, “ben prima dell’incidente che lo ha visto involontario protagonista, ha voluto che sul palco di Sanremo trovasse posto la denuncia della violenza contro le donne e ha scelto di chiamare una donna a parlarne“, Rula Jebreal.

E’ passato quindi al caso di Junior Cally dove alcune delle sue canzoni passate sembravano inneggiare alla violenza, alla violenza contro le donne. Il pubblico ha richiesto a gran voce la squalifica dalla gara, ma Salini oggi risponde “Violenza, sessismo e misoginia restano inaccettabili e sarebbero stati immediata ragione di non ammissione per Junior Cally tra i Big a Sanremo. Ma la canzone in gara non si presta a queste contestazioni”, ha spiegato l’ad Rai, Fabrizio Salini, in risposta alle proteste di un gruppo di deputate Pd, torna sulla vicenda del rapper accusato di sessismo e linguaggio violento contro le donne per una canzone del 2017.