Levante “Ripercorrendo il mio vissuto vi dico una cosa: abbiate coraggio”

17
Nov
2020
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Riapro la scatola dei ricordi e ci trovo dentro il mio passato”Levante sui social ripercorre la sua adolescenza, uscita per caso da alcuni scatoloni spostati durante questo secondo lockdown. Diari, foto, messaggi e tutto quello che la riporta a 20 anni fa quando aveva un sogno nel cassetto: la musica.

Una carriera la sua iniziata a Torino, proseguita nel Regno Unito e infine tornata nuovamente in Italia con Max Gazzè. Un sogno insomma che si è avverato.

“Qualche giorno fa ho riaperto delle scatole dove ho raccolto tutti i miei primi passi nella musica…parlo di vent’anni fa, con i provini e le partecipazioni alle varie manifestazioni musicali. Penso a chi ha ancora molti sogni da realizzare, proprio come me, e l’unica cosa che mi viene da dire è sempre la stessa : abbiate coraggio.” scrive la cantante sui social.

“Vi diranno che fate 30 e non fate 31, vi diranno che non c’è alcun modo per voi di arrivare alla gente se non tramite uno show televisivo, vi diranno che quello che fate non lo capisce nessuno, che uno come voi esiste già. Sono minchiate. Un giorno, se avrete lavorato onestamente e duramente, se non sarete stati la copia di qualcuno, se avrete davvero la necessità di esprimervi… arriverete a chi vi va. Io volevo scrivere e cantare per me e trovare conforto e comprensione negli altri. È successo. Quando succederà, se siete donne, vi diranno che forse avete usato dei trucchetti, che” le canzoni chi gliele scrive? Ma anche la musica?”, vi diranno “ma i libri? Avrà una ghost!”… si chiederanno “chi la veste? Non ha uno stylist!!!?”. Insomma non continuo… sospetteranno che non sapete fare più cose da sole.”

Parla di sorriso, coraggio,  impegno e a volte anche delusione il suo “insegnamento di oggi”.

“Questo è il mio sorriso a tutti i “vi diranno”, perché ho costruito costruito costruito con il mio manuale distruzione, anche grazie ai detrattori. Iniziate la giornata così, senza farvi dire chi siete. Solo VOI sapete chi siete.” conclude.